Un tentativo molto intelligente della Walt Disney Television Animation fu quello di ripescare a distanza di anni lo stile e i personaggi dei vecchi gloriosi shorts Disney degli anni '30, '40 e '50.
Debutta così nell'11 maggio del 1999 la serie "Mickey Mouseworks" (conclusasi il 7 ottobre del 2000), una sorta di rifacimento ai succitati old cartoons che tanto furono cari a Walt quanto importanti per la Disney stessa. Scopo dello show fu il rilancio dei classic characters (i fantastici 6) quali Topolino (che qui indossa sempre i fedelissimi pantaloncini rossi), Pippo, Paperino, Minni, Paperina e Pluto in un contesto simile ai vecchi cartoni cinematografici animati, differenziandosi dal mondo dei fumetti (
DuckTales ad esempio si rifà al comic book americano
Uncle Scrooge) e dal completo stravolgimento dei loro universi (
Ecco Pippo! o
Cip e Ciop Agenti Speciali ne sono degni esempi).
Non esistono di conseguenza le due città principali quali Paperopoli o Topolinia, bensì una ToonTown più familiare e generica che rimanda a una sorta di Disneyland. Non c'è da stupirsi quindi nel vedere Pippo e Paperino uscire insieme, o quest'ultimo affidare i tre nipotini pestiferi a Topolino, o Minni e Paperina fare compere ai grandi magazzini (queste due più volte si definiscono "migliori amiche" nel corso della serie, mettendo al bando le più fumettistiche Chiquita e Clarabella, amiche del cuore rispettivamente per l'una e per l'altra).
La serie è divisa in 27 puntate di circa 20 minuti ciascuna, presentando all'interno episodi di alternata lunghezza:
- Vi sono i cartoni standard della durata variabile dai 5 minuti circa in poi, sorta di episodi "normali" dedicati al singolo personaggio alle prese con varie situazioni perlopiù domestiche. Spiccano in particolar modo le disavventure di Paperino alle prese di babysitter di Piccolo Shelby, cucciolo di tartaruga che presenzia costantemente nella serie, gli "How to" di Pippo che tanto successo ebbero al cinema e le storie di Topolino impegnato in vari ruoli avendo spesso accanto la fidanzata Minni;
- Quelli del trio composto da Topolino, Pippo e Paperino, impegnati in lavori di gruppo ogni volta diversi pur stazionando sempre alla stessa agenzia. Ad esempio diventano lavatori d'auto, donatori di organi o imbottitori di panini (episodi ovviamente ispirati dai capolavori cinematografici come "Clock Cleaners" o "Lonesome Ghosts" (1937);
- Le
Silly Simphonies (aventi come protagonisti i personaggi classici a differenza delle Silly cinematografiche), alcuni a mio parere veri e propri capolavori, come
"Hansel e Gretel", o "Topolino e il gabbiano";
- Gli episodi speciali della miniserie
Mouse Tales (
Le Avventure della Banda Disney), storie in costume con la presenza di un cast numeroso. Si nota principalmente la partecipazione di Zio Paperone (ovviamente ripreso pari pari dall'Ebenezer Scrooge del
Canto di Natale di Topolino (1983), con tanto di capelli grigi al posto delle basette viste nei fumetti e in
DuckTales. Da sottolineare il suo carattere avido e senza scrupoli (nell'episodio "A Midsummer Night's Dream" Paperone non si pone il problema di giustiziare a morte Minni qualora ella non avesse accettato di convolare a nozze con Paperino, mentre in "Around the World in Eighty Days" cerca in tutti i modi di impedire a Topolino di riscuotere in tempo una preziosa eredità). Degna di segnalazione l'episodio, sempre della serie
Mouse Tales, "The Nutcracker" ovvia parodia de
Lo Schiaccianoci, dove Paperino ha nientedimeno che il ruolo del malvagio Re dei Topi;
- Le mini gag. Corti di circa 90 secondi aventi come soggetto varie tematiche. Questi corti si dividono in:
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Mickey to the Rescue, dove Topolino è alle prese con i rapimenti di Minni da parte di Pietro, e deve salvarla dalle sue grinfie ogni volta in modo diverso.
