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Topolino ieri e oggi... e dietrologie varie

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Florian
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    Re: Topolino n. 2763
    Risposta #60: Giovedì 6 Nov 2008, 08:02:58
    Ieri avete cercato di farmi a fettine, dandomi dell'antipatico, dell'integralista islamico (pfui!) e accusandomi di voler imporre del Topolino una versione parziale, ideologica e farneticante (parole di Giacomo).

    Sono andato questa mattina a leggere il profilo del personaggio pubblicato sul sito web del Topolino Magazine (http://www.disney.it/publishing/topolinomagazine/#/gulp/personaggi/topolino.jsp)

    Bene, ecco quel che si dice:

    Topolino, tenero e intraprendente, generoso e tenace avrebbe fatto parecchia strada e si sarebbe insediato nel cuore dei lettori di tutte le età per la sua immediata simpatia, l'innato buonsenso e l'incrollabile ottimismo.
    Topolino diventa il protagonista di meravigliose avventure, intricati misteri e gialli mozzafiato, in cui si batte per il trionfo del Bene e per assicurare alla giustizia Pietro Gambadilegno e Macchia Nera, gli eterni nemici.

    Ironico, allegro, scanzonato, forte e intelligente...

    Eroe positivo e rassicurante, Topolino ha un bel carattere e sa adattarsi alla vita, non disdegna di rimboccarsi le maniche quando occorre, è coraggioso, curioso e risoluto.

    La sua generosità ispira fiducia, nel suo sottile e impeccabile umorismo non manca mai una sfumatura di tenerezza. Ognuno di noi, una volta nella vita avrebbe voluto avere un amico come lui.

    È forse l'avere attraversato il tempo restando fedele a sé stesso, che ha reso Topolino un personaggio immortale.


    Pressappoco sono le stesse cose che ho detto io e che sono state tanto criticate. E' questo il Topolino di sempre e che si vuole purtroppo oggi adattare ad esigenze di tipo commerciale, sociale o quant'altro. Le parole sottolineate in grassetto esprimono fedelmente ciò che ho scritto e che è stato da voi stigmatizzato, come se parlassi di un personaggio nato dalla mia personale fantasia. Topolino è l'eroe positivo e rassicurante. Non aggiungo altro.
    « Ultima modifica: Giovedì 6 Nov 2008, 08:12:04 da Florian »

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      Re: Topolino n. 2763
      Risposta #61: Giovedì 6 Nov 2008, 08:25:22
      Provo a spiegarmi un ultima volta su questo punto, poi mi ripeterei troppo!

      Non capisco perché ti continui ad ostinare a voler avere ragione, quando è palese che non c'è da aver ragione su niente, dato che non c'è un solo modo di intendere Topolino.... basta vedere come viene delineato storicamente dai suoi principali autori, per vedere difformità enormi fin dall'inizio!

      Quanto alle critiche che ti abbiamo rivolto, il fatto è che se tu fossi venuto qua dicendo qual'è il Topolino che ti piace, nessuno ti avrebbe detto niente. Invece fin dall'inizio ti sei presentato come difensore di topolino, unico che lo ama davvero, e via dicendo, quasi che noi fossimo una mandria di idioti senza passione per il fumetto, e pretendendo di imporre il tuo modo di vedere il personaggio, elevandoti a maestro che erudisce stolti discepoli... e questo è un atteggiamento antipatico e intransigente!
      (Ma, ci tengo a precisare, è l'atteggiamento ad essere così, non tu... tolto questo aspetto della questione, ti sei dimostrato un conversatore molto preparato e piacevole, come ti abbiamo detto in tanti (io, Paolo e FV, ad esempio) e quindi ben vengano i tuoi post, molto interessanti e stimolanti! :))
      --- Andrea

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      Florian
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        Re: Topolino n. 2763
        Risposta #62: Giovedì 6 Nov 2008, 09:02:04
        Provo a spiegarmi un ultima volta su questo punto, poi mi ripeterei troppo!

