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Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie

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Florian
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    Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
    Risposta #375: Sabato 15 Nov 2008, 09:23:03
    Visto che con grande insistenza mi si chiede di dar conto del Rodari-pensiero, dirò la mia. Spero solo che per le frasi che riporterò (citazioni dell'Autore) all'attenzione non venga nuovamente accusato di essere un copia-incolla. (Di una certa capacità autonoma di giudizio mi sembra di averne dato prova nelle letture che ho dato di Topolino e del fumetto quale mezzo espressivo.)

    Dunque, Rodari.

    Se la persona in questione fosse stato un meccanico, un impiegato alle poste o avesse espletato un qualsiasi altro lavoro manuale, nessuno probabilmente si sarebbe sentito in diritto di chiedergli conto delle sulle opinioni sulla politica, sull'economia e sulla storia. Ma vista che parliamo di una persona che ha esercitato una professione intellettuale è ovvio ritenere che la sua produzione rifletta i propri convincimenti.

    E quali erano i convincimenti di Rodari? Era un anticapitalista ed un antioccidentale. Ma attenzione: non del tipo blando di cui oggi è facile imbattersi nei giornali e nelle Università.
    No, Rodari era un bolscevico confesso e la sua causa intellettuale a favore dell'uomo nuovo e della società collettivista e materialista furono talmente apprezzati ad Est che i suoi libri per bambini diventarono libri di testo nell'Unione Sovietica.
    Adesso mi si consentirà di dire che un libro scelto dalle scuole moscovite in epoche di forte contrapposizione ideologica deve necessariamente avere dei contenuti ideologici, mascherati abilmente sotto forma di fiaba.

    Ma ascoltiamo il pensiero di Rodari, da lui espresso in un libro di storia per bambini intitolato: La storia degli uomini.

    Lenin? "Un uomo che è tra i massimi geni espressi dall'umanità nel suo cammino".

    Lo Stato socialista? "Nell'Unione Sovietica l'economia socialista, senza padroni, senza banchieri, senza aiuti celebra le sue prime vittorie (...) Il socialismo sta già dimostrando la sua superiorità sul capitalismo. Non c'è più disoccupazione, non c'è più analfabetismo."

    Il capitalismo? "I salari non sono fissati in relazione al valore del prodotto. Cento operai, lavorando otto ore, possono guadagnare centomila lire: ma la merce che essi hanno prodotto ne vale duecentomila o trecentomila. Il capitalista intasca il profitto... Naturalmente gli imperialisti raccontano le cose in un altro modo."


    E' naturale che un intellettuale che professi tali idee con tale convinzione (fu militante comunista tutta la vita) non vada a nasconderle nella sua produzione letteraria, che infatti fu contrassegnata da una precisa volontà di combattere attraverso la fiaba quel tipo di pedagogia che egli riteneva oscurantisca e conservatrice. I suoi scritti sono attraversati da unaben visibile satiria sociale che evidenzia le presunte storture del mondo occidentale e dei potenti che ne dirigono gli sviluppi.

    Niente di strano che i suoi libri negli anni sessanta-settanta venissero promossi da una certa parte di società in opposizione ai classici  autori per l'infanzia. Così come è del tutto ovvio che determinate case editrici dal passato militante (Einaudi e Feltrinelli lo furano certamente) abbiano un catologo ideologicamente indirizzato.

