Strano non trovare già un topic riguardante questa bella avventura ciminiana, sicuramente tra le migliori partorite dalla fertile mente del maestro di Palmanova in quei primi anni settanta. Quaranta pagine perfette, tanto nella sceneggiatura mirabilmente bilanciata tra umorismo, fantasia e avventura, quanto nei disegni di un Cavazzano in piena forma, all'apice del suo periodo techno.
Cimino ci delizia con una tra le più indovinare delle sue società remote: partendo dall'assunto che in luoghi isolati dal resto del mondo la società possa indirizzarsi in maniera differente rispetto al resto del pianeta, acquisendo aspetti inediti. In questo caso , ci viene presentata una gerarchia rigidamente matriarcale, in cui le donne detengono in maniera autoritaria il potere, relegando i rappresentanti dell'altro sesso al ruolo di maschi della gleba, costretti ai lavori pesanti sull'isola remota in cui risiedono. Già, l'isola, un sistema chiuso e indipendente periodicamente in pericolo a causa di una minaccia interna ad essa, scongiurata dall'azione individuatrice dell'anziano Paperzucum e dalla conseguente battaglia risolutrice intrapresa dal baldo giovane selezionato tramite tam tam propiziatorio e nenia localizzatrice. Peccato che l'eroe individuato sia un Paperino in preda al desiderio di procacciarsi gloria e onori...
Dialoghi barocchi e aulici, caratterizzazioni spumeggianti e tridimensionali dei personaggi, una trama avvincente e immaginifica... Tutti elementi che concorrono a fare di questa storia un piccolo gioiello, ulteriormente impreziosito dal tratto dinamico e raffinatissimo di Giorgio Cavazzano, naturalistico e umoristico, dettagliato ed espressivo.
Voi cosa ne pensate di questa storia?