        Non capisco perché ti continui ad ostinare a voler avere ragione, quando è palese che non c'è da aver ragione su niente, dato che non c'è un solo modo di intendere Topolino.... basta vedere come viene delineato storicamente dai suoi principali autori, per vedere difformità enormi fin dall'inizio!

        Quanto alle critiche che ti abbiamo rivolto, il fatto è che se tu fossi venuto qua dicendo qual'è il Topolino che ti piace, nessuno ti avrebbe detto niente. Invece fin dall'inizio ti sei presentato come difensore di topolino, unico che lo ama davvero, e via dicendo, quasi che noi fossimo una mandria di idioti senza passione per il fumetto, e pretendendo di imporre il tuo modo di vedere il personaggio, elevandoti a maestro che erudisce stolti discepoli... e questo è un atteggiamento antipatico e intransigente!
        (Ma, ci tengo a precisare, è l'atteggiamento ad essere così, non tu... tolto questo aspetto della questione, ti sei dimostrato un conversatore molto preparato e piacevole, come ti abbiamo detto in tanti (io, Paolo e FV, ad esempio) e quindi ben vengano i tuoi post, molto interessanti e stimolanti! :))

        Scusami Floyd, ma ci tengo anch'io a puntualizzare una cosa.

        Io non mi sono mai elevato a maestro ed ho grandissima considerazione del Papersera, di cui sono da tempo un appassionato lettore. Riconosco di avere in termini generali molta meno preparazione di voi che conoscete a menadito autori, storie e personaggi. Non mi sarei mai sognato, perciò di impartire lezioni a nessuno.

        Tuttavia nei riguardi di Topolino noto, permettimi di sottolinearlo, una sorta di pregiudizio culturale che nulla c'entra con la preparazione fumettistica. Ci sono persone, preparatissime sui fumetti Disney, che però - in quanto appartenenti ad una precisa area politico-culturale e con una precisa visione del mondo - odiano (il termine non è inappropriato) Topolino. Il riferimento ultimo è il Berselli di Repubblica, ma si può citare anche l'odio-amore professato a suo tempo da Franco Fossati e la parziale (quella sì) visione del personaggio che hanno dato i vari Giorello e Lucarelli anni fa per il Corsera.
        Come ho già denunciato in un altro 3d è in atto - da anni - una precisa, coscienziosa e infaticabile operazione: spostare a sinistra l'universo Disney, slegandolo dall'impostazione perbenista (oggi politicamente scorretta) di Walt Disney, e avvicinandolo al sentimento corrente, relativista e irriverente verso ogni autorità.
        Un'operazione che si avvale del sostegno di importanti settori della cultura, di appoggi interessati dei media, di pubblicazioni di un certo peso (penso alla biografia di Walt Disney di Mariuccia Ciotta).

        In questa ottica il vecchio Topolino (identificato in Martina, ma in misura minore anche in quello di Scarpa) è un nemico. La forza della reazione in agguato, per usare il linguaggio tipico di quelle parrocchie. Dunque, poichè non è possibile sopprimerlo, bisogna ammodernarlo, manipolarlo ad usum delphini.
        Ecco che entra in gioco Tito Faraci che fingendosi tradizionalista (l'aggancio presunto a Gottfredson) in realtà modifica - e di brutto - i tratti salienti del personaggio, che perde la sua solarità, la sua statura di eroe borghese che lo ha reso celebre.

        Mickey Mouse viene per così dire rimpicciolito. I caratteri originari annacquati. Il Bene continua a trionfare, ma non troppo e... con ironia. L'ottimismo è velato da un'ombra di malinconia. L'ordine non si identifica più con le autorità civili, le quali possono anzi essere fonte di instabilità e corruzione sociale.
        Topolino diventa così borderline, cambia relazioni sociali (una ragazza, gente dei bassifondi, baristi), dimentica Minni per Gambadilegno. Questi, non ha più la maschera truce spaventabambini, al contrario è simpaticissimo. Ruba, ma glielo perdoniamo perchè è ironico, disordinato, fuori dalle regole. Si abboffa di patatine e dunque il lettore si immedesima in lui, non in Topolino che è così ligio, così allineato, così... stupido e pericoloso per la società aperta e tollerante nella quale viviamo.

