Apro questo topic per discutere e fare chiarezza sulle scuole che finora hanno operato e hanno reso grande il fumetto Disney.
Procediamo in ordine cronologico con quelle che non sono più attive:
-gli autori delle strisce per il King Feauture Syndacate, tra i primi lo stesso Walt Disney, Ub Iwerks e Win Smith, che lavorano a stretto contatto con gli studi di animazione rappresentate da Floyd Gottfredson disegnatore della serie "Mickey Mouse" e i suoi collaboratori, Merril De Maris, Ted Osborne, Bill Walsh, dall'autore delle tavole domenicali Manuel Gonzales, da Bob Karp e Al Taliaferro, creatore di Qui, Quo, e Qua con Ted Osborne nelle tavole domenicali "Donald Duck" che sostituivano le "Silly Symphonies" , autori della striscia "Donald Duck" dove hanno esordito la 313, Ciccio,Paperina e Nonna Papera.
Dopo questi grandi, ci sono stati continuatori che non hanno portato innovazione e questa "scuola è scomparsa.
-i "Disney Italiani " Ante-guerra, che sono Federico Pedrocchi ed Enrico Mauro Pinochi che si concentrano essenzialmente sul Paperino di Taliaferro rendendolo protagonista delle prime avventure,
e lavorano anche sui Sette Nani di Biancaneve.
- gli autori per il gruppo editoriale Western che hanno cominciato la loro produzione verso l'inizio degli anni '40 per sopperire all'esaurimento delle ristampe delle strisce sui comic book della Western e lavorano essenzialmente sulle riviste "Walt Disney's Comics and Stories" e su "Four Color Comics" (non solo disneyano), tra questi c'è Jack Hannah che tanto farà per il Paperino animato, e soprattutto il grande Carl Barks che rivoluzionerà il fumetto Disney.
Oltre Barks, ci sono autori come Tony Strobl, Carl Fallberg, Vic Lockman, Del Connell, Pihl Delara, Al Hubbard, Jack Bradbury, Dick Moores, Paul Murry, che lavorerà molto su Topolino e darà grande spessore a Pippo, creando anche il suo alter-ego, Roger Armstrong, Franks McSavage.
Oltre a questi ci sono autori che lavorano per l'estero come Dick Kinney e Al Hubbard che creeranno Paperoga.
In seguito a una svalutazione del fumetto Disney in America, verso l'inizio degli anni'80 questa scuola scompare.
-la scuola brasiliana che è influenzata molto dalla scuola Disney italiana, e che si concentra molto su Paperoga, a cui daranno numerosi alter ego e un nipote, Pennino, e Josè Carioca, per cui creeranno un nuovo universo narrativo con nuovi personaggi : Villammaccata.
Inoltre grazie ai brasiliani nasce il Club Dei Supereroi e Topolino e co. vengono tratteggiati su ispirazione di Paul Murry.
Questa scuola ha terminato il suo corso recentemente per cause sconosciute.
- le scuole minori, quella inglese, tedesca che hanno avuto vita brevissima per cause sconosciute.
-la breve "parentesi rinascimentale" americana, composta da autori come Don Rosa e William Van Horn che lavorano per la casa editrice Another Rainbow tra la fine degli anni '80 e l'inizio dei '90 (anni della rivalutazione barksiana grazie a Duck Tales).
Questa parentesi avrà vita breve e i suoi autori confluiranno nella scuola danese.
Ora passiamo alle scuole ancora attive:
- la scuola francese, che produce un ridotto numero di storie ma vanta diverse invenzioni originali, come i "Disney Babies" di Claude Marin e "Micheal Souris", l'alter-ego di Topolino, che accoglie anche un nostro talento, Giorgio Cavazzano in alcune sue produzioni, come "Gli anni folli di Clarabella", "Basil l'investigatopo" e alcuni episodi a fumetti della serie televisiva "Duck Tales".
-la scuola olandese di cui ha fatto parte Jippes, Don Rosa e che produce la serie Duckies e barksiane ten-pages di Paperino.
