Per quanto Sio risulti essere una ventata d'aria fresca sulle pagine del Topo, ritengo che altri autori abbiano fatto e stiano facendo tuttora una scuola di fumetto ben più marcata ed interessante rispetto a quella proposta dal sopracitato, che invece ha ancora bisogno di svezzare per bene il suo talento (ne è la prova la prima puntata della nuova serie estiva, dove Paperino è tratteggiato sulla falsariga di Paperoga e si comporta in modo assolutamente ingenuo, segno di un talento che finisce per eccedere ed esplodere senza alcuna necessità).
Sul piano del fumetto Disney comico ci sono almeno due nomi che al momento lascerebbero un'eredità più significativa rispetto a quella di Sio, che come detto prima ha bisogno di levigare per bene la sua verve comica: Faccini e Vitaliano.
Tolto Faccini, su cui mi sono sufficientemente dilungato nel topic del Topolino 3219, penso sia necessario spendere qualche parola anche per Vitaliano, la cui esagerata carica dissacrante ben si presta ad un paragone con quella assurda di Sio. Pur non essendo più nelle mie corde come un tempo, è innegabile che Vitaliano abbia attuato una rivoluzione stilistica che, pur essendo fine a se stessa in molti casi (si vedano i continui tormentoni linguistici molto graditi dal lettore), lascia sicuramente al lettore un impatto ben più grande rispetto ad una storia di Sio, di cui ti resta solo l'impressione di assurdità di alcuni personaggi che spesso eccedono dalle loro personalità per atteggiarsi un po' a macchiette, quando invece i personaggi di Vitaliano sono molto più autoironici e disincantati, ma non per questo ridicoli.
Quindi, un autore sicuramente da tenere in considerazione, però ora non ne scorgo tutta quella carica rivoluzionaria che invece sostenevo nel topic del Topolino 3127, dove erano state pubblicate le sue prime tre brevi: per lasciare un segno e fare scuola, a mio avviso, serve ben altro, non basta portare all'estremo e senza ragione la comicità, abbassandola di grado, e i personaggi, lasciando che abbandonino i loro tratti base.
N.B. Tra i "maestri di comicità" ci sarebbe anche Gagnor, però non avendolo attentamente letto e riletto di recente, a differenza di Vitaliano e Faccini, al momento non riuscirei a stabilire un confronto con Sio. Però c'è, non me ne sono dimenticato, assolutamente!