        Ecco fatto. Faraci è un genio, ha rivitalizzato Topolino. Niente affatto: ha rivitalizzato Gambadilegno facendone un tipaccio alla moda, cool, come si direbbe oggi. E Topolino che fa? E che può fare? Abbozza, accetta in silenzio le prese in giro e si adatta a continue parodie di se stesso. Il piatto è servito. Chi non sopportava il topastro gongola. Chi invece gli era profondamente legato è triste, perchè gli hanno rubato un amico.
        « Ultima modifica: Giovedì 6 Nov 2008, 09:28:05 da Florian »

          Re: Topolino n. 2763
          Risposta #63: Giovedì 6 Nov 2008, 09:28:59

          In uno dei tuoi post di ieri hai scritto: "Mi sembra che stiamo (…) scivolando in terreni impervi. Personalmente vorrei limitarmi a parlare di fumetto."
          Mi chiedo perché adesso la stai, come si dice, buttando in politica. L'idea che qualcuno stia "spostando a sinistra" Topolino è - passami il francesismo - una scemenza di proporzioni epiche.
          Non ti piace Faraci, e questo l'abbiamo capito. A tanti altri invece lo stile di Tito piace e potrebbe finire lì. Non capisco che cosa cavolo c'entrino le tue personali e, in quanto tali, discutibili visioni del mondo con il fatto che Topolino dovrebbe essere quella roba che dici tu.
          Mi sembra di risentire gli stessi discorsi di quando ero ragazzo. C'era gente che qualsiasi cosa (film romanzo, fumetto) che non gli andava giù, tiravano fuori il complotto reazionario. E, pensa un po', erano quelli che stavano dalla parte opposta della barricata rispetto a quella dove (mi pare) stavi tu. Ma cercavano di fare la stessa cosa: impadronirsi delle cose belle, leggere e divertenti della vita e renderle cupe e noiose, esattamente come erano loro. Stai facendo la stessa cosa. Con trent'anni di ritardo e a ruoli invertiti. Pensaci un po' su. E rilassati. Sono solo fumetti.

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            Re: Topolino n. 2763
            Risposta #64: Giovedì 6 Nov 2008, 09:37:23
            In uno dei tuoi post di ieri hai scritto: "Mi sembra che stiamo (…) scivolando in terreni impervi. Personalmente vorrei limitarmi a parlare di fumetto."
            Mi chiedo perché adesso la stai, come si dice, buttando in politica. L'idea che qualcuno stia "spostando a sinistra" Topolino è - passami il francesismo - una scemenza di proporzioni epiche.
            Non ti piace Faraci, e questo l'abbiamo capito. A tanti altri invece lo stile di Tito piace e potrebbe finire lì. Non capisco che cosa cavolo c'entrino le tue personali e, in quanto tali, discutibili visioni del mondo con il fatto che Topolino dovrebbe essere quella roba che dici tu.
            Mi sembra di risentire gli stessi discorsi di quando ero ragazzo. C'era gente che qualsiasi cosa (film romanzo, fumetto) che non gli andava giù, tiravano fuori il complotto reazionario. E, pensa un po', erano quelli che stavano dalla parte opposta della barricata rispetto a quella dove (mi pare) stavi tu. Ma cercavano di fare la stessa cosa: impadronirsi delle cose belle, leggere e divertenti della vita e renderle cupe e noiose, esattamente come erano loro. Stai facendo la stessa cosa. Con trent'anni di ritardo e a ruoli invertiti. Pensaci un po' su. E rilassati. Sono solo fumetti.


