PS: vito, sarebbe ora di scrivere qualche altra recensione. da parte mia negli ultimi ep. ho tolto la dicitura "recensione a cura di SvitoSvitato: a breve online" perchè già so che me li cancelleranno prima che tu arrivi lì
Oh, che strano, eh? Sarà *schoccante*, ma è bene che tu sappia che esiste gente che non passa la vita tra pc e internet...
Comunque, ecco qui la mia continuazione, dall'episodio 16 al 20.
Qui i precedenti commenti (dove trovate i link alle altre pagine).
Girone non al top, il meglio verrà più avanti.
Episodio 16 (5 Ottobre 1987)
E' SPARITO IL DENARO! (The Money Vanishes)
Probabilmente uno dei primi episodi ad essere stato doppiato in Italia (ad evidenziare il sospetto è la traduzione di Paperopoli, qui chiamata semplicemente come in originale, Duckburg. Evidentemente gli adattatori non avevano ancora ben chiaro il concetto di Paperopoli, ma per fortuna non è nulla di particolarmente grave poiché il nome viene pronunciato in una breve circostanza da un cronista di una maratona cittadina).
Questo episodio è sicuramente ben fatto e dalle buone trovate, e vede anche il debutto del piccolo Edi nella serie (tralasciando il breve cameo all’interno dell’ottima sigla di apertura).
La trama è davvero molto semplice e leggera, ma ben sviluppata in modo da occupare senza troppi problemi i 22 minuti di episodio: La Banda Bassotti evade di prigione e incappa nel laboratorio di Archimede, dove quest’ultimo ha appena ultimato la sua ultima invenzione, un raggio sposta-oggetti che nelle intenzioni originali era previsto per un maggiore agio nelle pulizie domestiche. Peccato che i furfanti però, rubato l’ordigno, ne approfittano per spostare ben altro!
Assistiamo a una grande prova di sprint di un Paperone che fa di tutto per impedire che i suoi soldi spariscano, e la parte più divertente dell’episodio è senza dubbio la grande fuga dei nipotini attraverso lo zoo, inseguiti dai Bassotti (qui si fa anche più chiarezza per i loro nomi, e probabilmente è questo l’episodio a cui si fa più riferimento quando bisogna trascrivere i nomi dei Bassotti che compaiono nella serie. Ciò nonostante a seconda delle traduzioni capiterà che in altre puntate alcuni membri del gruppo vengano chiamati diversamente).
Complessivamente si ha un risultato più che buono, anche se forse si avrà la sensazione che l’episodio in sé manchi di un briciolo di azione in più, ma questo molto probabilmente è dovuto dal fatto di avere una trama semplice e di facile scorrevolezza, che in un episodio da più di 20 minuti deve trovare il suo incastro. Ciò nonostante, davvero godibile.
Menzione d’onore per Burger vestito da tarma gigante!
Episodio 17 (6 Ottobre 1987)
SIR ARCHIMEDE PITAGORICO (Sir Gyro de Gearloose)
Davvero molto carino.
Sebbene sia uno dei rari casi in cui Zio Paperone non compaia (succederà solo in altre due occasioni, per un totale di 97 episodi su 100 che vanteranno l’apparizione del vecchio Scrooge), questo episodio ha la sua ragion d’essere ed è sicuramente la puntata più classica della serie, che avrebbe potuto benissimo essere una storia tratta da un buon fumetto disneyano, italiano, americano o che dir si voglia.
Infatti la puntata vede i nipotini far visita ad Archimede e incappare nello stress di quest’ultimo, stufato per la scarsa considerazione che i clienti hanno nei suoi confronti. Così Archimede decide di andare indietro nel tempo (usando una macchina capace di trasportare le persone anche nel tempo così come si immagina) in un’epoca in cui gli inventori non sono mai esistiti, per poter magari diventare cavaliere. Un incidente però fa azionare prima del previsto la macchina del tempo del buon Gyro (a forma di vasca da bagno, altro elemento classico dei fumetti, tipico delle storie disegnate da Tony Strobl) e Archimede e i nipotini vengono così catapultati a Quackelot, ai tempi della Tavola Rotonda di Re Artù.
