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Allora, il discorso è complicato : intanto cosa si intende per “migliori disegnatori di oggi”? Io prendo in considerazione cinque generazioni di artisti Disney, la prima e la seconda composte ovviamente dai più grandi maestri e i loro primi allievi (De Vita, Cavazzano, Rota)

La terza generazione Disney nasce negli anni 70/80, e i migliori esponenti sono sicuramente (in ordine il più possibile cronologico) Amendola, Del Conte, Gorlero, Ubezio, Dalla Santa e Held.

La quarta generazione è la più innovativa, e nasce negli anni 90 sotto la spinta dell’Accademia Disney. Qui la lista è lunga, secondo me i TOP sono una decina : Camboni, Celoni, Faccini, Freccero, Guerrini, Intini, Mastantuono, Mottura, Sciarrone, Ziche.
Come New Amz io apprezzo tantissimo l’innovazione e la diversificazione dello stile, infatti i miei preferiti hanno tutti stili molto differenti tra loro, e a loro si aggiungono altri dallo stile molto personale (Deiana, Di Vita, Ferraris, Leoni, Molinari, Perina)
Come New Amz, pur riconoscendone la bravura, non trovo uguale attrazione per coloro che seguono evidentemente la “scia” di Cavazzano (il più eclatante è Coppola, senza dimenticare i vari Gervasio, Palazzi, Pavone...)

La quinta generazione invece è la più “statica”, con disegnatori che (pur bravissimi) sembrano “incanalati” verso uno stile unico e predefinito, insomma lo stile di Barbucci. (e penso a Barbaro, Dalena, Gula, Migheli, Perissinotto, Soffritti, Tosolini, Vetro...) con poche “derive” differenti (la scuola genovese con De Lorenzi, D’Ippolito e Mangiatordi)
Di questa generazione secondo me gli unici due che sono riusciti ad emergere con prepotenza sono i bravissimi Rigano e Narciso.

Senza voler entrare nel merito dei gusti personali di Warren, mi complimento con lui per la "classifica generazionale", che condivido in pieno. E senza voler togliere nulla agli altri miei colleghi, credo che tra i giovani di oggi un'occhiata particolare vada rivolta sicuramente a Barbaro, Rigano e Turconi (giuro che non sono nessuno dei tre!). Quest'ultimo, secondo il mio modesto avviso, è quello con la capacità più impressionante di far recitare i personaggi, soprattutto i secondari, spesso trascurati a torto. Inoltre, come qualcuno affermava in un altro post, onore al merito alla bravura di Sciarrone per aver saputo imporre, pur personalizzandolo, lo stile "internazionale" (quello derivato dai cartoon ed utilizzato come "marchio di fabbrica" dalla Disney) in un contesto in cui non veniva visto, almeno all'inizio, di buon grado. Sarebbe interessante a tal proposito, a meno che non l'abbiate già fatto in un'altra sede, aprire uno scambio d'opinioni circa il dualismo che esiste tra lo stile dei comics, in gran parte influenzato dalla scuola italiana (almeno sul Topolino nostrano) e quello, appunto, "internazionale", destinato per lo più al merchandising, ma per il sottoscritto con delle potenzialità enormi anche per il fumetto....

Allora, il discorso è complicato : intanto cosa si intende per “migliori disegnatori di oggi”? Io prendo in considerazione cinque generazioni di artisti Disney, la prima e la seconda composte ovviamente dai più grandi maestri e i loro primi allievi (De Vita, Cavazzano, Rota)

La terza generazione Disney nasce negli anni 70/80, e i migliori esponenti sono sicuramente (in ordine il più possibile cronologico) Amendola, Del Conte, Gorlero, Ubezio, Dalla Santa e Held.

La quarta generazione è la più innovativa, e nasce negli anni 90 sotto la spinta dell’Accademia Disney. Qui la lista è lunga, secondo me i TOP sono una decina : Camboni, Celoni, Faccini, Freccero, Guerrini, Intini, Mastantuono, Mottura, Sciarrone, Ziche.
Come New Amz io apprezzo tantissimo l’innovazione e la diversificazione dello stile, infatti i miei preferiti hanno tutti stili molto differenti tra loro, e a loro si aggiungono altri dallo stile molto personale (Deiana, Di Vita, Ferraris, Leoni, Molinari, Perina)
Come New Amz, pur riconoscendone la bravura, non trovo uguale attrazione per coloro che seguono evidentemente la “scia” di Cavazzano (il più eclatante è Coppola, senza dimenticare i vari Gervasio, Palazzi, Pavone...)

La quinta generazione invece è la più “statica”, con disegnatori che (pur bravissimi) sembrano “incanalati” verso uno stile unico e predefinito, insomma lo stile di Barbucci. (e penso a Barbaro, Dalena, Gula, Migheli, Perissinotto, Soffritti, Tosolini, Vetro...) con poche “derive” differenti (la scuola genovese con De Lorenzi, D’Ippolito e Mangiatordi)
Di questa generazione secondo me gli unici due che sono riusciti ad emergere con prepotenza sono i bravissimi Rigano e Narciso.

