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Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie

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Vito
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PolliceSu
    Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
    Risposta #405: Sabato 15 Nov 2008, 21:54:46
    Una delle frasi più grandi che Walt Disney abbia mai potuto esprimere nella sua vita fu: "Se lo puoi sognare lo puoi fare."
    Non credo di affermare una castroneria nel dire che Tito Faraci ha sempre detto di aver messo nelle sue storie tutta l'anima, di aver sognato grazie a Topolino e di volerlo bene. Cosa che francamente mi e ci ha dimostrato, facendo emozionare e sognare anche noi. Quando si mettono in pratica gli insegnamenti del più grande dei maestri, allora sì che si può considerare una grande opera Disney come tale.
    Altro che valori cristiani e politica ovunque...
    « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 21:56:19 da Dollarone_89 »

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    Malachia
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      Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
      Risposta #406: Sabato 15 Nov 2008, 22:09:50
      Topolino non ha le braghette.
      A dire il vero, nelle storie della Egmont ce le ha ancora (ma la qualità di molte di quelle storie è, a mio avviso, scadente).
      « Ultima modifica: Sabato 15 Nov 2008, 22:50:39 da iuventuri »

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      Florian
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        Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
        Risposta #407: Domenica 16 Nov 2008, 08:42:42
        Entro, e in punta di piedi, in questo topic. La mia impressione, e ribadisco impressione, è che si stia montando un caso politico dove la politica c'è sempre stata. Topolino può essere considerato un fumetto fascista perchè Mussolini nel 1936 aveva pagato l'abbonamento al figlio Romano? Antifascista per via dei cartoni bellici? Paperino anticomunista a causa di Brutopia? I documenti della CIA che provano l'appartenenza di Walt Disney all'organizzazione? Gli scioperi delle maestranze e il comportamento antisindacale di zio Walt? Probabilmente dovremmo contestualizzare il tutto e pensare che personaggi nati 80 anni fa sono cambiati, cresciuti, adeguati. Il Batman mascellone della mia infanzia non è più, Superman è cambiato, Phantom si è sposato. Topolino non ha le braghette, Pietro ha una protesi.
        Insomma Antonio, senza polemica, non credo di poter sperare di leggere le storie di quando eravamo ragazzi se non su ristampe (e il collezionista sono io, tu hai smesso da un po').
        Perdonate la maniera confusa di esporre queste poche sensazioni ma tra sociologi, antropologi e matematici mi sento, da vecchio umanista, un po' inadeguato.

        Caro frizzafrizza (scusa se non ti chiamo per nome, ma rispetto il tuo nick),

        tu dici che la politica ha sempre esercitato un suo peso allora come oggi. Lo sottoscrivo anche se molti in questo forum si ostinano a pensare il contrario. Walt Disney può apparire superficialmente prima fascista, poi antifascista, poi uomo CIA e allo stesso tempo antisindacalista. Ma in realtà la sua biografia ci dice che nella sua vita sposò una politica conservatrice e una morale cristiana.
        Tuttavia, se non c'è scandalo che le opinioni di un Autore interessino la sua produzione, non è nemmeno scandaloso a mio avviso che si giudichi quella produzione attraverso le stesse lenti ideologiche che l'hanno posta in essere.
        Se i fumetti cambiano è perchè sono gli uomini a farli cambiare, così come sono gli uomini a far cambiare le società. Se dovessimo considerare tutto ciò come ineluttabile allora dovremmo mettere da parte il nostro spirito critico e accettare indifferentemente ogni cosa ci viene propinata come il semplice frutto dei tempi. E credo converrai con me che ciò non sia giusto innanzitutto per noi stessi e per rispetto delle nostre idee.
        Oltretutto, il fatto che contemporaneamente all'opera di un Tito Faraci vi sia quella di un autore quale Casty è la dimostrazione che niente è scontato e Mickey Mouse può benissimo continuare a vestire lo smoking degli anni cinquanta senza dover necessariamente scimmiottare l'attuale moda hip hop.
        Chiudo dicendoti affettuosamente che si impara leggendo, mentre non è detto che succeda la stessa cosa collezionando. Mi ricordo infatti quanta gente era solita impacchettare i comics senza nemmeno sfogliarli. Tu non eri fra questi ma li hai conosciuti anche tu.
        Detto questo, concordo con te - se è questo che volevi dire - che la produzione attualmente in ristampa è di un altra levatura rispetto a quella attuale.
        Ciao.
        « Ultima modifica: Domenica 16 Nov 2008, 09:01:01 da Florian »

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        MarKeno
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          Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
          Risposta #408: Domenica 16 Nov 2008, 12:16:56
          Florian, Florian, qui ti bacchetto!!!