    Ciò che mi stupisce, e qui abbraccio un discorso a carattere più generale, è come Topolino, la testata tradizionalista per eccellenza, che in passato era accusata da questi signori di essere asservita al potere yankee, non si faccia oggi problemi a veicolare sottotraccia messaggi antitetici a quelli di un tempo. Oggi il pubblico che compra Topolino guarda i Simpson e i Griffin, si diverte con Zelig e ascolta i brani che passano su MTV.
    La cultura si è uniformata, non c'è più destra e sinistra, non c'è più una netta separazione di valori e contro-valori. Perchè le idee che veicolava la contestazione negli anni sessanta hanno conquistato il proscenio e sono state accettate dalle masse in maniera più o meno conformistica.
    Per i giovani di oggi dunque chi si oppone ancora al relativismo culturale, chi confida in dei valori forti, in parole semplici: chi ritiene esista una Verità e un Errore, è confinato al rango degli assolutisti e degli intolleranti. Si disconosce la Verità cristiana di una Libertà nella Verità e si confonde la libertà con il libertinismo amorale, con l'etica individualista e falsamente tollerante, per cui ciò che non piace alle maggioranze politicamente corrette è un Errore da combattere laicamente ma inflessibilmente.

    Topolino non ha mai parlato esplicitamente il linguaggio della Fede, questo è vero. Ma chi conosce la produzione disneyana, soprattutto cartonistica, non può disconoscere come la visione di Walt Disney lo fosse cristiano nel profondo e che se è possibile scorgere un messaggio nella sua arte, sta proprio nell'osservanza di Valori morali, per difendere i quali aveva abbracciato una dura battaglia con le corporations hollywoodiane.

    Ordine, pace, serenità, bontà d'animo, nobiltà di sentimenti... questo ha rappresentato il marchio Disney in tutto il mondo e questo è ciò che ancora rappresenta per i bambini che crescono con La Casa di Topolino e con i cartoni immortali del passato.

    In Walt Disney il Male è sempre presente in forma visibile e distinto dal Bene. L'Ordine viene costantemente messo in pericolo, ma alla fine trionfa. Come le fiabe dei Fratelli Grimm che si concludevano del resto con l'immancabile frase: E vissero felici e contenti.

    Oggi la società è cambiata e anche la Disney è cambiata. Ma nonostante il politically Correct rimane pur sempre un baluardo di questi Valori forti che alcuni definiscono falsi e conformistici ma che son pur quelli sui quali la nostra civiltà ha retto per secoli e si regge ancora.

    C'è sempre stata una profonda differenza, non solo di stle, fra la Disney e la Warner Bros. E' la distanza che passa tra la riverenza e l'irriverenza. Tra l'ideale che muove Le Cronache di Narnia e quello che invece ha dato vita a opere sul genere di Shreck.

    Per questo motivo mi sarei augurato che la Disney italia prestasse più attenzione a quella parte di società che ancora crede in questo ruolo morale della produzione disneyana. Che la sceglie non solo e non tanto perchè Paperino è un simpatico scansafatiche, ma perchè vorrebbe vedere crescere i propri figli sulla base di contenuti che considera irrinunciabili per una retta formazione. Walt Disney li ha assicurati per tanto tempo, chi lo ha profondamente amato vorrebbe che il suo lascito venisse da altri rispettato e consolidato.
    « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 09:26:48 da Florian »

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    Gingerin_Rogers
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      Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
      Risposta #376: Sabato 15 Nov 2008, 09:57:30
      Ti prego, citami un brano sovversivo di Rodari.....

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      Malachia
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        Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
        Risposta #377: Sabato 15 Nov 2008, 10:55:34

        le tre pagine incriminate Qui Quo Qua
        :-[
        Maliziosi! Letta (senza malizia) su ZP, ma grazie comunque per la segnalazione del sito...
        Io ne conoscevo un'altro...

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          Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
          Risposta #378: Sabato 15 Nov 2008, 12:02:36
          Adesso mi si consentirà di dire che un libro scelto dalle scuole moscovite in epoche di forte contrapposizione ideologica deve necessariamente avere dei contenuti ideologici, mascherati abilmente sotto forma di fiaba.
          Te lo consento se me lo dimostri (vale sempre l'invito di warren, mio e di gingerin, citaci qualcosa di sovversivo)

          Citazione
          E' naturale che un intellettuale che professi tali idee con tale convinzione (fu militante comunista tutta la vita) non vada a nasconderle nella sua produzione letteraria, che infatti fu contrassegnata da una precisa volontà di combattere attraverso la fiaba quel tipo di pedagogia che egli riteneva oscurantisca e conservatrice.
          Qua ammetto di non aver capito, c'è forse una negazione di troppo? Altrimenti ti stai contraddicendo