            Io ho fatto nomi e cognomi, non chiacchiere. L'intervista di Berselli alla Poli l'hai letta? Non c'era politica forse? La mia è una semplice difesa, se non ci fosse stata tutta questa pubblicistica mi sarei occupato di altro.
            E delle elezioni di Topolino ne vogliamo parlare? Con Nonno Bassotto e Rockerduck da una parte e Paperino e Nonna Papera dall'altra... Per favore, un po' di onestà intellettuale...
            E non mi rilasso. Perchè c'è chi usa il cinema, la tv e i fumetti per indirizzare le masse. Gramsci insegna.

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              Re: Topolino n. 2763
              Risposta #65: Giovedì 6 Nov 2008, 09:41:19
              Caro Florian, non sono per niente d'accordo con quello che dici. Nell'impostazione di quello che dici.
              E' chiaro che ogni autore metterà nelle sue storie la sua visione del mondo, in cui ovviamente è compreso TUTTO, incluso l'essere di destra o sinistra. E' insito in maniera imprescindibile nell'atto stesso di mettersi a raccontare qualcosa, non ci si può far niente.

              Don Siegel era comunista? Clint Eastwood repubblicano? Sean Penn ultra democratico? Può darsi... ma che diamine era Kubrick? E Hitchcook? Devo saperlo quando vedo un loro film? E' così importante accorgersene mentre si vede un loro film? e se poi si sbaglia? E se guardando "million dollar baby" uno si fa l'idea che Eastwood sia di sinistra e poi lo scopre repubblicano a sostenere McCain, cosa deve fare? Riguardare il film alla luce delle nuove scoperte? Cambiare giudizio?
              Via, mi sembra un approccio assurdo!!!

              A meno che tu non pensi davvero che ci sia sotto una concertazione coscente ad opera del mondo culturale della sinistra, ma francamente a me sembra ridicolo!

              Alla luce del tuo messaggio, che hai scritto mentre scrivevo il mio, è proprio quest'ultimo il caso. In questo caso, però, mi spiace dover dire che non ho più niente da aggiungere: Trovo certi atteggiamenti un po' paranoici e datati!
              In Italia il mondo della cultura è fossilizzato anche da questi scontri ideologici privi di fondamento, da categorizzazioni corporative che nell'arte sono dannose!
              « Ultima modifica: Giovedì 6 Nov 2008, 09:44:30 da Floyd75 »
              --- Andrea

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              Florian
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                Re: Topolino n. 2763
                Risposta #66: Giovedì 6 Nov 2008, 09:53:59
                Caro Florian, non sono per niente d'accordo con quello che dici. Nell'impostazione di quello che dici.
                E' chiaro che ogni autore metterà nelle sue storie la sua visione del mondo, in cui ovviamente è compreso TUTTO, incluso l'essere di destra o sinistra. E' insito in maniera imprescindibile nell'atto stesso di mettersi a raccontare qualcosa, non ci si può far niente.

                Don Siegel era comunista? Clint Eastwood repubblicano? Sean Penn ultra democratico? Può darsi... ma che diamine era Kubrick? E Hitchcook? Devo saperlo quando vedo un loro film? E' così importante accorgersene mentre si vede un loro film? e se poi si sbaglia? E se guardando "million dollar baby" uno si fa l'idea che Eastwood sia di sinistra e poi lo scopre repubblicano a sostenere McCain, cosa deve fare? Riguardare il film alla luce delle nuove scoperte? Cambiare giudizio?
                Via, mi sembra un approccio assurdo!!!

                A meno che tu non pensi davvero che ci sia sotto una concertazione coscente ad opera del mondo culturale della sinistra, ma francamente a me sembra ridicolo!

