Se si scrive "rosso Paperari" solo per non fare pubblicità, allora è il solito ipocrita modo "politically correct" per fare una cosa dicendo di non farla (chi volete che non pensi alla Ferrari?!). Secondo me sono solo storpiature nate come simpatiche battute, ma di cui, come accade con tanti schemi che inizialmente funzionano, se n'è fatto un uso così smodato e intensivo che ormai è una prerogativa dell'universo disneyiano, anche se ormai non fanno quasii più ridere o hanno perso originalità! (penso alle eterne sfide paperino-gastone, agli inseguimenti brigitta-paperone, alle spedizioni in terre esotiche di paperone e famiglia, e via dicendo).
Secondo me, inoltre, continuano ad esistere anche per una "necessità" più ampia e, purtroppo, molto diffusa nelle storie topolinesche, e ciò quella di dare un qualche riferimento alla realtà e/o contemporaneità. Mi spiego: credo che la necessità di dire "Paper cola" (questa sì politcally correct, visto che può rimandare sia alla "Coca Cola" che alla "Pepsi Cola") piuttosto che "bibita", "bevanda" o "spuma" (come diceva Samuele) sia la stessa di fare una storia con Totti o i VJ di MTV: strizzare l'occhio al pubblico giovane!