          Citazione
          I suoi scritti sono attraversati da unaben visibile satiria sociale che evidenzia le presunte storture del mondo occidentale e dei potenti che ne dirigono gli sviluppi.
          Il problema è quel "presunte", farina del tuo sacco. Non è che il mondo occidentale e dei potenti non abbia delle storture da denunciare, i banchieri (e gli aiuti di stato) contro cui lui si scagliava (stando alla frase da te riportata) stanno gettando in ginocchio per l'ennesima volta mezzo mondo, non sarà stato il depositario della verità assoluta ma magari non aveva proprio tutti i torti.

          Citazione
          Ciò che mi stupisce, e qui abbraccio un discorso a carattere più generale, è come Topolino, la testata tradizionalista per eccellenza
          Qui non so cosa dire, sicuramente io ho idee antitetiche alle tue eppure abbiamo letto credo gli stessi topolini da quando eravamo bambini. Per dirne una pur leggendo con piacere le interviste di padre ugolino vagnuzzi non mi è mai passato per la mente di farmi prete, nè per questo però credo di essere un delinquente. Comunque tutto questo messaggio cattolico non lo vedevo,

          Citazione
          in parole semplici: chi ritiene esista una Verità e un Errore, è confinato al rango degli assolutisti e degli intolleranti.
          Bhe, qua entriamo veramente nel campo delle opinioni personali, secondo me è sbagliato sostenere che esista una verità e un errore, il mondo per come la vedo io non è bianco e nero, ci sono infinite sfumature e sono esattamente quelle che lo rendono degno di essere esplorato

          Citazione
          Si disconosce la Verità cristiana di una Libertà nella Verità e si confonde la libertà con il libertinismo amorale, con l'etica individualista e falsamente tollerante, per cui ciò che non piace alle maggioranze politicamente corrette è un Errore da combattere laicamente ma inflessibilmente.
          La stessa inflessibilità la si può notare anche da quelli della tua parte non fate tanto le vittime ::)

          Citazione
          Per questo motivo mi sarei augurato che la Disney italia prestasse più attenzione a quella parte di società che ancora crede in questo ruolo morale della produzione disneyana. Che la sceglie non solo e non tanto perchè Paperino è un simpatico scansafatiche, ma perchè vorrebbe vedere crescere i propri figli sulla base di contenuti che considera irrinunciabili per una retta formazione. Walt Disney li ha assicurati per tanto tempo, chi lo ha profondamente amato vorrebbe che il suo lascito venisse da altri rispettato e consolidato.
          Questo è condivisibile ma rimane sempre il quesito i partenza, cos'ha scritto di così terribile rodari da far crollare in un colpo tutto ciò? Come han detto tanti altri, è sicuramente più indicato lui per comparire sul topo piuttosto che la santarelli (che comunque è sempre un gran bel vedere :P)
          Possiamo avere un esempio di questi benedetti messaggi subliminali che la sua opera per ragazzi veicola
          Almeno riusciamo a parlare di qualcosa di concreto piuttosto che riempire pagine e pagine di inutili illazioni

            Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
            Risposta #379: Sabato 15 Nov 2008, 12:10:43
            Ma tu, Florian, hai letto qualcosa di Rodari? Sia chiaro, lo dico senza nessuno spunto polemico, solo per sapere. In verità te l'avevo già chiesto, ma il post deve essere andato perso in qualche manovra tra i topics. Io, ad esempio, a suo tempo, lessi "La torta in cielo" e "Favole al telefono", di cui ebbi una buona sensazione e non percepii elementi rilevanti di una qualche ideologia particolare, li trovai libri per bambini buoni e perfettamente nei canoni. Poi non so..
            « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 12:13:39 da flip »

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            magnifico snello
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              Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
              Risposta #380: Sabato 15 Nov 2008, 12:23:37
              Ragazzi, Florian mi sembra essere stato molto chiaro.

