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E comunque a me Mandelli, salvo alcune eccezioni, piace decisamente più di Siegel.

Condivido, ma il problema per Mandelli sta tutto nel tipo di comicità che usa.
Il surreale, il gusto per l'assurdo, il disprezzo della linearità (che ha avuto anche esponenti di livello quali i patafisici o i dadaisti) compongono un modulo di umorismo che è costretto a passare tra le colonne d'Ercole del "solitamente accettato", arrivando da territori sconosciuti (e che rimangono tra i pochi, per loro stessa natura, non ancora sfruttati a fondo). Qui troviamo le storie delicate che può sfornare Faccini ma anche certe storie di Martina con tutto il suo tonnellaggio, Mandelli così come alcune perle della Ziche.

Sicuramente in Mandelli il gusto anarchico per il rovesciamento dei canoni, per il bombardamento del lettore è decisamente percebile, a volte anche eccessivo. Diventa pacchiano