Non è però costui ad essere presente, bensì Re Artie, il re che adora i party, che invita subito gli stranieri in un ricevimento a corte. A tramare contro il povero re è però il suo infido nipote Lesdred, che ostacolerà non poco i nostri eroi pur di impossessarsi del regno di Quackelot.
Ironia della sorte, sono proprio le invenzioni di Archimede a tornare utili in un’epoca cui tutto viene creduto stregoneria. Il mago di corte, Morloon, infatti non gradisce la presenza dell’inventore che con i suoi macchinari offusca la sua magia.
L’episodio vede una lunga sequenza notturna ricca di complotti e combattimenti, e alla fine viene presentata una morale non da poco: bisogna sempre amare il lavoro e la vita che si fa, e che non si può riuscire in ogni disciplina (in particolar modo riferita al mago geloso delle invenzioni di Archimede).
Un buonissimo Archimede che caratterialmente è identico alla sua versione originale fumettistica, e una simpatica trama rendono questo episodio molto piacevole da seguire, anche se si nota la mancanza di una figura importante come Zio Paperone, pur accettando ovviamente la puntata come piacevole variazione.
Episodio 18 (7 Ottobre 1987)
DINOSAUROPAPERI (Dinosaur Ducks)
Il classico filone della valle perduta dei dinosauri, usato sia in passato dallo stesso Carl Barks che in futuro da Don Rosa, oltre che in una miriade di film, fumetti e letteratura popolare.
Questo episodio avrebbe lo scopo di presentare una storia avventurosa ma è svolta in maniera tale da risultare quasi più umoristica delle intenzioni originali.
Paperone viene a sapere dell’esistenza di dinosauri e parte col prode Jet McQuack alla loro ricerca, con le intenzioni di catturare qualche esemplare per lo zoo del ricco papero.
Vengono presentati topoi classici dell’impostazione della serie, come i nipotini che puntualmente si nascondono nei bagagli poiché proibiti della partecipazione al viaggio (succederà abbastanza nel corso della serie), oppure la piccola Gaia che finisce sempre per scomparire e mettersi nei guai facendo preoccupare ben poco i familiari.
Episodio a suon di battute da parte di Jet McQuack, battute che in qualche caso a seconda dei doppi sensi inglesi non verranno perfettamente riuscite nel nostro adattamento, ma tutto sommato dinanzi ad un personaggio assurdo e simpatico come Jet ci si passa comunque sopra ipotizzando dei
nonsense generali.
Buono il combattimento finale tra i due dinosauri, ma nel complesso comunque non rimane di grandissimo impatto avventuroso, limitandosi a toni più infantili quando si presenta il solito cucciolo di dinosauro cui i nipotini avranno a che fare.
La sparizione di Gaia, rapita dai paperi primitivi, funge da morale finale, che fa riflettere lo stesso Paperone. È bene non dividere mai una famiglia, che si tratti persone umane (o paperi antropomorfi che dir si voglia), o specie animali.
La preistoria è un tema che non verrà più toccato dalla serie almeno fino all’inizio della seconda stagione, con l’incontro del piccolo Bubba Duck.
Nota: in questo episodio appare per la prima volta (escludendo il brevissimo cameo in "Armstrong, il Robot") la Signora Featherby, clone di Miss Paperett (che noi chiameremo Miss Paperett a partire dalla seconda serie).
Episodio 19 (8 Ottobre 1987)
UN EROE A NOLEGGIO (Hero for Hire)
Per la prima volta viene presentata una coppia abbastanza usata nel corso della serie, Jet McQuack e il piccolo e grassoccio Tonty, che ne è il più grande ammiratore nonostante Jet combini disastri a profusione. E difatti questa volta riesce addirittura a distruggere una banca appena inaugurata da Paperone, che provvede immantinente a licenziarlo. Così il nostro McQuack decide di farsi assumere come “eroe a noleggio”, per piccole missioni quotidiane come salvare gatti sugli alberi o aiutare vecchine ad attraversare la strada. La Banda Bassotti, camuffata, vede bene di approfittarsene per farsi aiutare inconsapevolmente da Jet a svaligiare banche, facendo credere a quest’ultimo di recitare in un film.
