La Roma può ancora vincere lo scudetto. Ora, qualora dovesse riuscirci, non sarà per merito della Lazio, che tanto volevano mandare in serie B (e che, di fatto, non è ancora matematicamente salva).
Però finché a Roma c'è un clima di astio, mandato avanti da radio romane e da ogni media, che ogni giorno deride la squadra che ha portato il calcio nella città eterna e c'è una stampa tendeziosa capiteranno fatti come quelli di ieri.
Che non sono nuovi, assolutamente.
Gli juventini si ricordino come onorarono il finale di campionato di serie B, il Chievo sa come è retrocesso grazie al biscotto tra Reggina e Milan (coi tifosi del Milan che festeggiavano la salvezza della squadra calabrese, dato anche l'odio con le tifoserie veronesi) o i tifosi della Roma che qualche stagione fa si erano divertiti a fare striscioni contro la Fiorentina che, con un pareggiotto con l'Udinese, condannarono alla B.
Il 5 maggio era diverso. Ricordiamoci che quell'anno la Lazio andò in coppa Uefa grazie a quel 4-2 e l'anno dopo arrivò a pochi passi dal trofeo. E, pensate un po', quanti punti portò al calcio italiano che ora tifa a suo modo Inter per non perdere una squadra in Champions.
Tutto il mondo è paese, i Laziali ieri hanno fatto l'opposto del resto d'Italia che non tifava Lazio, ma contro l'Inter.