Papersera.net

Ciao a tutti!   Volevo iniziare questo nuovo topic parlando di una persona che però è quasi un personaggio dei fumetti. i Pkers lo sanno bene, specie quelli che oltre ad essere appassionati (come me!) delle avventure del papero mascherato apprezzano anche le follie che ha regalato il PkTeam. Sto parlando di Oskar Bertoni. Chi lo conosce? Chi lo apprezza? E' un idolo solo per me? Quando lo avete incontrato la prima volta? (a propossito, qualcuno sa quando il PkTeam l'ha lanciato per la prima volta e in che occasione?) Che la discussione abbia inizio - se volete!!!

Da quanto ho capito è uno della redazione, ma non si chiama Bertoni... non mi ricordo qual'è, però...

E' Catenacci.
Ed è una figura che ha cresciuto un'intera generazione.
Giusto quest'estate in vacanza coi pker imperversava il tormentone "ho i soldi" ogniqualvolta andavamo a un bar.
Sono piccole cose ma un significato da qualche parte dovranno pure averlo.

Il mio nome è Catenacci....... Davide Catenacci!.

Sì, lo so che è Catenacci... cioè, volo via che ogni volta che entravi in un bar dicevi la mitica frase "ho i soldi"!!! La storia di bertoni nello speciale 00 era una cosa meravigliosa, un capolavoro, credo che davvero bertoni siastato un'icona di una generazione, un po' come il PkTeam in generale che ha inventato, a proprsito di frasi, anche lui dei cult (es. poche ragazzer da quelle parti...)In più Bertoni ha continuato ad esserci anche in PK2, sia nella posta che nel Reportage...

credo che davvero bertoni siastato un'icona di una generazione

E poi ci si domanda perchè il mondo va a scatafascio...   :

Ma no, ma come a scatafascio, non esageriamo... anzi, se nel mondo ci fossero più Bertoni forse saremmo messi meglio di come siamo... Bertoni è in fondo quello che tutti noi vorremmo essere...

Ma no, ma come a scatafascio, non esageriamo... anzi, se nel mondo ci fossero più Bertoni forse saremmo messi meglio di come siamo... Bertoni è in fondo quello che tutti noi vorremmo essere...

....mi dissocio .
(però a pensarci bene sarei contento se fossi magro come lui!)

Be', forse ho un po' esagerato, è chiaro... ma andate a riprendere PK2 # 13 con il Reportage con intervista ai Velvet... quasi il precursore delle interviste folli del mago Forest a Mai Dire... insomma, c'era la follia che potevano avere perrsonaggi di storie a fumetti di faraci e Artibani rinchiuse in una persona in carne ed ossa, Catenacci-Bertoni appunto... come dire, un uomo un perchè...

Nacque così.
Aldo Vitali, all’epoca non ancora condirettore di Sorrisi & Canzoni, ma titolare della ben più prestigiosa carica di caporedattore di PK, mi chiama e mi parla di un suo amico che si chiama Bertoni che, a sentire lui, è una specie di genio totale, però molto strano. “Perché non lo facciamo diventare un personaggio?” mi chiede. “Carta bianca. Fai tu.”
Io gli credetti, anche se era solo una gran balla. Non esisteva nessun Bertoni, gli era semplicemente venuta un’idea e voleva vedere che cosa ne sarebbe saltato fuori. Nemmeno io sapevo che cosa ne sarebbe venuto fuori, ma di una cosa ero certo: se esisteva un Bertoni, lo poteva interpretare solo Davide Catenacci.
Il primo “servizio” lo facemmo grazie a un suggerimento di Valentina De Poli che, però, a quell’epoca non lavorava in Disney. Mandò un fax con sopra scritto: “Che ne dite di aggregarvi a una di quelle gite con dimostrazione di pentole?” Partimmo una mattina, alla cinque e mezza, io e Catenacci, alla volta di Acqui Terme. Il drammatico reportage venne pubblicato solo parzialmente, ma tutti capimmo che era nata una stella.
Bertoni fu poi protagonista di diverse altre spedizioni: andò a Sanremo e vinse tre Oscar (da cui, il nome, con la k al posto della c, suggerito da Ezio Sisto); scoprì quindi la verità sul mostro di Loch Ness, che si nascondeva nel laghetto artificiale di Serenella, frazione di Garbagnate Milanese; si propose come nuovo trequartista della Reggina; festeggiò l’anno nuovo alle isole Fiji e fu infine protagonista di un fotoromanzo, di cui conservo gelosamente tutti gli scatti (circa trecento, visionabili a casa mia, previ appuntamento e dimostrazione tangibile di riconoscenza).
In sintesi, andò così. Fu una strepitosa “padanada” (come avrebbe potuto definirla  Renzo Arbore) che forse divertì più me e Davide e la redazione che i lettori. Catenacci veniva riconosciuto per strada, e alle fiere del fumetto firmava autografi a dozzine.
Grazie a chi mi ha dato la possibilità di ricordare quei bei tempi. Snif… È settembre, mi sento nostalgico.

Grazie di cosa, Fausto, grazie a te piuttosto che mi hai dato una spiegazione esauriente e in prima persona di come è nato un mito a tutti gli effetti, cioè quella che tra le creazioni nate in seno al PkTeam non relative al fumetto in sè ma ai contenuti redazionali è stata la più spassosa e ricordata ancora oggi... io bertoni l'ho conosciuto proprio dal fotoromanzo che citavi, e lì il mio ricordo va con affetto e divertimento... stupenda la tua speigazione delle origini, quella del mostro di Lochness me la ricordavo, con le due parrucche improbabili, riciterei ancora l'intervita ai Velvet... comunque sai quanti lettori sono ancora affezionati a Bertoni? Fidati, molti...

Partimmo una mattina, alla cinque e mezza, io e Catenacci, alla volta di Acqui Terme.

Io che ci abito niente seppi, ah, min....!.

Mi spiace, maghetto, in effetti è stato un vero peccato perdere un'occasione del genere...

Partimmo una mattina, alla cinque e mezza, io e Catenacci, alla volta di Acqui Terme.

Ma le pentole poi le avete acquistate? Perché è questo che si chiede la gente angosciata

Lo sapevo che c'era gente angosciata per la sorte di Catenacci-Bertoni e per le sue avventure, vere o presunte... bertoni è sempre il solito catalizzatore di gente e di attenzione!