Riguardo il pippide moschettiere penso che stiano venendo mischiato due personaggi. C'è il pippide moschettiere Pipphos, velocissimo con la spada, che lavora per la regina di Francia Minni in un vago tanto tempo fa insieme ad Aramouse e D'artagnam (corrispettivi di Topolino e Manetta), e combattono contro Jambon, la versione locale di Gambadilegno.
I TL 2734-5 è una one-shot carina ma che lascia il tempo che trova.
Invece le altre due storie che citi fanno parte di un corpo più ampio, di almeno 6 storie pubblicate tra il 2004 e il 2014, tutte su testo di Sisto Nigro (anche se nella terza e nella quarta viene citato Horace per i testi).
Tutte le storie sono ambientate a Parigi nel XVII secolo, i personaggi crescono tra le storie, partendo come apprendisti moschettieri e guadagnando onorificenze, e il cast si allarga aggiungendo nuovi alleati ed antagonisti.
Lavora per il re di Francia con Topolin de Topognac e Horace Lecheval. La versione di questa serie di Gambadilegno si chiama Pierre Gambac.
I TL 2489-1
viene chiamato Pippus dupippac, passa da apprendista moschettiere a moschettiere di prima classe.
I TL 2521-1
viene chiamato Pippus dupippac, ottiene l'incarico di accompagnatore ufficiale del reale cagnolino.
I TL 2573-1
solo Pippus, cognome non specificato. Viene nominato operaio dei ventagli meccanici della famiglia reale.
I TL 2672-1
solo Pippus, cognome non specificato. Viene decorato con il nastro equestre del pasticcino al pistacchio (la medaglia sembra rappresentare il volto di un cavallo).
I TL 2830-4
qui il cognome cambia e lo chiamano Pippus de Pippac, è lo zio di Gilbert de Pippac. Era in un colleggio in provincia ove si è diplomato col massimo dei voti. Viene a Parigi per chiedere una borsa di studio per le sue ricerche scientifiche a sua Maestà, che a fine storia ottiene. Pippus lo descrive come l'erudito di famiglia.
Leonpipp de Pippac, bisavolo di Pippus. Era scienziato, alchimista, poeta e famoso spadaccino. Fabbricò la spada dei Pippac, una spada ritenuta magica con la capacità di sconfiggere chiunque. A fine storia un messaggio nascosto nell'elsa ammette che non è veramente magica e lui mise in giro tale voce per prendersi gioco di chi lo riteneva un mago.
Nella storia appare anche una statua equestre di un non identificato pippide davanti al castello di Leonpipp, da lui menzionata in una poesia, quindi probabilmente precedente a lui.
Alla fine Pippus ottiene l'incarico di fare da allenatore di scherma al sovrano.
I TL 3071-2
solo Pippus e Gilbert, cognomi non specificati. Ottengono la medaglia della racchetta reale.
Tutto questo per dire che Pippus e Pipphos sono due personaggi distinti, il primo con un microcosmo esteso composto da personaggi ricorrenti che non appaiono, e se appaiono con nomi molto diversi, nella one-shot. Sicuramente i due personaggi sono molto simili, ma non per questo credo vadano fusi insieme in un tentativo di conciliare le varie storie. Essendoci due generazioni tra Leonpipp e Pippus, non vedo difficile collocare Pipphos tra i due, probabilmente come nipote di Leonpipp e quindi lui padre di Pippus e nonno di Gilbert.
Nella one-shot Parigi appare meno sviluppata che nella esalogia di Nigro, e vengono descritti tempi duri, a differenza della ricca e sfavillante vita del corrispettivo disneyano di Versailles.