              Dalla sua parte c'è il Bene, la Verità, la normalità, la tradizione, i valori

              Tutti gli altri sono il Male, l'Errore, i controvalori, il libertinismo, la perversione, eccetera, il tutto riassunto nell'unica parola "comunisti" (i quali, come noto, mangiano i bambini. Un comunista che scrive letteratura per l'infanzia è quindi una contraddizione in termini.)

              Un mondo in Bianco e Nero (o, come dicevano a Hollywood "white hats and black hats"), bloccato per l'eternità e in cui ogni innovazione è una minaccia. In questo mondo non può esserci dialogo o scambio (in quanto dialogo e scambio implicano il riconoscimento della legittimità della controparte) ma solo uno scontro mortale.

              Vogliamo chiudere questo thread ormai completamente inutile?

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                Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                Risposta #381: Sabato 15 Nov 2008, 12:33:21
                il tutto riassunto nell'unica parola "comunisti" (i quali, come noto, mangiano i bambini).
                A tal proposito, devo assolutamente segnalare questo scambio di battute tra Faraci, Artibani e Vitaliano (l'ho fatto)... ;D

                @Florian: dicci chi sei, o meglio, eri veramente, su.
                « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 13:50:12 da pacuvio »

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                Florian
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                  Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                  Risposta #382: Sabato 15 Nov 2008, 12:52:14
                  Ragazzi, Florian mi sembra essere stato molto chiaro.

                  Dalla sua parte c'è il Bene, la Verità, la normalità, la tradizione, i valori

                  Tutti gli altri sono il Male, l'Errore, i controvalori, il libertinismo, la perversione, eccetera, il tutto riassunto nell'unica parola "comunisti" (i quali, come noto, mangiano i bambini. Un comunista che scrive letteratura per l'infanzia è quindi una contraddizione in termini.)

                  Un mondo in Bianco e Nero (o, come dicevano a Hollywood "white hats and black hats"), bloccato per l'eternità e in cui ogni innovazione è una minaccia. In questo mondo non può esserci dialogo o scambio (in quanto dialogo e scambio implicano il riconoscimento della legittimità della controparte) ma solo uno scontro mortale.

                  Vogliamo chiudere questo thread ormai completamente inutile?

                  Inizio col rispondere a questo post che mi sembra ben poco propenso ad affrontare una discussione (qualunque discussione).
                  Cosa vuoi dire, che chi crede esista una Verità che sorregga il mondo e dei Valori irrinunciabili sia di per sè un integralista e dunque un pericolo pubblico per le genti liberali e tolleranti?
                  Beh, se è questo quel che pensi ti sbagli di grosso. Il sottoscritto ha le sue idee e la sua visione del mondo, ma non obbliga nessuno, tantomeno i forumisti del Papersera e te in particolare, di pensarla come lui. Sarei integralista se mirassi ad imporre agli altri una mia volontà. Cosa che non ho mai fatto, nè penso minimamente di fare.
                  Caro amico, esprimere un'opinione non significa imporre nulla.
                  La Disney vuole continuare su questa linea? E' nel suo diritto farlo, così come è nel mio diritto non comprare più il giornale se lo ritenessi necessario.
                  Per me Rodari è diseducativo, per me Faraci è inadatto a Topolino. Sottolineo: per me, per la mia visione del mondo, una visione di cui sono geloso ma che non intendo certo impartire al mio prossimo.
                  Dunque, amico mio, rilassati. E' un forum dove si discute e si hanno idee diverse. Tutto qui. Se poi ritieni questa discussione inutile è un problema tuo non necessariamente condiviso da altri. Nessuno ti obbliga a starci, non vedo perchè tu debba invitare gli altri a disertare la discussione se lo vogliono fare.

