Dunque, sono finalmente riuscito a completare anche io la 3a e ultima stagione di questo reboot di Ducktales!
Posso dire di essere rimasto anche io assolutamente soddisfatto del finale, sorprendente ed entusiasmante (anche dal punto di vista grafico IMHO) come già Brigo lo aveva descritto:
Forse i talebani di una o dell'altra visione delle avventure dei paperi (fumetti di Barks vs. serie animata originale) storceranno la bocca. Ma la mia, di bocca, alla fine dell'ultimissimo episodio, è rimasta deformata da un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
inevitabilmente, anche la mia bocca era deformata da un sorriso scomposto. Purtroppo qualche spoiler era trapelato, ma sono soddisfatto di essermi goduto la sorpresa più grande, vale a dire l'ultima importante rivelazione che viene fatta.
La serie è effettivamente un qualcosa completamente a parte rispetto a ciò cui siamo abituati, dal vecchio Ducktales ai fumetti, ai cartoni animati. Mette insieme tutta questa roba sotto dei riflettori completamente nuovi da ventunesimo secolo, e non lo fa male. Qualche cosa, però, mi lascia un senso di insoddisfazione; ma non per come si sia evoluta la storia, quanto per come sia stato impostato il lavoro fin dall'inizio:
1) ho trovato i personaggi femminili meno curati di quelli maschili; si tratta generalmente di ragazzine o donne quasi supereroine (Gaia, Mrs Beakley, Della, Violet, la madre di Fenton, Gandra Dee, Ocalina), laddove i maschi (dai gemelli a Paperino a Jet ad Archimede, Fenton o Darkwing Duck) sono più complessi, impacciati ma sicuramente sfaccettati; le donne appaiono abbastanza monolitiche, probabilmente come risultato della volontà di mostrare comprimari femminili capaci di cavarsela da soli, ma finendo però (in maniera assolutamente pedante dal primo all'ultimo episodio) per tratteggiarle per certi versi tutte uguali, istintive, rabbiose e poco interessanti.
2) molti episodi della stessa terza stagione sono dimenticabili: la trama è abbastanza scontata, perché si ripete sempre la formula della "messa alla prova" del personaggio di turno con le proprie insicurezze, che sia Gaia o QQQ o Della o Fenton o Darkwing, ed egli riesce a superarle alla fine grazie a qualche rivelazione sulla fiducia in se stessi, la forza della famiglia, la gioia dell'avventura;
ammiro a tal proposito l'idea di utilizzare come antagonista principale della stagione un personaggio che volesse cancellare l'avventura stessa, e che dopotutto non sembrasse neanche particolarmente cattivo in apparenza, come incarnazione disneyana della passività sociale degli individui che rifiutano il progresso e le nuove sfide; non si tratta talvolta solo di singole persone ma di un modo di pensare radicato in molte realtà sociali per ragioni storiche prima ancora che culturali.
3) trovo che sia sempre stato troppo presente l'elemento magico: dal castello de'Paperoni al deposito, per arrivare infine a permeare praticamente ogni personaggio, e senza che la magia fosse mai associata a qualche creatura particolarmente interessante (si pensi agli dei dell'olimpo, simili a teenager capricciosi).
Ciò che invece mi porterò davvero di questo reboot saranno i rapporti tra i personaggi, che anzi trovo incompiuti (i gemelli stavano sviluppando legami stimolanti con le ragazze, giusto per dirne una), ragione principale per cui trovo che la fine sia arrivata troppo presto. Dopotutto Ducktales ci aveva commosso proprio con i momenti feels di famiglia, dal ritorno di Della al ricongiungimento di Paperone coi nipoti, per non parlare
delle ultime scoperte di Gaia
... insomma, una famiglia dei paperi più viva e variegata che mai, forse troppo per i fumetti, ma sicuramente un bellissimo ricordo televisivo da custodire e riscoprire in futuro.