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Maestro Minnie, nei quali Minni dirige una piccola opera sinfonica, accompagnata spesso da strumenti animati di vita propria.
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Goofy's Extreme Sports, corti divertentissimi dove il bislacco Pippo è impegnato in sport estremi quali scalatore di montagne, o addirittura sfamatore di squali.
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Donald's Dynamite, disavventure del povero Paperino alle prese con bombe che sbucano in luoghi inopportuni, quali a teatro, non intenzionate a rimanere a lungo con la miccia spenta.
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Von Drake's House of Genius, shorts che illustrano le piccole invenzioni di Pico De Paperis, finenti sempre con risultati disastrosi e fallimentari.
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Pluto Gets the Paper, dove Pluto, nel portare a casa il giornale, vive disavventure varie, come essere rapito dagli alieni o intrappolato nel cemento fresco.
Nel complesso degli episodi,
Mouseworks vanta un vasto numero di personaggi, tra i quali, oltre i 6 principali già citati, Qui, Quo e Qua, Pico De Paperis, Zio Paperone, Topesio (chiamato in Italia Mortimer Mouse come in originale), Cip e Ciop, l'Orso Onofrio e il Ranger Ocarina (qui chiamati in versione inglese, rispettivamente Humphrey e J. Audobon Woodlore), Pietro Gambadilegno, che pur essendo una sorta di ennesimo "clone pietresco" (in inglese chiamato Black Pete anziché Peg Leg Pete), finalmente ha un vero ruolo da antagonista, molte volte calato nei panni del ladro con il quale è conosciuto al mondo dei fumetti. C'è Macchia Nera (presentato come una vera macchia di inchiostro, e benché questo sia di certo un difetto, rimane memorabile l'episodio "Mickey and The Color Caper", dove il fantomatico trio MD&G è alle prese con un malvagio piano da parte di Macchia di rubare tutti i colori del mondo), e in ruolo minore fanno capolino anche Chiquita (come vicina di casa di Paperina, in Italia chiamata Clara Cluck, fedelmente all'originale), Orazio e Clarabella, e anche il Commissario Basettoni. Vi sono anche citazioni e deliziosi cameo rimandanti ai film classici Disney, infatti in un episodio fa una brevissima comparsa il Cappellaio Matto direttamente da
Alice nel Paese delle Meraviglie.
Tuttavia la serie non manca di alcuni difetti che migliorati avrebbero imho senz'altro potuto donarle un appeal in più, a cominciare dall'orrendo carattere di Paperone e allo snaturamento di Macchia Nera, per passare ad un eccessivo tono slapstick che a volte finisce per stonare con alcuni temi e la magia Disney a livello di tradizione:
Paperino viene tritato e spiumato attraverso una stretta fessura per la posta di una porta, schiacciato numerose volte o tagliato in due, ruoli riservati più raramente anche a Pippo. Addirittura Topolino viene beffeggiato bellamente da Cip e Ciop, guadagnadosi la bellezza di un frigorifero sulla testa.
Tutto questo eccessivo uso di comicità slapstick stona con la tradizione classica Disney, essendo più adatta ai cortometraggi dei Looney Tunes e simili, ma tutto sommato resta una piacevolissima serie (le musiche a volte sono davvero eccezionali), divertente e adatta a tutti, che presenta moltissimi episodi dei quali alcuni vere e proprie piccole perle di animazione. Animazione che vanta gli stessi animatori di serie quali
Da il Re Leone: Timon e Pumbaa, e un comparto grafico eccellente, passando in contemporanea con la produzione degli episodi dallo stile di animazione che caratterizzò molte serie precedenti come
Aladdin: La Serie, gli stessi
Timon e Pumbaa o
Cuccioli della Giungla, fino a giungere a una grafica più innovativa e nitida che si protrarrà nella realizzazione di serie successive della Walt Disney Television Animation, quale
House of Mouse, serie dai toni più infantili dove Topolino gestisce un club presentando proprio i cartoni della precedente
Mickey Mouseworks.