          Citazione
          La bussola d'oro, invece accompagnato da un battage pubblicitario di anti-Narnia non l'ho voluto vedere.

          Prendendo i due esempi cinefili come metafore un po' più ampie, come già avevo voluto fare in precedenza, posso dirti, in tutta sincerità, che qualcosa si può valutare solo a posteriori. Dici che i pregiudizi ci influenzano sempre e per forza. Che non possiamo separarcene. Forse, in parte, hai ragione. Ma l'uomo che sa di averli e li riconosce, e, magari, non ne va fiero, secondo me è già più maturo di chi è convinto che siano giusti per forza.
          E certo che le proprie convinzioni possono influenzare fortemente il giudizio su qualsiasi cosa (cinema, fumetti, politica e chi più ne ha...), però lasciare che lo influenzino a priori, prima di aver effettivamente provato, è doppiamente sbagliato, dal mio modo di vedere.
          Così è sbagliato non apprezzare Narnia per le dietrologie cristiane, ed è doppiamente sbagliato cassare la Bussola perchè si è in apparente disaccordo ideologico con l'autore del romanzo.

          A me il Bianco e il Nero non sono mai piaciuti, nei fumetti, come in ogni altra opera. I tanti grigi in mezzo, di cui il Gamba faraciano è testimonianza ineccepibile, a mio avviso fanno grande una storia. Chiunque saprebbe scrivere una vicenda classica, dove il buono è buono e il cattivo è cattivo. Ma ciò è, a mio avviso, limitato e limitante. Lo penso ora che ho ventitdue anni, e, credo di averlo sempre pensato, a mio modo, ovviamente. (Adoravo da bimbo la storia del ritorno del principe delle nebbie, dove il cattivone, una volta tolta la maschera, si rivela un sempliciotto; e dove il dolcissimo Pluto rivela lati molto minacciosi di sè!)

          Citazione
          Probabilmente dovremmo contestualizzare il tutto e pensare che personaggi nati 80 anni fa sono cambiati, cresciuti, adeguati.
          Frizzafrizza, hai colto pienamente nel segno. Ciò che dici è vero, quanto inevitabile. I personaggi, come la società, cambiano, evolvono, si proiettano al domani. E questo non è, di per sè, un male. Leggere oggi una storia di 30 o passa anni fa è possibile SOLO se la contestualizziamo. Ma in questo modo, TUTTE le storie possono essere ancora e sempre apprezzate (sempre che siano belle, ovviamente!!!)

          Quanto a Vito:
          Citazione
          Da laureato in Minchiologia, direi che è un pomeriggio adatto per una minestra col formaggino.
          ma dov'è la facoltà, scusa? No, perchè secondo me io conosco un sacco di iscritti a quel corso, solo che non lo vogliono ammettere!!!  :D

          E, per inciso, il mio riferimento al corso di laurea in antropologia era solo per specificare il motivo per cui conosco e apprezzo il relativismo, laddove venga applicato con intelligenza. Non c'erano intenti spocchiosi o aspirazioni alla vanagloria, spero ciò sia risultato, perchè di contro mi spiacerebbe.
          E non posso che dire a chi scrive:
          Citazione
          tra sociologi, antropologi e matematici mi sento, da vecchio umanista, un po' inadeguato.
          che nessuno è inadeguato da nessuna parte*, quando dice ciò che pensa su un argomento che gli sta a cuore, perchè non esiste un metro di giudizio che legittimi i vari "...ologi" o li renda più consoni a parlare, anzi. Questo è un forum per appassionati Disney, qui l'unico inadeguato è quello che pensa che Qui Quo e Qua siano figli di Paperino e Paperina.

