Non per sminuire l'importanza dell'aver cura dei propri fumetti, ma io AMO la mia collezione anche per tutti gli sbreghi, gli strappi, le orecchie, le coste rovinate, le pagine ingiallite e le briciole di pane e nutella sparse tra le pagine. La rende vera, vissuta. Accumulo fumetti da quando ho 3 anni, più tutti quelli scippati dalle soffitte di zii e nonni. Ho trascorso l'infanzia a leggerli, sempre e comunque, in qualsiasi salsa, in qualsiasi luogo, a merenda, allo stadio, in macchina, in bagno... Con la conseguenza che le condizioni di stato diventavano nettamente influenzate dall'uso.
In un certo senso, i miei albi sono come le monete di ZP: ognuno di loro racchiude la sua storia, che è poi la storia di come ne sono entrato in possesso e delle sensazioni che mi legano ad esso. Mi ricordano che il ragazzo che legge, oggi, è parente stretto del bambino che leggeva, ieri.
Per questo non ho alcun interesse a vendere la collezione, qualsiasi sia l'entità monetaria che ne potrebbe derivare. Per questo non la voglio relegare in uno scantinato. Per questo la amo anche con tutte le sue imperfezioni che, dal mio punto di vista, sono solo perfezioni.