Sotto il nome e il costume di Webbed Wonder (tradotto qui da noi con un banale Super Papero), Jet si mette in svariati pasticci credendo di essere sotto copione cinematografico.
Questo episodio (pur non essendo certamente tra i migliori) è molto carino, presentandoci delle buone scene musicate e tanta azione, come la sequenza in elicottero con schianto in mare, dove un commosso e tenero Paperone crede di aver perduto per sempre il suo pilota.
I Bassotti sono bene usati, abbastanza subdoli da rapire e imbavagliare il povero Tonty, ricattando McQuack senza farsi scrupoli.
Puntata che sfoggia animazioni che presentano alcune scene animate con un particolare stile più "nervoso" (vedasi alcune linee attorno agli occhi dei personaggi quando Paperone licenzia lo sbadato McQuack), distaccato dalla media degli episodi, anche se tuttavia svariate puntate della prima produzione (all’incirca la prima quarantina di episodi) ne avranno, come "Il Cucciolo di Paperone", o "La Gemma dei Superpoteri".
Plauso alle musiche, in questo caso utilizzate davvero egregiamente. Come la sequenza di Jet nel suo biplano che incombe in casa di Ma’ Bass, che presenta un bellissimo tema di rock leggero che richiama palesemente a quei i gloriosi anni ’80 fatti di tastiere e schitarrate elettriche.
Episodio 20 (9 Ottobre 1987)
LA GEMMA DEI SUPERPOTERI (Superdoo!)
Questo è un episodio molto sottotono alla media della serie, che perdipiù non vede la partecipazione di Zio Paperone (per la seconda volta, su un totale di 3 episodi esenti dalla sua presenza), ma un buon motivo per cui andrebbe salvato è il fatto di presentarci per la prima e unica volta un’intera storia ambientata al campo delle gloriose Giovani Marmotte, fatto di tende, focolari, medaglie al merito ed escursioni, nel modo più classico e puro che ci sia (fatta eccezione per l’assenza del Gran Mogol, sostituito dall’impavido Jet McQuack). Oltretutto, chicca delle chicche, come compagni delle GM ci sono nientemeno che due personaggi – non chiamati per nome – che somigliano in tutto e per tutto a Newton e Lardello usati dagli autori italiani nel corpo delle Giovani Marmotte negli anni ’90.
E se per il secondo parrebbe una coincidenza per via dell’anno di realizzazione dell’episodio, precedente alla serie nostrana delle GM, per Newton (personaggio fumettistico, nipote di Archimede, assai più vecchio) sembrerebbe davvero un dotto omaggio.
Infatti è proprio questa sua attinenza con le Junior Woodchucks dei fumetti che dona una certa dose di nobiltà ad un episodio dalla trama piuttosto banalotta che vede il goffo Tonty (Doofus Drake) dotato di superpoteri da un ciondolo spaziale a forma di ciambella. La trama però non è esente da una buona morale, ossia che bisogna essere sempre sé stessi per essere apprezzati, e che le amicizie vere non si possono comprare, con nessuna qualità soprannaturale.
Tonty rimane un personaggio simpatico, un buon amico per i nipotini che incarna la figura del goffo pasticcione del gruppo che non manca mai in svariate serie tv e fumetti, ma tuttavia è stato un bene dedicare soltanto un episodio al personaggio, poco pertinente al tema principale della serie, dedicato alle grandi avventure di Paperone.
Le Giovani Marmotte appariranno, oltre che citate molto banalmente in un episodio di
Quack Pack, in un corto di
Mickey Mouseworks. Ma se quest’ultimo è ispirato al classico corto
Good Scouts del 1938 (versione prototipo delle GM che inventerà in seguito il grande Carl Barks), questo episodio di
DuckTales va apprezzato per la sua unica versione delle Giovani Marmotte nel miglior modo mai narrato sul piccolo e grande schermo.