Papersera.net

Quoto praticamente tutto ciò che ha scritto Paolo... Se proprio devo trovare un difetto al Topolino di oggi è l'eccessiva voglia di essere educativo a tutti i costi (vedi storie ecologiche varie, spesso inconsistenti e didascaliche)

A parte che è l'ennesimo topic sullo stesso tema e a cui si potrebbe rispondere sempre con il solito "Copia e incolla", volevo sottolineare questa affermazione che ritrovo anche altre volte. Voler essere educativi è un bene, penso che Topolino sia bello anche per questo, in questo modo i lettori non usciranno dicendo "non ho scoperto niente di nuovo" e non dite che gli articoli e le storie dicono le cose che sanno tutti perché pure io (che sono, di poco, fuori dalla fascia e ho studiato , spero, meglio di un bambino di otto anni) ho scoperto cose nuove e interessanti. Quindi, un conto è voler essere educativi che è una cosa da medagliare riuscire a farlo in maniera non noiosa è un altra cosa, che può riuscire o meno ma rimane sempre il fatto di aver insegnato qualcosa magari noiosamente ma è comunque un insegnamento.
Per il resto plaudo a piccolobush e pollicio la sua risposta a questi topic che generalizzano un po'troppo e mi metto a mangiare i pop corn (che peraltro mi fanno schifo, meglio un gelato ).

PS Che bello essere tornato alla consueta routine forumistica.

Secondo me, invece, se si vuole essere educativi il "come" è molto importante.. Tanto per fare un esempio, la recente storia di Topolino che incoraggiava all'uso di vocaboli desueti mi è sembrata piuttosto forzata, come se il messaggio educativo (condivisibile, per carità, anche se magari si sarebbe potuto utilizzare qualche termine un po' meno raro e arcaico, quelli proposti lo erano davvero un po' troppo) fosse l'elemento principale e la trama fosse solo un corollario, una cosa secondaria.

Autori come Martina e Cimino utilizzavano un vocabolario ampio e arricchito da termini forbiti in modo molto meno forzato, incuriosendo il lettore e facendogli scoprire autonomamente nuovi termini.

Spesso, poi, le storie ecologiche sono delle vere e proprie schifezze. Mi viene in mente la fattoria eco-sostenibile (ugh!) di Nonna Papera: sei tavole didascaliche di congegni ecologici sparati lì un po' a caso, in modo del tutto acritico e senza uno straccio di trama... A chi può seriamente piacere una cosa del genere? Più che un fine educativo, mi sembra che l'effetto desiderato sia quello di promuovere acriticamente tutto ciò che al momento passa per "ecologico", senza minimamente analizzarne pregi e difetti (che purtroppo esistono). Ovvio che una storia o una rubrica su Topolino non possano essere estremamente approfondite, ma un minimo di più si sarebbe potuto fare..

La censura non sempre fa male: negli autori a volte stuzzica l'ingegno per arginarla o superarla, portando comunque avanti certi temi in modo alternativo, mimetizzati, fra le righe.

Hai ragione sul fatto che la censura stuzzichi l'inventiva e l'ingegno, ma questo non toglie che sia sempre e comunque un male. Censurare qualcosa - anche quando ce ne sarebbero i motivi - lo rende ancora più attraente agli occhi dei fruitori, ottenendo così lo scopo opposto a quello prefissato.

Voler essere educativi è un bene, penso che Topolino sia bello anche per questo, in questo modo i lettori non usciranno dicendo "non ho scoperto niente di nuovo" e non dite che gli articoli e le storie dicono le cose che sanno tutti perché pure io (che sono, di poco, fuori dalla fascia e ho studiato , spero, meglio di un bambino di otto anni) ho scoperto cose nuove e interessanti. Quindi, un conto è voler essere educativi che è una cosa da medagliare riuscire a farlo in maniera non noiosa è un altra cosa, che può riuscire o meno ma rimane sempre il fatto di aver insegnato qualcosa magari noiosamente ma è comunque un insegnamento.

Eh no, il Come fa la differenza. Anche il messaggio più importante del mondo, se non comunicato efficacemente, perde il suo senso.