                Guarda, sono cresciuto con i fumetti e ne ho letti tantissimi. In passato ho anche scritto di fumetto, pensa un po'.
                Non ho mai saputo per chi votasse Gianluigi Bonelli o Romano Scarpa. Il fumetto allora era avventura, fantasia, la lotta del bene contro il male.
                Da adulto ho iniziato a leggere saggi sul fumetto, ed ho iniziato a notare come i miei personaggi più cari venissero colorati politicamente - guarda caso sempre e soltanto da una sola parte politica.
                Non avrei mai pensato che la Walt Disney avallasse un certo tipo di operazioni, calandosi essa stessa nell'arena politica con operazioni di dubbio gusto.
                Ognuno ha le proprie opinioni ma i personaggi hanno una loro fisionomia e una vita propria. C'è chi rispetta i personaggi per quello che sono e chi invece se ne appropria.  Io vorrei che Topolino e Paperino rimanessero tali e non testimonial di tizio o di caio. Se questo succede non è certo colpa mia. Rivolgiti a Berselli, Giorello, Lucarelli, a Mariuccia Ciotta e a quanti altri ficcano le loro convinzioni di parte nell'arte di Walt Disney.

                  Re: Topolino n. 2763
                  Risposta #67: Giovedì 6 Nov 2008, 10:11:51

                  I tuoi interventi di ieri erano interessanti. Stamattina la stai decisamente facendo fuori dal vasino.
                  Un giornalista (nei casi che hai citato, parliamo di giornalisti di costume e società) filtra la realtà con i propri convincimenti. È normale, logico ed è meglio che sia così. Quando leggo un commento di Scalfari, so come la pensa Scalfari. E quando leggo Alberoni, so come la vede Alberoni. Diverso è quando leggo un articolo di cronaca (politica, nera o che altro). Lì mi piacerebbe che il giornalista fosse, se possibile, obiettivo e mi raccontasse non quello che lui pensa, ma quello che è successo.
                  Ora, se a te non va di leggere Repubblica, leggiti il Giornale, Libero o quello che ti pare così sarai più contento (salvo che Feltri & compagnia non si occupano di fumetti perché evidentemente li ritengono robetta, e preferiscono concentrare il loro acume verso altri aspetti del vivere moderno).
                  Se, invece, il problema è che, secondo te, gli autori attuali di Topolino fanno storie politiche o semi-politiche, infarcite di relativismo, pensiero debole e affronto verso l'ordine costituito, be', amico mio, che cosa vuoi che ti dica? Lascia perdere Topolino e leggiti qualcos'altro. Ritenere che Faraci si sia "impadronito" di Topolino per "colorare politicamente" il personaggio mi pare un'affermazione che non valga neppure la pena di contestare.
                  Porca miseria, ma adesso anche i fumetti sono di destra o di sinistra? Non bastava tutto il resto, supermercati compresi? Già, ho scoperto che l'Esselunga è di destra, guarda un po'… Quand'è che finirà questa storia? Quando vi stancherete di voler dividere il mondo secondo le paranoie che vi suggeriscono i vostri demoni personali?
                  Ecco, adesso mi sono arrabbiato.

                  *

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                    Re: Topolino n. 2763
                    Risposta #68: Giovedì 6 Nov 2008, 10:28:54
                    Purtroppo ho visto solo stamattina questa discussione, peccato perchè mi sarebbe piaciuto intervenire prima.
                    Ormai è già stato detto tutto mi limito a sottolineare che uno che pensa che:
                    Topolino è l'eroe, Pippo lo sciocco, Paperone l'avaro, Paperino l'imbranato e così via.
                    1 - ha letto molto poco di fumetti disney;
                    2 - per fortuna non è un autore se no sai che palle, 80 anni delle stesse storie!

                    P.s.: sei andato a ripescarti la descrizione di topolino sul sito, sottolinenado solo quello che ti interessava (dove ho già visto simili comportamenti? ::)), evitando di sottolineare però:

                    "tenero, generoso"
                    "immediata simpatia"
                    "ironico, allegro, scanzonato"
                    "nel suo sottile e impeccabile umorismo non manca mai una sfumatura di tenerezza"

                    Soprattutto quell'"ironico" dovrebbe insegnarti qualcosa e come dice saggiamente fausto, rilassati, sono solo fumetti

                    *

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                      Re: Topolino n. 2763
                      Risposta #69: Giovedì 6 Nov 2008, 10:40:09
                      Sono sinceramente sempre sconcertato nel veder ridurre tutto a schemi così banali sinistra/destra, con una visione manichea dei personaggi (ma ancor più del mondo).

