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Di dove è, 'sto ex-utente? :o


Cmq, imo, la Disney sta andando lentamente giù...

È l'amichetto parmigiano di Donocchio, che è tornato con altri nomi (come "anderson" o "suonatore Jones")

Credo che il guaio della Disney italiana, sia che la qualità dei disegnatori di nuova (ultimi 10 anni) generazione è nettamente inferiore a quella dei precedenti, che molti sceneggiatori, sceneggiano senza conoscere la psiche dei personaggi, perchè probabilmente non sono mai stati in passato lettori di fumetti Disney, e oltre a sceneggiare storie per Topolino, ne sceneggiano altre per testate completamente diverse a cui magari si interessano di più...
Inoltre credo che si stiano rivolgendo le storie di nuova uscita ed i redazionali ad un target troppo infantile...
Per fortuna che c'è ZP...
Ormai le uniche storie nuove prodotte in Italia che mi entusiasmano sono quelle di Cavazzano, De Vita, Casty, Dalla Santa e pochi altri...
In questo caso, per risalire la china si dovrebbe riguardare al passato con umiltà, ai gloriosi anni della gestione Capelli, che portò Topolino ai massimi storici...
Voi che ne dite?

che qui una volta era tutta campagna e che è sempre colpa dell'euro.

il guaio della Disney italiana, sia che la qualità dei disegnatori di nuova (ultimi 10 anni) generazione è nettamente inferiore a quella dei precedenti, che molti sceneggiatori, sceneggiano senza conoscere la psiche dei personaggi, perchè probabilmente non sono mai stati in passato lettori di fumetti Disney, e oltre a sceneggiare storie per Topolino, ne sceneggiano altre per testate completamente diverse a cui magari si interessano di più...

Io sono d'accordo con te. Mi dispiace per la testata Topolino, a cui sono stata per moltissimo tempo affezionata e che e' stata, per decenni, la mia unica lettura a fumetti, ma spesso , con la complicita' del mio edicolante, che fischietta e gurda altrove, sfoglio velocemente Topolino con la mai sopita speranza di tempi migliori. Beh, preferisco spendere per acquistare numeri piu' vecchi. Ne compro meno, ma ci "sguazzo" di piu'.

molti sceneggiatori, sceneggiano senza conoscere la psiche dei personaggi, perchè probabilmente non sono mai stati in passato lettori di fumetti Disney

BUM!

che qui una volta era tutta campagna e che è sempre colpa dell'euro.

AHAH! E anche che piove, governo ladro!

Credo sia il topic piu' adatto per una notizia del genere: e' stato ufficialmente rinviato (per la prima volta) il tradizionale Meeting Disney di maggio.

Tratto da Afnews

[...] in molti avanzano l'ipotesi che le ragioni di ciò possano essere in qualche modo legate a problemi che la Disney Italia avrebbe avuto in conseguenza delle numerose chiusure degli ultimi anni, tra cui ricordiamo X-Mickey, Kylion e Monster Allergy. Problemi che hanno portato al rinvio, a data da destinarsi, anche del nuovo progetto a firma di Claudio Sciarrone, messo in secondo piano dall'arrivo di una nuova serie ideata da autori tedeschi e acquistata dalla Disney Italia per essere serializzata, in formato magazine, da un team di artisti italiani.

Credo che il guaio della Disney italiana, sia che la qualità dei disegnatori di nuova (ultimi 10 anni) generazione è nettamente inferiore a quella dei precedenti

Beh...credo sia un discorso assurdo.
Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito alla nascita di una miriade di grandissimi talenti, forse una ventina di nomi non basterebbero neppure ad elencarli tutti... (Freccero,Celoni,Intini,Sciarrone,Faccini,Guerrini,Ziche,Barbucci,Camboni,Pastrovicchio... la lista e' luuuuunga!!)


 

che molti sceneggiatori, sceneggiano senza conoscere la psiche dei personaggi, perchè probabilmente non sono mai stati in passato lettori di fumetti Disney, e oltre a sceneggiare storie per Topolino, ne sceneggiano altre per testate completamente diverse a cui magari si interessano di più...

A parte che il discorso sulla "psiche" andrebbe un pelo approfondito, mi pare che invece ora la maggior parte degli autori siano "full-Disney" mentre un tempo in tanti erano impegnati su piu' fronti (ad esempio Martina, Carpi o Missaglia)

Beh...credo sia un discorso assurdo.
Negli ultimi 10 anni abbiamo assistito alla nascita di una miriade di grandissimi talenti, forse una ventina di nomi non basterebbero neppure ad elencarli tutti... (Freccero,Celoni,Intini,Sciarrone,Faccini,Guerrini,Ziche,Barbucci,Camboni,Pastrovicchio... la lista e' luuuuunga!!)