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                  Gingerin_Rogers
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                    Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                    Risposta #383: Sabato 15 Nov 2008, 12:54:53
                    Cicci, qui tu non discuti: dispensi Verità. La discussione non sai neanche dove sta di casa....

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                      Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                      Risposta #384: Sabato 15 Nov 2008, 13:10:27
                      Per me Rodari è diseducativo, per me Faraci è inadatto a Topolino. Sottolineo: per me, per la mia visione del mondo, una visione di cui sono geloso ma che non intendo certo impartire al mio prossimo.
                      Dunque, amico mio, rilassati. E' un forum dove si discute e si hanno idee diverse. Tutto qui.
                      Un par de ciufoli, "tutto qui"! Queste sono tue  idee e tali devono rimanere, e va bene, ma chi ti dà il diritto di esprimere a caratteri cubitali "VERGOGNA DISNEY ITALIA, VERGOGNA!", per un tuo SOGGETTIVISSIMO parere? Avessi detto come hai detto ora non sarebbe successo nulla, potevi benissimo dire "mmh, secondo me Rodari è inadatto a Topolino" ma così dicendo hai torto marcio. Sei un uomo adulto, abbi il coraggio di ammettere i tuoi errori!
                      E quoto il magnifico.
                      « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 13:11:30 da Dollarone_89 »

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                      Delco
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                        Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                        Risposta #385: Sabato 15 Nov 2008, 13:14:07
                        A tal proposito, devo assolutamente segnalare questo scambio di battute tra Faraci, Artibani e Vitaliano (l'ho fatto)... ;D
                        Il virus Florian ha infettato anche il blog di Faraci???  :o :o :o ;D ;D

                        Ritornando seri, quello che si deve vergognare sei tu, Florian, che scrivi delle cose totalmente deliranti mettendo all'Indice i libri di Gianni Rodari, giudicando le sue opere non per quello che sono, ma tramite la biografia dell'autore... e dicendo che non sono adatti a stare su un giornalino dedicato ai giovani come Topolino...
                        Se è il tuo pensiero, però, nessuno può toccartelo... tu rimani con le tue idee e noi con le nostre, ma non continuare a portare avanti questo discorso, accusando la Disney Italia e dicendole di vergognarsi per una cosa che pensi solo tu su tutte le persone intervenute nella discussione. Questo è un modo sbagliato di porre le proprie idee, imho.
                        « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 13:38:18 da Iron_Ciccius »

                          Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                          Risposta #386: Sabato 15 Nov 2008, 14:06:14
                          Cosa vuoi dire, che chi crede esista una Verità che sorregga il mondo e dei Valori irrinunciabili sia di per sè un integralista e dunque un pericolo pubblico per le genti liberali e tolleranti?
                          .

                          No, semplicemente che su questa base non esiste il minimo presupposto per un dialogo e uno scambio di qualunque valore. Come ho già detto, il dialogo presuppone il riconoscimento della controparte.
                          Altrimenti è un parlare al vento, sia te che noi.
                          Nessuno vuol farti cambiare opinione, sarebbe un puro e semplice spreco di tempo, fiato e byte, pensa pure quel che vuoi. Ma un forum non è una bacheca su cui affiggere proclami.
                          Il mio messaggio non era diretto a te, era rivolto a tutti quelli che sprecano tempo nel cercare un dialogo impossibile.
                          Su una cosa hai ragione, in questo thread non ci entro più


                          *

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                          PolliceSu   (1)
                            Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                            Risposta #387: Sabato 15 Nov 2008, 14:26:08
                            Ragazzi, Florian mi sembra essere stato molto chiaro.

                            Dalla sua parte c'è il Bene, la Verità, la normalità, la tradizione, i valori

                            Tutti gli altri sono il Male, l'Errore, i controvalori, il libertinismo, la perversione, eccetera, il tutto riassunto nell'unica parola "comunisti" (i quali, come noto, mangiano i bambini. Un comunista che scrive letteratura per l'infanzia è quindi una contraddizione in termini.)