Il problema non è semplicemente che storie "semplicistiche" - e quelle ecologiche credo siano il miglior esempio - non centrano il bersaglio. Il problema è che, dato che ti ritrovi a mal sopportare la storia in questione, per riflesso e seza rendertene conto spesso ti ritrovi a non sopportare in sè l'ecologia, cosa ovviamente sbagliata. La morale non va data al lettore, ma bisogna portarlo in condizione di desumerla autonomamente.

io spero solo il Topolino torni ad essere di qualità. Purtroppo, di geni come Don Rosa e Barks ne nascono ogni 100 anni /

Te lo dico da fan di Barks e Rosa: io queste frasi proprio non riesco a capirle. Passi che il Topolino attuale possa non piacerti (ma proprio perché lo hai comprato occasionalmente, non hai potuto renderti conto del salto di qualità degli ultimi anni), ma cosa c'entrano Barks e Rosa? Il Topolino è un fumetto italiano, e come tale è logico che pubblichi autori italiani. I due artisti americani non hanno nulla a che fare con la rivista italiana: Barks era presente sul Topolino quando ancora gli autori italiani erano relativamente pochi rispetto ad oggi. Per non parlare di Don Rosa, che non è mai entrato all'interno del settimanale per il semplice fatto che lo spazio gli veniva dedicato all'interno di una testata per collezionisti quale era Zio Paperone, ed è un bene che fosse così! (non a caso ZP ha chiuso quando il Don si è ritirato)
Topolino non è migliorato o peggiorato. E' logico che ci sono stati periodi in cui all'attivo c'erano determinati sceneggiatori, e periodi alternati in cui c'era una qualità diversa.
Ciò che è cambiato, rispetto a quando lo leggevi, sei semplicemente tu. Lo stesso discorso io lo posso fare con me stesso: sono molto legato al Topolino degli anni '90, che vedo come l'"epoca d'oro", per il semplice fatto che allora ero un bambino e quindi ero più affezionato a determinate storie e autori. Senza contare che allora il Topo vendeva di più (vedasi il topic "Tiratura di Topolino" per i motivi principali), quindi era del tutto logico che nascessero interessanti iniziative come PK, Ridi Topolino o Zio Paperone (fine anni '80).
Bazzicando il forum, però, noti che ci sono appassionati del Topo anni '70, o anni '80, e capisci che non esiste un decennio preciso e oggettivo in cui il settimanale in questione era migliore, ma è tutta una questione soggettiva.

Te lo dico da fan di Barks e Rosa: io queste frasi proprio non riesco a capirle. Passi che il Topolino attuale possa non piacerti (ma proprio perché lo hai comprato occasionalmente, non hai potuto renderti conto del salto di qualità degli ultimi anni), ma cosa c'entrano Barks e Rosa? Il Topolino è un fumetto italiano, e come tale è logico che pubblichi autori italiani. I due artisti americani non hanno nulla a che fare con la rivista italiana: Barks era presente sul Topolino quando ancora gli autori italiani erano relativamente pochi rispetto ad oggi. Per non parlare di Don Rosa, che non è mai entrato all'interno del settimanale per il semplice fatto che lo spazio gli veniva dedicato all'interno di una testata per collezionisti quale era Zio Paperone, ed è un bene che fosse così! (non a caso ZP ha chiuso quando il Don si è ritirato)
Topolino non è migliorato o peggiorato. E' logico che ci sono stati periodi in cui all'attivo c'erano determinati sceneggiatori, e periodi alternati in cui c'era una qualità diversa.
Ciò che è cambiato, rispetto a quando lo leggevi, sei semplicemente tu. Lo stesso discorso io lo posso fare con me stesso: sono molto legato al Topolino degli anni '90, che vedo come l'"epoca d'oro", per il semplice fatto che allora ero un bambino e quindi ero più affezionato a determinate storie e autori. Senza contare che allora il Topo vendeva di più (vedasi il topic "Tiratura di Topolino" per i motivi principali), quindi era del tutto logico che nascessero interessanti iniziative come PK, Ridi Topolino o Zio Paperone (fine anni '80).
Bazzicando il forum, però, noti che ci sono appassionati del Topo anni '70, o anni '80, e capisci che non esiste un decennio preciso e oggettivo in cui il settimanale in questione era migliore, ma è tutta una questione soggettiva.

Avevo citato Barks e Don Rosa perché, secondo i miei gusti personali (non per niente, come hai detto tu, è una questione soggettiva) oggi giorno non c'è nessuno come loro. So bene che le loro storie non sono mai comparse sul Topolino (e mi sembra ovvio), e proprio per questo le storie di oggi mi sembrano nulla al confronto delle loro. Ma è ovvio, non si può pretendere tanto. Sarebbe avere una fortuna sfacciata, trovare un disegnatore/sceneggiatore di quel livello e poter passare la censura, altro problema a cui non avevo pensato e che mi avete ricordato.
Purtroppo per ora è così, e temo proprio che, anche se leggessi le ottime "recensioni" delle storie di oggi sul Topo, non cambierebbe nulla dentro di me, perché continuerei a non comprarlo, a storcere la bocca quando vedo DD, la grafica e quella continua educazione forzata (come già detto da qualcuno di voi), e in compenso continuerei (e lo farò) a cercare disperatamente i vecchi Topolini e magari (magari!) gli "Zio Paperone".
Sarò cocciuta ma non ci posso far niente, Don Rosa e Barks mi hanno come "ibernata" da tutto ciò che non è loro. E a pensarci bene non mi dispiace, anzi.