          *(A parte Emilio Fede in un telegiornale... ;) )
          "Sarò tanto di quel che sono, sono tanto di quel che ero" (Nostal Gino)

            Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
            Risposta #409: Domenica 16 Nov 2008, 16:29:20
            Ma no Marco, scherzavo. Mi burlavo solo di un linguaggio, ancorchè adeguato, da addetti ai lavori di discipline non proprio comuni. ;)

              Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
              Risposta #410: Domenica 16 Nov 2008, 16:42:44
              Carissimo Florian (torno al tuo nik anche se ti sei firmato qualche intervento fa) no; intendevo dire, ed è sempre una mia personalissima interpretazione, che lo spirito, i disegni, le storie e le sceneggiature dei miei verdi anni, e lo dico con malinconica nostalgia, non ci sono e non ci saranno più. Come sono cambiato io è cambiato il mondo, anche quello dei fumetti. La storia è movimento, si va sempre altrove. Non sempre il cammino ci porta verso lidi migliori ma ho imparato (e ovviamente è la mia lezione personale) che anche volendo non si può essere conservatori. La storia è movimento nel buono e nel cattivo. Il rischio è diventare, da assoluti amanti dell'archetipo, custodi di un museo.
              Con la stima di sempre
              frizza

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              Florian
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                Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                Risposta #411: Domenica 16 Nov 2008, 18:58:39
                Carissimo Florian (torno al tuo nik anche se ti sei firmato qualche intervento fa) no; intendevo dire, ed è sempre una mia personalissima interpretazione, che lo spirito, i disegni, le storie e le sceneggiature dei miei verdi anni, e lo dico con malinconica nostalgia, non ci sono e non ci saranno più. Come sono cambiato io è cambiato il mondo, anche quello dei fumetti. La storia è movimento, si va sempre altrove. Non sempre il cammino ci porta verso lidi migliori ma ho imparato (e ovviamente è la mia lezione personale) che anche volendo non si può essere conservatori. La storia è movimento nel buono e nel cattivo. Il rischio è diventare, da assoluti amanti dell'archetipo, custodi di un museo.
                Con la stima di sempre
                frizza

                Caro frizza, tu mi puoi chiamare tranquillamente Antonio, sono io che in questa occasione rispetto il tuo nick per non scendere nel privato.
                Condivido tutto il tuo ragionamento tranne la tua immagine di conservatorismo. Certo che la storia è movimento, ma è un movimento che riguarda le forme più che i contenuti. L'essere predomina sempre sul divenire. Dunque essere conservatori è il contrario dell'essere immobilisti. Significa voler cambiare, mantenendo. Il conservatore è uno che si interessa di conservare i principi, non il mero status quo. Che si preoccupa di non buttare via il bambino insieme all'acqua sporca.
                A me poi i musei mi hanno sempre messo un che di tristezza, figuriamoci!
                Ricambio la stima, ovviamente.

                PS: Un ottimo esempio di modernizzazione di topolino, con lo spirito dei bei tempi andati, è a mio avviso il recente (si fa per dire) cartone animato The Runaway Brain. E' un Topolino che gioca come farebbe un bambino dei nostri tempi, ma che allo stesso tempo rivive con Minni un'avventura in perfetta conformità alla tradizione classica. Peccato che questa gemma non sia stata inserita nell'edizione italiana di Disney Treasures (sob!)
                « Ultima modifica: Domenica 16 Nov 2008, 19:11:54 da Florian »

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                Florian
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                  Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                  Risposta #412: Domenica 16 Nov 2008, 19:05:33
                  A Marco voglio dire che rispetto la sua opinione (come quella di tutti), pur non trovandomi d'accordo, per le ragioni già esposte nel precedente post.
                  Però sottoscrivo pienamente ciò che ha scritto in chiusura del suo ultimo intervento: ovvero che gli unici inadeguati a parlare sul Papersera sono coloro che non conosco (perchè evidentemente non amano) i personaggi Disney.
                  Da quel che ho visto, chi più, chi meno, siamo tutti competenti in materia, dunque... tutti abilitati!