Polivalenti poi, alcuni a suo agio nell'umoristico come nel realistico, altri bravi nel doppio ruolo sceneggiatore/disegnatore, altri (mastantuono) un pò in tutto, non direi proprio che gli ultimi 10 anni della scuola disegnatori disney siano da buttare

Il problema della Disney Italiana non sono gli autori. Ne ha sin troppi che sanno fare benissimo il loro mestiere, sia sceneggiare sia disegnare.
E' stato il dare il potere al marketing, frustrando la creatività stessa degli autori, che ha fatto scendere la qualità delle storie. E possono farlo perché i fumettisti in Italia non hanno nessuna garanzia, e se per caso si costituissero in modo da avercele... beh, alla Disney basterebbe far fare le storie in un altro paese che coi sindacati non rompe... :

Il problema della Disney Italiana non sono gli autori. Ne ha sin troppi che sanno fare benissimo il loro mestiere, sia sceneggiare sia disegnare.
E' stato il dare il potere al marketing, frustrando la creatività stessa degli autori, che ha fatto scendere la qualità delle storie. E possono farlo perché i fumettisti in Italia non hanno nessuna garanzia, e se per caso si costituissero in modo da avercele... beh, alla Disney basterebbe far fare le storie in un altro paese che coi sindacati non rompe... :

Per una volta sono d'accordo: la Disney è stata un po' fregata dal marketing, in un certo senso... pur apprezzando anche il Topolino di oggi (ogni tanto leggo delle vere e proprie perle che sembrano quasi passare inosservate) devo ammettere che ci sono certe cose che sono cambiate, come la lunghezza, i temi trattati, l'impegno morale... siccome sono cose comuni a quasi tutte le storie è sicuramente una linea della Disney e non una mancanza degli autori.
Ciononostante ultimamente forse sono io che ho le allucinazioni ma ho la sensazione di un'aria di cambiamento... si torna ogni tanto a parlare di cose più importanti, a fare battute un po' più cattivelle e meno politically correct, storie leggermente più lunghe... qualche autore giovane (nel senso professionale, che età abbiano non lo so) che si sta facendo notare (i primi che mi vengono in mente sono Gagnor, Badino, Mainardi)... secondo me negli ultimi tempi Topolino sta nettamente migliorando!

Mi pare il caso, a questo punto, di ritirare fuori questo topic visti gli ultimi accadimenti: più o meno nell'ordine aperte e chiuse nuove testate, aperte e chiuse le ristampe delle stesse, modificato il calendario di uscita di ZP da mensile a bimestrale, ed è di pochi minuti fa la notizia della chiusura de I gialli di Topolino. A questo punto sorgono spontanee alcune domande:

1) Quale/i sarà/saranno la/le prossima/e testata/e ad essere chiusa?   (ci sarebbe da piangere, ma è meglio prenderla a ridere...)

2) Cui prodest? Ossia a che scopo tutti questi movimenti che stanno gettando nel ridicolo la filiale italiana della Disney? C'è per caso da dare retta sul serio alle voci apparse tempo fa sul forum relative ad una "egmontizzazione" delle testate disneyane italiane?

3) Topolino pare in questo momento in ripresa, se non di vendite, quantomeno di contenuti; sarà coinvolta anche la rivista storica Disney in questo valzer di cambiamenti?

Via al dibattito!

1) Quale/i sarà/saranno la/le prossima/e testata/e ad essere chiusa?  

Perchè non organizziamo un giro di scommesse su questa incognita?

2) Cui prodest? Ossia a che scopo tutti questi movimenti che stanno gettando nel ridicolo la filiale italiana della Disney? C'è per caso da dare retta sul serio alle voci apparse tempo fa sul forum relative ad una "egmontizzazione" delle testate disneyane italiane?

No, sarebbe un disastro.  La morte di una civilta'.

Perchè non organizziamo un giro di scommesse su questa incognita?

Da un punto di vista etico ci troveremmo nella posizione di quel manager di un pugile in un film (dove il ruolo del pugile era di Anthony Queen) che scommetteva contro il proprio pugile, cosi sicuro era che avrebbe perso.

Io vorrei solo sapere una cosa: CHI è il vero responsabile di questa politica editoriale?
Arrivati a questo punto, da lettore, mi auguro un ricambio direzionale a tutti i livelli in tempi brevissimi...