Qui da me, paesino costiero in Liguria, qualche edicola semi deserta è rimasta: i proprietari sono anziani, sono i padroni dei muri, e probabilmente restano lì anche per abitudine e passatempo. Parlando infatti con loro, mi descrivono la desolazione del proprio mercato, dai quotidiani che vengono recapitati verso le 9 del mattino, quando l'eventuale residuo acquirente intenzionato è già al lavoro, al resto dei prezzi che aumentano e scoraggiano. Ma, girando per i "caruggi" anche la sera ora che è estate, entro spesso nella libreria Mondadori aperta anche fino alle 22, e lì trovo, pure la domenica pomeriggio, famiglie con bambini che sfogliano l'area fumetti, dove però l'offerta Disney è davvero ridotta al lumicino. Sfogliare, curiosare, interessarsi, non andare a scatola chiusa, la sensorialità: è forse questa una delle peculiarità più "vincenti" oggigiorno della libreria rispetto all'edicola, averne un'anteprima, toccare e aprire con mano prima di acquistare qualcosa che ti passa l'edicolante, e che a quel punto devi pagare, alla cieca, sperando in bene. Le edicole stanno davvero sparendo, ma le librerie no: e l'area manga della Mondadori del mio paesino, che è in un altro locale rispetto ai volumi per ragazzi, è davvero grande e ben fornita. Forse, da profano osservatore che non ha numeri alla mano né analisi di mercato, una strada maestra futura per il fumetto Disney potrebbe essere quella.
(Ps già il bimestrale Almanacco Topolino, secondo me, in libreria farebbe il suo).