                    Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                    Risposta #413: Lunedì 17 Nov 2008, 15:53:30

                    la mancanza di precisi punti di riferimeno in positivo e in negativo generi un certo spaesamento nei più piccoli, che per crescere in maniera sana hanno bisogno di certezze.
                    Perchè infatti i vecchi eroi del cinema western portavano il cappellone bianco in luogo di quello nero che spettava di rigore ai cattivi? Perchè i colori hanno una loro simbologia specifica e in genere il colore chiaro è sinonimo di purezza e bontà, quello scuro l'esatto contrario.
                    In tale ottica, lo slittamento di un personaggio per eccellenza cattivo quale Gambadilegno a metà strada tra il crimine e la legalità (quale è avvenuto negli ultimi anni) può generare a mio avviso questo tipo di difficoltà a distinguere ciò che è giusto da quello che non lo è.
                    Dopo 29 pagine di interventi-fiume (ma d'altra parte l'avevi presa molto ma molto alla lontana oltre che, secondo me, dalla parte sbagliata) direi che tutta la tua indignazione per la attuale linea editoriale della disney si possa racchiudere nelle frasi qui sopra. In sintesi, ed era già chiaro da un bel pezzo, a te sta a cuore che le storie disney abbiano personaggi identificabili e monolitici nella loro caratterizzazione (positiva o negativa che sia) affinchè i bambini sappiano subito chi è l'esempio da seguire e chi quello da evitare. Non ho figli e potrei stare per dire un sacco di castronerie, ma a me una cosa del genere (a parte la delusione per la perdita di splendide storie) non andrebbe bene per niente, o meglio andrebbe bene fino a che un bambino ha 10 anni, ma poi penso che dovrebbe cominciare a confrontarsi con il mondo reale. E nel mondo reale non sempre un deliquente ce l'ha scritto in faccia che cos'è. Evito di buttarla nel retorico citando falsi amici etc., ma credo che crescere dei bambini con l'illusione di un mondo "facile" dove tutto è bianco o nero e facilmente identificabile non sia il modo migliore per prepararli ad affrontarlo, comunque ripeto che non ho figli (una nipote però che mi vanto di aver educato molto meglio dei suoi genitori) e sarebbe interessante a questo punto un intervento di chi invece è un genitore. Piuttosto il tuo accenno all'abbigliamento dei cattivi che deve essere sempre identificabile spalancaun altro punto di vista: da tempo qui dentro ci lagnamo di come i cattivi non sono più tali (anche se sembra che qualche passo avanti sia stato fatto, almeno diciamo che c'è qualche autore che può permetterselo) e non mi riferisco al gambadilegno sfaccettato di faraci, ma al fatto che quasi tutti i cattivi disney sono ormai delle macchiette, rappresentati spesso come totalmente inoffensivi, se non imbranati. Per lungo tempo non si è visto più gamba fumare (un'altra caratteristica che a te dovrebbe stare a cuore, perchè i cattivi fumano ma l'eroe no), non si è più visto qualcuno di loro cercare di ammazzare topolino (come dovrebbe essere, i cattivi uccidono, gli eroi si difendono), i bassotti non organizzano più furti ai danni di paperone da non so quanto tempo (controsenso anche questo, i cattivi rubano, gli eroi recuperano il maltolto) però di tutto ciò la disney è responsabile fino ad un certo punto. E' una questione talmente tante volte affrontata che torverai sul forum decine di discussioni in materia, ma il succo è che colpevolizzare la casa editrice in questi casi non è sempre corretto: se faccio fumare gambadilegno e mi ritrovo una denuncia da parte del moige (o di chi preferisci tu) perchè dò il cattivo esempio ai bambini, chi me lo fa fare? Però se allora non posso mostrare i cattivi per come dovrebbero essere come posso continuare a rappresentare la disneyanità come secondo te dovrebbe essere? Sai darmi una risposta?

                    *

                    FL0YD
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                      Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                      Risposta #414: Giovedì 20 Nov 2008, 15:58:31
                      Mi sono rimesso le mani in tasca (cit.) e letto le ultime pagine che avevo saltato...

