Questo disegno è tosto! Non solo per il tratto molto realista, ma più che altro per l'idea iper-realista che ci sta alla base, e a cui il Don non è certo nuovo (qualcuno ha parlato di morte?)!
Sullo spessore psicologico di Paperino in Don Rosa non c'è bisogno di spendere altre parole, tante (forse troppe?) ne sono state dette e ben motivate, sia da chi la pensa in un modo, che da chi la pensa in un altro. L'importante, come in tutte le cose, secondo me è non generalizzare, non fare di tutta l'erba un fascio. Io trovo alcune storie del Don non pregevoli, inferiori qualitativamente, e alcuni spunti con cui fa muovere i personaggi non sempre felici. E non ho problemi ad ammetterlo, voglio dire, la grandezza di un autore è anche quella di sapersi migliorare di continuo. Nonchè quella di saper adattare il proprio stile di disegno, certamente non perfetto per il fumetto, a questo meraviglioso mezzo di comunicazione, anche a costo di risultare a volte indigesto, legnoso, troppo dettagliato, e tutto il resto. I difetti del Don li conosciamo bene, no? Così come i suoi innegabili e immensi pregi.