Leggendo le vostre riflessioni, posso aggiungervi che anche io ritengo che Tito dia in assoluto il massimo quando scrive per Disney. Saranno i personaggi, sarà la struttura della storia a lui congeniale, sarà l'alchimia coi disegnatori (ma vogliamo parlare dei miracoli con la Ziche su PKNA???), ma per me il "vero" Tito Faraci è disneyano. Ho letto tanto di lui anche extra-disney, eh, (Inferno, Jungle Town, Brad Barron (urgh!), Il segreto del Vetro,...) e proprio per questo mi sento di sbilanciarmi in favore di paperi e topi. Con loro, Tito si esalta. Nei gialli è un drago (anche se il Mezzavilla dei tempi migliori era qualcosa di insuperabile), nelle comiche un fenomeno, nei dialoghi un grande, nell'uso dei personaggi secondari il meglio (Manetta e Rock Sassi!!!).
E per quanto riguarda la riflessione di Andre sulle trame più semplici dei gialli, ha già risposto alla perfezione bacci, con quel termine ("vincolo") che rende benissimo l'idea. Ogni storia ha il suo contesto, le sue regole. Fare gialli doc senza mostrare morti o armi, senza poter ribaltare il buono in cattivo, e con un cast di personaggi o arcinoti o semisconosciuti non è certo cosa facile. Ma come ben sapete (e avete letto), ci sono sceneggiatori che lo sanno fare e lo hanno fatto! A uno di essi è dedicato questo topic!!!