                      Visto che trovo tutto questo discorso assolutamente irrisolto (e inutile---dato che mi pare che ognuno sia rimasto chiuso con le sue verità---oltrecché offensivo---per chi si è sentito insultato nella sua intelligenza... e mi ci metto anche io), e dato che sembra che Florian abbia presentato dimostrazioni basate esclusivamente su riferimenti biografici o interviste a Rodari (altro modo per dire che, magari involontariamente o apparentemente, ha presentato solo un processo alle intenzioni, ovvero enunciato un pre-giudizio (e non voglia il trattino sminuire la gravità della parola, ma solo privarla della connotazione di offesa)). io trovo che la chiave di volta di tutto il discorso (e semmai dimostratemi il contrario) sia quella già evidenziata da piccolobush e gingerin (giusto per citare un paio degli ultimi utenti che hanno partecipato alla discussione in questo senso), ma che fino ad ora non è stata soddisfatta:

                      O si esibiscono lavori di Rodari (siano esse prose o poesie, loro riassunti o citazioni letterali) che possano essere letti dai bambini e che si reputano sovversivi e/o ideologici, oppure sapere che nel privato picchiava la moglie (o che altro so io) non lo rende di certo inadatto al pubblico infantile di Topolino

                      Scusatemi, ma mi sembra una precisazione così banale (al punto da essere quasi offensiva) dire che un giudizio non può essere un pregiudizio!
                      E non voglio offendere od essere polemico: ma se un autore è dannoso per i bambini, lo sarà bene per quello che scrive per loro! non certo per quello che fa e crede nella vita privata!

                      (- Si, vabbè, ma se uno è bolscevico, non scriverà storie da teo-dem o teo-com...
                      - Si, vabbè, ma può anche darsi che non scriva storie da bolscevico!
                      Io non sono credente, e pur avendo delle difficoltà a raccontare la storia di Gesù ad un bambino (ma, per i valori che trasmette lo farei), di sicuro non gli insegnerei mai i precetti dell'ateismo!
                      A me "per fare un albero ci vuole il seme" (che saprete tutti avere i testi di Rodari, sulla musica di Bacalov) la cantavano all'ACR, da bambino, per dirne un'altra che c'entra e non c'entra...).

                      Scusate anche se potrei riaccendere gli animi, ma il thread non è stata chiuso, per cui... ::)
                      « Ultima modifica: Giovedì 20 Nov 2008, 16:01:28 da Floyd75 »
                      --- Andrea

                        Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                        Risposta #415: Giovedì 20 Nov 2008, 16:37:05
                        "per fare un albero ci vuole il seme" (che saprete tutti avere i testi di Rodari, sulla musica di Bacalov)
                        :o E io che avevo sempre pensato che fosse di sergio endrigo! Avevo anche il 45 giri da bambino e lo ascoltavo e cantavo in continuazione

                        *

                        FL0YD
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                          Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                          Risposta #416: Giovedì 20 Nov 2008, 16:46:29
                          :o E io che avevo sempre pensato che fosse di sergio endrigo! Avevo anche il 45 giri da bambino e lo ascoltavo e cantavo in continuazione
                          Beh, di sicuro ci ha messo del suo nel cantarla!
                          Hai fatto bene a ricordarlo: quando un bambino ascolta una canzone, oltre alla musica e alle parole, quello che fa tanto è anche la voce di chi la interpreta!!
                          « Ultima modifica: Giovedì 20 Nov 2008, 16:46:45 da Floyd75 »
                          --- Andrea

                            Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                            Risposta #417: Sabato 17 Gen 2009, 16:03:20
                            Chiedo scusa per il disturbo, ma non ho capito.

                            Rodari era letto dai bimbi in Unione Sovietica ("Russians have children too", Sting) e nei cortili delle parrocchie erano bruciati i suoi libri ("Fahrenheit 451").
                            Il problema non è la censura attuata nei suoi confronti da parte della Chiesa (o meglio, presumo che si trattasse di qualche parroco particolarmente ignorante, bigotto e reazionario). Anzi, non può finire sul Topo perché quella censura era giusta.

                            Conseguentemente è il Sole che gira intorno alla Terra. Galileo al rogo!

                            Grunf.
                            Maledette libellule!

                              Re: Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie
                              Risposta #418: Sabato 17 Gen 2009, 21:18:20
                              Scusa seok, non c'è nulla di male a riesumare discussioni spente da tempo, ma secondo me qui non è il caso.
                              E' una discussione che già aveva suscitato troppe (inutili) polemiche, perchè riesumarla se ormai era definitivamente chiusa? Poi l'utente Florian è da un po' di tempo che non si vede su queste pagine quindi non vedo chi potrebbe risponderti.

                               

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