se è per questo in quella saga non ho capito come e QUANDO hanno trasportato il tesoro nell'antico egitto, nell'ultima puntata viene spiegato che era sempre rimasto nella piramide, ma allora il tesoro dell'arbiter cucinarum? non erano proprio monete egiziante trasformate in monete romane col punzone di archimede?
è un plot hole degno delle mie storie :|
Per come la interpretai io, le cose stavano cosi': il tesoro del Pah-Peh-Reo rimase per buona parte in Egitto. A Roma Petronius Paperonius ne porto' una minima parte (cui immagino si sia aggiunto il ricavato degli affari della locanda). Tale "piccolo tesoro" fu confiscato dall'imperatore ed usato per pagare le truppe per la conquista della Caledonia, e fu riguadagnato da Petronius un sesterzio alla volta, facendo da vivandiere a pagamento (l'imperatore non riusci' a conquistare la Caledonia proprio perche' fini' il denaro troppo presto, dato che non era poi cosi' tanto). Recuperato TUTTO il denaro, Petronius si stabili' in Scozia. Secoli dopo il suo tesoro viene ritrovato da un discendente, Paperon McPaperon, che lo recupera e lo porta in Spagna, e da li' viene tramandato di generazione in generazione, ed era il famoso cofano con le "sole" mille monete d'oro.
Quindi, il cofano dovrebbe contenere solo sesterzi romani, o meglio, monete egizie ripunzonate per simulare sesterzi romani. Invece contiene monete di diverse epoche. Concordo con New_AMZ nel dire che molte di esse non hanno mai avuto valore legale ma sono solo "medaglie commemorative" dei vari antenati: ma per mantenere l'affermazione fatta nell'ultimo episodio, secondo cui le mille monete sarebbero state le stesse di Petronius, dobbiamo immaginare che ogni antenato abbia prelevato dal cofano una moneta e la abbia sostituita con la propria, oppure abbia ripunzonato una delle monete presenti nel cofano. Entrambe sono spiegazioni plausibili, e in fin dei conti non ha troppa importanza quale delle due sia quella giusta. Probabilmente Paperone conosce la risposta, ma nel corso della storia non ha occasione di darla ai nipoti e ai lettori.
Altra osservazione: Paperone afferma che il cofano conteneva una moneta per ciascun antenato dei paperi dall'antico Egitto ad oggi, ma per come viene narrata la storia almeno le generazioni che vanno da Petronius Paperonius fino a McPaperon dovrebbero mancare. A meno che la tradizione di tramandare una moneta per antenato non esistesse gia' da prima del ritrovamento del tesoro in Scozia, e che McPaperon non abbia "integrato" il tesoro di Petronius con le monete degli antenati intermedi. Ma puo' anche essere che il buco ci fosse davvero, e che Paperone non lo sapesse, dato che non aveva mai avuto il tempo di "ascoltare" tutta la storia.
Il plot hole piu' grosso secondo me e' in questo: ci sono almeno due occasioni in cui il tesoro di Petronius viene mostrato nel corso della storia, quando viene scoperto il nascondiglio nella cantina della locanda, e quando il discendente scozzese lo ritrova nel castello. In entrambi i casi appare come una quantita' di monete ben superiore a quella contenuta nel cofano giunto fino a Paperone.
Inoltre, non viene fornita spiegazione di che fine abbiano fatto le ricchezze accumulate dai vari Paperoni nel corso del tempo, perche' alla fine a Paperone arriva in eredita' il solo cofano. Ma anche qui, possiamo ipotizzare che varie sorti avverse ne abbiano provocato la perdita e che i paperi si siano industriati per conservare il solo cofano (ad esempio e' quello che accade alla fine dell'episodio del Fuorilegge di Pensacola, in cui vediamo i paperi mollare tutto e scappare portandosi via solo il cofano). Cosi', anche se non ci viene narrato che fine abbia fatto, ad esempio, il platino raccolto durante la guerra di Secessione, la cosa non ha troppa imprtanza.
Io, insomma, tendo a non dare troppa importanza a queste "incongruenze". La storia e' divertente e gradevole nonostanze la loro presenza, e anzi esse offrono un bello spunto per divertenti esercizi di mirrorclimbing (= arrampicamento sugli specchi), a patto che non le si prenda troppo sul serio
Edito per aggiungere un ulteriore esempio di mirrorclimbing (e di
nerditudine della sottoscritta): quando lessi la storia da ragazzina, mi presi la briga di fare due conti. Paperone afferma che dal Pah-Peh-Reo a lui ci sarebbero esattamente mille generazioni: assumendo 20-25 anni per generazione, si ha un periodo di 2000-2500 anni, che collocherebbe il Pah-Peh-Reo fra il 500 a.C e l'anno zero, grossomodo. Questo sarebbe coerente con la affermazione che Cleopat-Perina fosse la bisnonna di Cleopatra. Sara' un calcolo nerd, ma sono convinta che lo avesse fatto pure Martina