Un articolone così arriva al momento giusto, d'estate, quando si ha finalmente un po' di tempo libero in più e ci si può permettere di fantasticare sull'edicola dei nostri sogni.
La cosa che maggiormente condivido con gli autori è l'auspicabile sfoltimento del parco testate/titoli, anche per la sensazione che l'esistenza di tante testate mi ha sempre dato: "
stampiamo la qualunque e buttiamola in edicola, qualcuno che se la compra si trova".
Senza, cioè, rispetto per i lettori, senza alcuna visione di medio-lungo periodo sulla necessità di *
educare* i nuovi lettori al buon fumetto Disney: se un bambino di 9-10 anni acquista un fumetto con una selezione di storie (e una cura editoriale) non all'altezza, non è detto che darà una seconda possibilità a quel prodotto, e attenzione, il prodotto che verrà giudicato come "scarso" non è il singolo vattelapesca della situazione, ma i fumetti Disney
tout-court! Fatto il danno non lo si ripara.
Che poi il mercato sia complesso, segmentato e molto diverso da quello che ha visto gli incredibili successi di questi fumetti qualche decennio fa non c'è dubbio...semmai si potrebbe parlare del perché sia così e delle responsabilità, ma credo possa essere argomento di un'altra discussione nei prossimi giorni.
Quello che mi interessa aggiungere ora è che dove c'è attenzione e cura i risultati si vedono. Prendete ad esempio la testata Papersera. Onestamente, chi pensava che la riproposizione massiccia di storielle minime di Strobl & Co. potesse avere successo? Io non ne ero affatto sicuro, ma qui è intervenuto un altro fattore: la passione di chi fa il lavoro dietro la testata, e che - come per gli autori più osannati - riesce ad aggiungere quel qualcosa in più al risultato finale, e l'acquirente se ne accorge, e premia il prodotto. Stesso discorso per le Giovani Marmotte, sulle quali avrei scommesso ancora meno!
Intrigante anche l'idea dei mini serie di testate legate a periodi o avvenimenti particolari, per le quali si potrebbe usufruire di tempi di programmazione/realizzazione più diradati e avere quindi dei risultati dignitosi!
Infine, lasciatemi esporre un paio di idee su testate che *io* seguirei, ma che sconsiglierei alla Panini di realizzare vista la mia scarsa abilità nel'indovinare i gusti del pubblico: una trimestrale nel formato de
I Giganti Disney, con tavole in ampio formato e in bianco e nero, non solo con storie italiane, ma anche qualche perla barksiana, per dirne una. E poi qualcosa destinato a chi -ahimé- non ha mai tempo, un albetto spillato formato Topolino, come gli albi della Rosa/Topolino, con una sola storia, introdotta da un articolo di presentazione della stessa di 2-3 pagine (in pratica una recensione della storia, come ne abbiamo fatte tante qui sul forum) a frequenza settimanale e costo ridotto e che possa ruotare con criterio i principali autori italiani.
Vabbè, tutto questo sproloquio e non ho neanche ringraziato gli autori dell'articolo per gli interessanti spunti... spero di leggerne altri così a breve!
- Paolo