                      Citazione
                      Porca miseria, ma adesso anche i fumetti sono di destra o di sinistra? Non bastava tutto il resto, supermercati compresi? Già, ho scoperto che l'Esselunga è di destra, guarda un po'… Quand'è che finirà questa storia? Quando vi stancherete di voler dividere il mondo secondo le paranoie che vi suggeriscono i vostri demoni personali?
                      Ecco, adesso mi sono arrabbiato.

                      Completamente d'accordo.

                      Ma com'è possibile non capire che l'intera storia della bravissima Ziche è giocata sul filo del paradosso e della parodia?
                      Poi, uno è libero di scrivere "a me le parodie e l'ironia non piacciono, preferisco le tradizionali storie di avventura", ci mancherebbe, ma da qui a denunciare un complotto pluto-guidaico-massonico-templare-marziano per "spostare a sinistra i fumetti Disney"... mi viene da ridere (di arrabbiarsi non ne vale proprio la pena).

                      Certamente, le storie che vengono narrate non possono rimanere le stesse dopo cinquanta o sessant'anni, proprio come il mondo non rimane se stesso.

                      Pretendere che dei personaggi rimangano inchiodati a canovacci e caratteri immutabili da sessant'anni significa decretarne la morte artistica, per non parlare di quella commerciale, imho.

                      Io arrivo anche a comprendere che per un proprio "demone personale" una persona desideri fermare il mondo agli anni '50, e che non riuscendoci gli piacerebbe vedere questo congelamento della situazione almeno nei fumetti che legge... purtroppo, o per fortuna a seconda dei punti di vista, caro Florian, non è possibile.

                      *

                      Leo .
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                        Re: Topolino n. 2763
                        Risposta #70: Giovedì 6 Nov 2008, 10:42:47
                        Vorrei dire la mia su questo dibattito.
                        Innanzitutto dobbiamo renderci conto che esiste e va rispettata una pluralità di opinioni.
                        Questa pluralità di opinioni è un concetto base della democrazia nella quale viviamo: ciascuno, nel rispetto verso l'altro, può esprimere la sua opinione un determinato argomento, pur calandolo in un contesto in cui noi non vorremmo che ci fosse (come nel caso di Topolino calato nel dibattito ideologico).
                        Al di là dell'affetto verso il personaggio dobbiamo rispettare l'opinione che cercano di leggerlo attraverso una chiave di lettura politica, perchè ne hanno la piena libertà e dobbiamo rispettarla (e lo dico da grandissimo amatore di Topolino).
                        Ovviamente se noi desideriamo rapportarci a un approccio critico che escluda il dibatto politico basta guardarci intorno, e pur non condividendo le posizioni ideologiche di chi cerca di dare un "colore" a Topolino, dobbiamo rispettarle.
                        Personalmente io preferisco un approccio critico nei confronti dei fumetti, che non sia fatto da lettori specializzati in altri ambiti (come la saggistica storico-politica), ma da lettori che vivono intensamente il mondo del fumetto e ne hanno una conoscenza universale e tra questi cito nomi come Luca Boschi, Alberto Becattini e utenti del forum illustrissimi e dalla competenza invidiabile: Paolo Castagno, Francesco Spreafico, Valerio Paccagnella, New_Amz.
                        E soprattutto ho un occhio di riguardo verso chi è immerso totalmente nella vita professionale fumettistica, gli autori, tra cui Francesco Artibani, Tito Faraci, ma soprattutto Fausto Vitaliano, che si è sempre rivelato molto competente e disponibile con gli appassionati e soprattutto grandissimo amante dei personaggi (basta pensare all'affetto con cui ha realizzato Tutti i Milioni di Paperone e il grande impegno che ha messo nel suo approccio col Topolino canonico con Topolino e l'occhio di Macchia.
                        A me quindi interessa molto di più la loro opinione proprio perchè calano gli argomenti di cui si parla nel contesto fumettistico, a differenza magari del Taldetali che volendosi improvvisare studioso di politica e sociologia, carica i personaggi di valori ideologici molto probabilmente ignorati dagli stessi autori.
                        Infine, nel discorso non dobbiamo dimenticare che una parte importante della produzione disneyana è calata nell'attualità e risente di influssi politici e propagandistici.
                        Ma è normale, anche perchè nella propria produzione ogni autore mette le proprie idee, rispettabilissime e intoccabili quando non vanno a influire sulla qualità della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi.
                        Però bisogna sempre contestualizzare, basta pensare al patriottismo di Topolino che c'era nelle storie di Gottfredson negli anni'30 (ho appena riletto l'Uomo Nuvola), i corti bellici Disney degli anni'40, la corrosiva satira sociale tutta italiana di Guido Martina (che a me ha fatto pensare agli scontri politici alla Don Camillo e Peppone, se volete posso esporre una mia teoria sui personaggi martiniani).
                        Ora magari i personaggi Disney sono messi in relazione all'attualità in misura minore rispetto al passato, ma restano un strumento di satira sociale molto raffinata che troviamo nelle storie umoristiche che affiancano l'esigenza di evasione che troviamo nelle storie avventurose.  

