Come giustamente ricordato da Apatico Volontario, questo numero vede dei grandi ritorni di personaggi vecchi e nuovi:
le streghe vulcaniche, la tecno-magica studiosa esperta Roberta, il terribile Topo Grigio alias Miklos il cui nome credevo essere una variante greca di Mickey mentre in realtà è la forma ungherese del greco antico Nikolaosz e, secondo Wiki, corrisponde all'italiano Nicola (invece che Michele). La s finale si pronuncia 'sh', come il classico spezzatino di quel paese, il gulash. Questo storico sosia di Topolino potrebbe dunque essere un roditore di origine ungherese anche se fino ad ora non si è accennato a questo eventuale particolare.
Forse mai come in queste ultime storie sia Roberta che Miklos sono stati così protagonisti, più analizzati e coinvolti nelle trame rispetto alle loro storie passate. La prima interagisce sia con la storica amica Amelia che con le 'colleghe' vulcaniche e oceaniche (e lei, che vive su una piccola isola, dovrebbe 'naturalmente' esser più allineata con le ultime, oltre al fatto che anche Amelia lo è, nonostante viva sotto un vulcano - non ricordo i motivi di questa apparente incoerenza). Inoltre abbiamo una presentazione ufficiale fra due 'colleghi' che per anni si sono combattuti indirettamente per interposta persona: Roberta a fianco di Amelia contro Paperone alleato con Archimede. Tutto ciò avviene a distanza, telefonicamente: chissà se in futuro i due inventori si incontreranno mai.
Il ritorno alla 'normalità' di Gambadilegno è arricchito dal coinvolgimento di personaggi 'alternativi', prima Topesio e adesso Miklos, più approfondito riispetto al primo ma, in ogni caso, entrambi nemici o avversari di Topolino. Restano impresse le vignette con la doppia lotta fra i due 'grandi felini' Pietro e Plottigat e i due terribili roditori Mickey e Miklos, per la prima volta alleati in una situazione davvero unica e speciale. I colpi di scena legati alla somiglianza fisica fra i due topi caratterizzano il finale di questa emozionante storia di Artibani dove anche Lorenzo Pastrovicchio (il fratello 'minore' di Alessandro) eccelle nella dinamica delle tavole illustrate.
Spero che Roberta e Miklos, nelle rispettive avventure papere e topesche, tornino protagonisti con una certa costanza anche perché i loro personaggi possono creare numerosi spunti narrativi che fino ad oggi sono stati solo saltuariamente utilizzati. Nel numero scorso, quello del 75°, mi lamentavo del fatto che alcuni characters fossero stati dimenticati nella comunque lunga lista di personaggi ricordati, creati in Italia dalla metà dei '50 in poi. Con le streghe vulcaniche e con la studiosa esperta vedo che si è rimediato subito. In quella lista mancava anche Zenobia: visto mai?