-la scuola danese, del colosso Egmont, quella più diffusa nel mondo al momento (ancora per poco
) che riunisce autori da tutto il mondo che si rifanno, sia graficamente che nei testi, a Carl Barks ( i "Manieristi barksiani"
), come il cileno Vicar, gli americani Van Horn, Don Rosa, l'olandese Dann Jippes, (autore di remake di storie con testi barksiani), tra le eccezioni l'italiano Massimo Fecchi e autori che, dopo essersi rifatti essenzialmente a Paul Murry guardano al Topolino di Gottfredson, ripescando "villains" e comprimari degli anni '30, rielaborato in un originalissima chiave moderna, tra tutti Cesar Ferioli (che lavora anche su Paperino tratteggiandolo graficamente in chiave barksiana e allo stesso tempo nuova e fresca) e, a causa del rilancio animato dei "Faboulus Five" (Topolino e co.), rilanciano il look di Topolino con i pantaloncini corti che non si vedeva nei fumetti (storie speciali a parte) dalla Gottfredsoniana "Topolino e le Meraviglie del Domani", che verrà ripreso dalla scuola francese e adottato da due Disney Italiani che hanno lavorato per la Egmont : il compianto Romano Scarpa, e Marco Rota.
Da segnalare inoltre i frequenti crossover in cui la coppia Pat e Carol McGreal ha ricreato l'odio di Paperino verso Topolino degli esordi, dando spunto per interessanti duetti tra i "due big" del fumetto Disney.
e infine dulcis in fundo....
- "I Disney Italiani" dal dopoguerra i poi, che producono la maggior parte delle storie e che danno origine a una nuova "poetica" del fumetto Disney, più nazionalista, piena di numerosi spunti e numerosi comprimari.
Il gruppo iniziale è costituito da Guido Martina autore di sceneggiature pervase da un bonario sadismo, che dopo tre storie con Angelo Bioletto, scrive i testi per tre autori di grande spessore, Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa.
Entrambi inizialmente si ispirano graficamente al modello dei paperi di Al Taliaferro e dei topi di Gottfreson, ma Bottaro, dopo l'iniziale "pastiche" grafico (basta pensare alle vignette in cui c'erano il Donald di Taliaferro e lo Scrooge di Barks), sviluppa un personalissimo tratto che spesso prende toni surreali e insieme a Carlo Chendi da vita al "Dottor Paperus" e al ciclo di Pippo e Nocciola.
Carpi invece elabora un tratto morbido e molto orginale dando vita a capolavori grafici come "Il mostero dei Candelabri", "Paperinik Il Diabolico Vendicatore" e alcuni capitoli di "Storia e Gloria della Dinastia Dei Paperi".
Romano Scarpa invece, si cimenta anche come sceneggiatore e continua l'epopea del Topolino avventuroso, terminata da Gottfredson di cui ripesca personaggi come il prof. Enigm, e ne introduce nuovi come Atomino Bip-Bip e Bruto. Il suo Topolino è un personaggio di incredibile spessore protagonista di storie memorabili. Per i Paperi invece, Scarpa apprende egregiamente la lezione Barksiana e tratteggia uno Zio Paperone senza uguali che ha il suo momento più alto nel capolavoro " Zio Paperone e le lenticchie di Babilonia", tratta invece Paperino come personaggio essenzialmente comico nella sua quotidianità, dando vita a storie umoristiche irresitibili, fra tutte "Paperino Agente dell'F.B.I." .
Dopo questi autori , a cui si affiancano autori come Pierlorenzo De Vita e Giuseppe Perego (famoso per i Prologhi ai Classici Disney), si fa avanti una generazione "di mezzo" (per definizione, visto che tuttora è in attività) che ha i suoi esponenti massimi in Massimo de Vita, figlio di Pierlorenzo, Giorgio Cavazzano (grandi estimatori dell'Uomo Dei Paperi, a cui De Vita inizialmente di rifà graficamente), che presentano tratti innovativi e il "classico" Marco Rota, che si rifà a Barks , rielaborandolo in un tratto morbido e allo stesso tempo realistico.
Grazie all'apporto di questi autori nasce la numerosa e prolifica "generazione nuova" della Disney Italia, grazie alla quale nascono numerosi filoni, come "I Mercoledì di Pippo" di Rudy Salvagnini, o quello di Paperino Paperotto, ma soprattutto viene rilanciato Topolino in avventure noir, come il ciclo di Tito Faraci ed MM, e in avventure più classiche grazie ad autori come Casty. Da ricordare inoltre il rilancio di Paperinik (sia in chiave classica che nella nuova veste di PK) e le storie umoristiche di Silvia Ziche. Segno di questo grande sviluppo è la nascita dell'Accademia Disney, fucina di grandi talenti.
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