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                          Re: Topolino n. 2763
                          Risposta #71: Giovedì 6 Nov 2008, 10:48:16
                          Consentitemi di intervenire in questo ormai acceso dibattito con alcune mie considerazioni. Anche a me non piace il topolino della Ziche in questa saga, effettivamente io lo preferisco con altro stile (faccio un esempio pratico: lo vedo sempre come personaggio arguto ma anche avventuroso come nella storia del cavatappi di Cuzco per capirci), ma tant'è non tutti i gusti sono alla menta e c'è molta gente a cui invece piace così e me ne sono fatto una ragione! :-/
                          I "logorroici" interventi di Florian sono sì andati spesso fuori tema (per favore non parliamo di politica almeno qui, che già ce n'è ovunque e non se ne sente il bisogno a mio parere) però io gli do un merito. Si capisce che Florian ama davvero il personaggio Topolino e lo vorrebbe sempre come è nel suo ideale e questo tipo di amore è importante nel mondo dei fumetti, perchè se un personaggio non è amato non avrà vita lunga e presto scomparirà. ;)
                          Le argomentazioni di FV sono praticamente inoppugnabili, da addetto ai lavori è chiara la sua competenza e le sue spiegazioni sono da me condivise in toto.Tuttavia ti dico,abbi pazienza, chi ama troppo un personaggio spesso esagera se lo vede in difficoltà e lo vorrebbe sempre come nel suo ideale anche se impossibile. Figurati che io ho scritto e sceneggiato una storia (e mi accingo a farne un'altra) simile a quelle del mio autore preferito, Cimino. E questo perchè non mi stancherei mai di leggere Paperone in cerca di tesori. Chi ama i fumetti è fatto così. Saluti a tutti! :)