OK.
Detto questo, ti riformulo la domanda:

Quali sono i migliori disegnatori della QUARTA e QUINTA generazione?

(inutile citarli tutti...)

infatti.
solo che io non condivido troppo questi dualismi.
Troppo spesso si tende a differenziare le caratteristiche del personaggio a seconda del media utilizzato.
Prendiamo un personaggio esemlare per quanto riguarda la scissione: Pippo.
Esiste il Pippo italiano: maglione rosso, cappello blu e per lo più spalla di Topolino. Appare quasi esclusivamente sul Topolino settimanale.
Esiste il Pippo animato: vestiti variabili, perennemente in coppia col figlio Max, personaggio autonomo con problematiche "mature" ed elogio dell'alienazione buona. Appare in ben 5 recenti lungometraggi insieme ma non subordinato al personaggio di Topolino.
Esiste il Pippo del merchandising: maglione arancione e cappello verde. Apparizioni svariate (dalle illustrazioni sulle riviste all'oggettistica)

Adoro la differenziazione stilistica, certo, ma non mi piace l'idea che esistano varie versioni dello stesso personaggio.

OK.
Detto questo, ti riformulo la domanda:

Quali sono i migliori disegnatori della QUARTA e QUINTA generazione?

Volevo solo puntualizzare (dall'alto della mia saccenza e della mia logorrea ) come la domanda mi sembrasse incompleta!
Per il resto QUANTI nomi vuoi? Della cosiddetta "quarta" generazione ne ho amati tantissimi...se vuoi un solo nome forse quello che mi colpì più di tutti fu Celoni, quando ho visto le sue tavole per "Spore", o "Torna a casa Paperino!", o "Agente Gambadilegno il caso è tuo" sono rimasto veramente senza fiato.
Probabilmente un altro che mi ha dato questa sensazione, di voler "osare" qualcosa di completamente nuovo è stato Guerrini, ma certo tutti quelli che ho citato in qualche modo sono stato nel loro piccolo "rivoluzionari".
Della "quinta" sicuramente i miei preferiti sono Rigano e Narciso, seguti dal già citato Turconi.

Della "quinta" sicuramente i miei preferiti sono Rigano e Narciso, seguti dal già citato Turconi.

Turconi e' della quarta

Ciao.

Turconi e' della quarta

Non lo so...secondo me è una via di mezzo, un quattro virgola cinque!

io mi ricordo il suo lancio in Il tempo fugge insieme ala Migheli, a Urbano, Gula, Tosolini e Barbaro...

Non doveva essere il terreno di prova per quel set di artisti?

io mi ricordo il suo lancio in Il tempo fugge insieme ala Migheli, a Urbano, Gula, Tosolini e Barbaro...

Prima storia Topolino 2190 del 1997

Ciao.

Prima storia Topolino 2190 del 1997

Amz, allora è fine-anni90, di diritto quinta generazione (la quarta parte dalla fine-anni80)

...non cadermi sui fondamentali!

Turconi e' della quarta

No, no. Turconi è stato allievo di Barbucci...

No, no. Turconi è stato allievo di Barbucci...

e si vede...

e si vede...

...e se la realtà (visti i sorprendenti sviluppi dello stile di Stè) volesse Turconi MAESTRO di [size=0,1]Barbucci[/size]  

e si vede...

In realtà non si vede così tanto, secondo me.

Ci sono autori in cui si nota molto di più... Penso a Giada Perissinotto, Donald Soffritti, ecc.

Turconi ha fatto suo l'insegnamento principale di Barbucci, la dinamicità, ma possiede uno stile secondo me più chiaro, e forse meno dettagliato (non che questo sia un demerito... Sono stili diversi).

In realtà non si vede così tanto, secondo me.

Ci sono autori in cui si nota molto di più... Penso a Giada Perissinotto, Donald Soffritti, ecc.

Turconi ha fatto suo l'insegnamento principale di Barbucci, la dinamicità, ma possiede uno stile secondo me più chiaro, e forse meno dettagliato (non che questo sia un demerito... Sono stili diversi).

vero che Turconi ha dimostrato più "personalità" di altri allievi di Barbucci... ma per me resta sempre, perlomeno in ambito Disney (Akameshi è già un altro discorso), vicino al "maestro"

In realtà non si vede così tanto, secondo me.

Ci sono autori in cui si nota molto di più... Penso a Giada Perissinotto, Donald Soffritti, ecc.

Turconi ha fatto suo l'insegnamento principale di Barbucci, la dinamicità, ma possiede uno stile secondo me più chiaro, e forse meno dettagliato (non che questo sia un demerito... Sono stili diversi).

Premetto che ho cominciato ad apprezzarlo da MM, ma da non intenditore,spiegatemi cosa ha Stefano Turconi in piu' di Palazzi (che non e' il primo ad essersi ispirato a Cavazzano)!

Ciao.