                            Un mondo in Bianco e Nero (o, come dicevano a Hollywood "white hats and black hats"), bloccato per l'eternità e in cui ogni innovazione è una minaccia. In questo mondo non può esserci dialogo o scambio (in quanto dialogo e scambio implicano il riconoscimento della legittimità della controparte) ma solo uno scontro mortale.
                            Ragazzi, me ne sono stato fuori da tutte queste polemiche. Non ho nemmeno letto tutte 'ste pagine di discussione politica spicciola (ho preferito rileggere tutto il bel Topolino n° 2243 del '98 nel frattempo).
                            Però anche questa che ho letto è una tremenda semplificazione stereotipata che io, vero "cattolico liberale", ho trovato tremendamente irritante.
                            Chi è "cattolico liberale" come me (e come chi, almeno, ha detto qui di esserlo - se poi voi sapete altre cose sul suo conto vorrei proprio conoscerle anch'io) non può che pensarla così:
                            a) la Verità esiste e ognuno (di qualsiasi età, razza, credo politico e religioso) ne può conoscere solo un "pezzetto", per cui anche chi sbaglia non sbaglia mai completamente e chi ha ragione non ce l'ha mai in maniera definitiva;
                            b) la storia è fatta di "morfostasi" (ordine) e di un'istanza "morfodinamica" (progresso), contemporaneamente (non vi ricorda niente la bandiera del Brasile?): l'un aspetto slegato dall'altro genera solo dei "mostri" (es. nel Fascismo prevale il solo aspetto "morfostatico", nel Comunismo il solo aspetto "morfodinamico");
                            c) il dialogo è il sale della democrazia , ma, in epoca globalizzata, se non conosciamo fino in fondo noi stessi e le nostre radici, difficilmente potremo confrontarci con gli altri. Il problema dell'incontro tra culture diverse riguarda la necessità di conciliare il loro universalismo con uno spirito di reciproca tolleranza che faciliti il dialogo, nella consapevolezza che, a vario titolo, tutte le culture abbiano qualcosa di importante da dire;
                            d) se ci pensiamo bene, l'incontro con l'altro è sempre in primo luogo un'avventura con noi stessi. "Comprendere è tradurre" ha scritto Gerorge Steiner (ebreo e di sinistra), cioè, proprio come quando traduciamo un testo nella nostra lingua, è nell'incontro con l'altro che possiamo scoprire i nostri limiti, ma anche i tesori che si nascondono nella nostra cultura-madre.

                            Ecco, quello che volevo dire l'ho detto, non per fare l'avvocato di questo o quello, ma per essere, innanzitutto, in pace con me stesso, perchè, dall'una parte e dall'altra, si sta davvero facendo di tutta l'erba un fascio (e non intendo quel "fascio" lì). Non aggiungo (e non aggiungerò) altro: mi sono iscritto qui per parlare (e sentire parlare) di Disney non di politica. Cribbio!
                            P.S. Io di Rodari non ho mai letto niente, quindi non posso fare giudizi affrettati sull'autore e/o sulla sua opera...
                            « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 14:38:02 da iuventuri »

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                            Florian
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                              Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                              Risposta #388: Sabato 15 Nov 2008, 15:16:37
                              Un par de ciufoli, "tutto qui"! Queste sono tue  idee e tali devono rimanere, e va bene, ma chi ti dà il diritto di esprimere a caratteri cubitali "VERGOGNA DISNEY ITALIA, VERGOGNA!", per un tuo SOGGETTIVISSIMO parere? Avessi detto come hai detto ora non sarebbe successo nulla, potevi benissimo dire "mmh, secondo me Rodari è inadatto a Topolino" ma così dicendo hai torto marcio. Sei un uomo adulto, abbi il coraggio di ammettere i tuoi errori!
                              E quoto il magnifico.