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                            Re: Topolino n. 2763
                            Risposta #72: Giovedì 6 Nov 2008, 10:52:43
                            Da adulto ho iniziato a leggere saggi sul fumetto, ed ho iniziato a notare come i miei personaggi più cari venissero colorati politicamente - guarda caso sempre e soltanto da una sola parte politica.
                            [...]
                            Io vorrei che Topolino e Paperino rimanessero tali e non testimonial di tizio o di caio. Se questo succede non è certo colpa mia. Rivolgiti a Berselli, Giorello, Lucarelli, a Mariuccia Ciotta e a quanti altri ficcano le loro convinzioni di parte nell'arte di Walt Disney.
                            Penso che sia come per la malizia: a volte sta solo negli occhi di chi guarda!
                            Per me Topolino non è politicizzato, ne sono convinto anche dopo le tue osservazioni, che di sicuro mi hanno fatto riflettere sulla questione e presentato un punto di vista nuovo, per cui continuerò a leggerlo e divertirmi, apprezzando le storie di FV, Ziche, Faraci o chicchessia, quando meritorie (come per fortuna trovo sia stato nella maggior parte dei loro lavori).

                            Tuttavia, e non sto scherzando, sapere che c'è gente che vigila su questo aspetto e a volte leva barricate di protesta, mi consola... anche se questa volta non condivido il tuo punto di vista, sia mai che qualche altra volta, magari su qualche altro aspetto, possa avere ragione!!

                            Comunque, caro Florian, come chiosa finale, se puoi anche credere che negli ultimi anni l'amministratore della Disney Italia abbia deciso di dare in mano Topolino ad un entourage di disegnatori sinistrorsi solo allo scopo di plagiare le menti dei giovanissimi con precetti di sinistra (anche se quelli che citi (il cattivo poi non così cattivo, li ritrovi anche nelle favole o nel primo Topolino) non sono poi così negativi), dove pensi che siano finiti gli sceneggiatori di destra? O pensi che fossero già tutti di destra di loro? e che questo forum sia sempre di sinistrorsi? Non ti pare azzardo un po' eccessivo?
                            « Ultima modifica: Giovedì 6 Nov 2008, 11:02:42 da Floyd75 »
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                              Re: Topolino n. 2763
                              Risposta #73: Giovedì 6 Nov 2008, 11:33:06
                              Mah, sinceramente non capisco come ci si possa lamentare se i personaggi passano alla sinistra, quando non sono mai stati manco di destra... ::) E' il vederci la politica che non va bene, come ho già detto.
                              A me della politica non frega una mazza, agisco col buon senso. Se ho certi determinati comportamenti non significa che sono classificato né della destra né della sinistra.
                              Posso essere buono, onesto, altruista, riflessivo e tutti gli aggettivi che sono stati nominati tempo fa. Perchè affibbiare al personaggio gli appellativi di destroide o sinistroide, quando è semplicemente un "uomo" comune che vive avventure rimanendo buono, onesto e altruista.
                              Florian, il Topolino Bogart di Faraci non ti piace, mentre vorresti lo spensierato ragazzino di Gott? Bene, dì così e puoi avere ogni diritto di aver anche ragione, è pur sempre la tua opinione. Ma lasciamo perdere queste idiozie della politica detta da giornalisti! Giornalisti, capisci? Che ti pare che possano fare loro? Tutti i vari saggi, "Camerata Topolino", e via dicendo, lasciamoli a loro.
                              Sarebbe stato preoccupante se di queste cose ne avessimo sentito parlare da chi si occupa REALMENTE del topo, da chi lo fa vivere sulle pagine del settimanale più amato dai bambini. Questo non accade, loro amano Topolino e semplicemente gli fanno vivere avventure come piace a  loro. E questo conta. Un giornalista può scrivere tutte le str*****e che vuole, è il suo mestiere. Ma sono contento che non leggerò mai un saggio così di Fausto Vitaliano, della Ziche o di Faraci che sia. Che centra questa maledetta politica anche sugli scanzonati personaggi Disney?
                              « Ultima modifica: Giovedì 6 Nov 2008, 11:54:27 da Dollarone_89 »

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                                Re: Topolino n. 2763
                                Risposta #74: Giovedì 6 Nov 2008, 11:45:48
                                ... ma da qui a denunciare un complotto pluto-guidaico-massonico-templare-marziano per "spostare a sinistra i fumetti Disney"...

                                Noooo!
                                Anche Pluto?!?

                                 :)

                                 

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