che fosse una provocazione o meno, se l'ha fatta vuol dire che comunque esprime quello che a lui non è piaciuto del film e gli fa affermare che è un film debole. Non so se fosse sua intenzione, ma LE SUE DOMANDE erano deboli. Se lo sono state intenzionalmente, che ne faccia di più forti.
Ehi, il tuo post è scomparso. Adesso come faccio a replicare?
Ci provo lo stesso, a memoria. Lo faccio perché non sono importanti le singole obiezioni, ma il principio generale che ha mosso la mia critica e poi la tua risposta.
Le mie domande non erano deboli, sei tu che le hai percepite tali perché non hai capito quale problema generale sottintendessero.
Sappiamo tutti che una vecchia novantenne può avere in casa il fucile del marito cacciatore di elefanti - mia nonna ce l'ha e immagino anche la tua - ma a nessuno dovrebbe importare cosa è possibile e cosa non lo è. In un film importa solo che ogni fatto sia in relazione con la storia che si vuole raccontare. Non esiste altro limite, ma non è poco. Questo significa che ogni idea deve essere accuratamente vagliata e, se il caso, brutalmente scartata. Gli autori invece si sono fatti prendere la mano infilando nel film tutto ciò che ritenevano divertente.
Ratatoulle non è la storia di Remy, il topolino è già così quando lo incontriamo e lo rimane sino in fondo. Al massimo si racconta una avventura di Remy, ma NON la sua storia. Stessa cosa a proposito di Linguini e di tutti gli altri. Restano gli stessi, non imparano nulla. Raccontare la storia di qualcuno significa mostrare come ha imparato cose che non sapeva (o che ha dimenticato) e come ciò lo abbia costretto al cambiamento. Tu stesso accenni alle storie di formazione. Pensaci, chi è che si forma in Ratatouille? Remy? Linguini? Oppure… Ego?
Quindi, non ti fare distrarre dalla massa di roba che precede l'episodio della conversione di Ego e prendi atto che l'unico vero protagonista di Ratatouille è lui.
Ego è presentato come un personaggio chiuso, inaridito e disilluso (come Scrooge). Assaggia la ratatouille e diventa un'altra persona. Meglio: ridiventa un'altra persona. Impara e cambia. Ego è il protagonista della storia. D'altra parte, scusa, se il protagonista è il topo come mai il film s'intitola Rataouille e non Remy?
Per farti intuire la differenza tra una storia riuscita e una meno ti faccio un esempio che ben conosci.
Alla Ricerca di Nemo, un film perfetto.
In Nemo non esiste un solo particolare che non abbia a che fare con il percorso del protagonista (Marlin)
- Marlin è apprensivo perché un barracuda gli ha distrutto la famiglia.
- Nemo ha una pinna atrofica e ciò rientra nel normale ordine delle cose. I pesci fanno molte uova perché solo le più sane sopravvivano. Nemo non è sano e il suo destino è morire. Ciò alimenta l'ansia di Marlin.
- Marlin rischia di perdere tutto ciò che ha e di crollare mentalmente. Anche se è un cartone, il personaggio ha reazioni plasmate su quelle reali. Marlin è un depresso, un maniaco.
- Nemo rischia di trascorrere tutta la vita in un acquario.
- L'amicizia tra Marlin e Doris dapprima è strumentale (lei legge), ma in breve diventa autentica e profonda, anche se tipica di due personalità difficili.
- Infine, Marlin è soggetto ad un cambiamento, mostrato chiaramente quando alla fine racconta correttamente la barzelletta. Fai il paragone con Ego e vedrai che funziona. Fallo con Remy o con Linguini e ti perderai. Marlin è il protagonista di Nemo e Ego quello di Ratatouille.
Guarda, rassegnati: in qualsiasi film il protagonista è colui che cambia. Gli altri sono gregari.
Mi fermo qui, sperando di essere stato chiaro. Tra i due film c'è un abisso. Il primo funziona e commuove, il secondo è anedottico e dispersivo.