                              Guarda Vito, che a me tutta questa discussione pare surreale. E' chiaro che io non condivida alcuni aspetti della linea editoriale della Disney Italia, così come è altrettanto chiaro che questi aspetti che a me non piacciono riscuotono il favore di molti di voi. Pace.
                              Ognuno il suo parere. Ci possiamo confrontare sui motivi che ci spingono ad affermare una cosa piuttosto che un'altra ed è questo il sale del forum.
                              Io non ho mai affermato (perchè sarebbe stato oltre che stupido, inutile) che su Topolino DEBBANO andare solo determinati temi e determinati autori. Ho espresso invece il diritto di critica affermando che, in base alla mia visione del mondo e del rapporto che in quarant'anni ho stabilito con Topolino, determinate politiche editoriali e determinati testi fumettistici mi sono estranei. E che secondo il MIO punto di vista non sono positivi per l'albo in questione.
                              Se invece di fare un processo alle intenzioni si fosse dibattuto insieme sui diversi modi di intendere un fumetto Disney, confrontandoci con sobrietà se non proprio in amicizia, ci saremmo risparmiati tanti post inutili e la discussione sarebbe stata molto più interessante.

                              « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 15:18:45 da Florian »

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                              Florian
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                                Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                                Risposta #389: Sabato 15 Nov 2008, 15:22:13
                                Ragazzi, me ne sono stato fuori da tutte queste polemiche. Non ho nemmeno letto tutte 'ste pagine di discussione politica spicciola (ho preferito rileggere tutto il bel Topolino n° 2243 del '98 nel frattempo).
                                Però anche questa che ho letto è una tremenda semplificazione stereotipata che io, vero "cattolico liberale", ho trovato tremendamente irritante.
                                Chi è "cattolico liberale" come me (e come chi, almeno, ha detto qui di esserlo - se poi voi sapete altre cose sul suo conto vorrei proprio conoscerle anch'io) non può che pensarla così:
                                a) la Verità esiste e ognuno (di qualsiasi età, razza, credo politico e religioso) ne può conoscere solo un "pezzetto", per cui anche chi sbaglia non sbaglia mai completamente e chi ha ragione non ce l'ha mai in maniera definitiva;
                                b) la storia è fatta di "morfostasi" (ordine) e di un'istanza "morfodinamica" (progresso), contemporaneamente (non vi ricorda niente la bandiera del Brasile?): l'un aspetto slegato dall'altro genera solo dei "mostri" (es. nel Fascismo prevale il solo aspetto "morfostatico", nel Comunismo il solo aspetto "morfodinamico");
                                c) il dialogo è il sale della democrazia , ma, in epoca globalizzata, se non conosciamo fino in fondo noi stessi e le nostre radici, difficilmente potremo confrontarci con gli altri. Il problema dell'incontro tra culture diverse riguarda la necessità di conciliare il loro universalismo con uno spirito di reciproca tolleranza che faciliti il dialogo, nella consapevolezza che, a vario titolo, tutte le culture abbiano qualcosa di importante da dire;
                                d) se ci pensiamo bene, l'incontro con l'altro è sempre in primo luogo un'avventura con noi stessi. "Comprendere è tradurre" ha scritto Gerorge Steiner (ebreo e di sinistra), cioè, proprio come quando traduciamo un testo nella nostra lingua, è nell'incontro con l'altro che possiamo scoprire i nostri limiti, ma anche i tesori che si nascondono nella nostra cultura-madre.

                                Ecco, quello che volevo dire l'ho detto, non per fare l'avvocato di questo o quello, ma per essere, innanzitutto, in pace con me stesso, perchè, dall'una parte e dall'altra, si sta davvero facendo di tutta l'erba un fascio (e non intendo quel "fascio" lì). Non aggiungo (e non aggiungerò) altro: mi sono iscritto qui per parlare (e sentire parlare) di Disney non di politica. Cribbio!
                                P.S. Io di Rodari non ho mai letto niente, quindi non posso fare giudizi affrettati sull'autore e/o sulla sua opera...

                                E quoto questo ottimo intervento di Malachia.

                                 

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