Don Rosa e Barks mi hanno come "ibernata" da tutto ciò che non è loro.

Sei arrivata al punto. A te piace il prodotto disney americano (ed Egmont), e non quello italiano. A questo punto non puoi farti molte aspettattive dal fumetto italiano: purtroppo (per te) gli sceneggiatori e i disegnatori che girano sul Topolino sono italiani, ed il loro stile è quello della tradizione italiana.
Quando scoprii la saga di Don Rosa mi allontanai dai prodotti nostrani anch'io. Non riuscivo ad accettare la vita di Paperone al di fuori della timeline stabilita dal Don, e nemmeno un Paperino diverso da quello messo in moto da parte di Barks. Questo, a mio avviso, è molto limitativo. Oggi mi rendo conto di essermi perso delle vere perle in questi anni di "inattività", a cominciare dalle tante storie di Casty. Il Don, che rimane comunque il mio autore disney preferito, mi aveva completamente assorbito, tanto che apprezzai a fatica una saga come quella di Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi (letta nella versione Disney libri). Poi è chiaro, ognuno decide cosa fare di ciò che legge, ma secondo me è un errore fossilizzarsi sui due autori americani, e poi pretendere maggiore qualità dal Topolino: non è la qualità ciò che tu cerchi, ma la tradizione disney americana sui paperi, che certo non potrai trovare sfogliando il settimanale nostrano.

Doretta Doremì, in parte ha già risposto McDuck ma ci tengo a dire una cosa. Che se a te piaccioni solo le storia di Don Rosa e Carl Barks ti dovrai far bastare quelle 887 storie che i due hanno realizzato (compresi i rifacimenti) ma non puoi dire che Topolino è in decadenza perché non segue i tuoi, tu sei solo una delle tante lettrici.
Infine, sul fatto di essere educativo mi ripeto, insegnare è un bene, poi se lo si fa bene o no è un altro conto (e si può discutere sulla qualità della singola storia) ma farlo, almeno provare, va premiato. Mica vorrete gli emettitori di rumori che vendono in Francia e Germania.

Avete ragione.
Se d'altronde ho deciso di seguire esclusivamente il Don e Barks (soprattutto il Don) è bene che non mi fermi a criticare quello che è oggi il Topolino italiano, tanto è inutile.
E chissà, poi magari un giorno nascerà un altro Barks o un altro Don... E io non aspetto altro che quel giorno.

Avete ragione.
Se d'altronde ho deciso di seguire esclusivamente il Don e Barks (soprattutto il Don) è bene che non mi fermi a criticare quello che è oggi il Topolino italiano, tanto è inutile.
E chissà, poi magari un giorno nascerà un altro Barks o un altro Don... E io non aspetto altro che quel giorno.

Sai doretta io ti capisco è difficile dopo che ti sei letta la saga o altre storie del don leggere il topo però c' è ancora tanto di bello in questo giornale...Pensiamo a casty è una vera perla preziosa, poi ci sono cavazzano,de vita, teresa radice, turconi,ziche,artibani ecc. Non sminuiamo tutto il talento italiano..Io penso sia un giornale che ha ancora tanto da da dare...e poi è difficile, umanamente impossibile trovare un topo con 5 storie super allo stesso livello.Alcune saranno da 8 altre da 6, ma è sempre stato così anche negli anni 90 del top, il fatto che il topo venisse comprato tanto era dovuto anche alla minor tecnologia, mionr offerta ecc come è stato detto in altro topic..Insomma per me vale ancora la pena di comprarlo  e se ti capita qualche storia di casty leggila se vuoi non rimarrai delusa

Sai doretta io ti capisco è difficile dopo che ti sei letta la saga o altre storie del don leggere il topo però c' è ancora tanto di bello in questo giornale...Pensiamo a casty è una vera perla preziosa, poi ci sono cavazzano,de vita, teresa radice, turconi,ziche,artibani ecc. Non sminuiamo tutto il talento italiano..Io penso sia un giornale che ha ancora tanto da da dare...e poi è difficile, umanamente impossibile trovare un topo con 5 storie super allo stesso livello.Alcune saranno da 8 altre da 6, ma è sempre stato così anche negli anni 90 del top, il fatto che il topo venisse comprato tanto era dovuto anche alla minor tecnologia, mionr offerta ecc come è stato detto in altro topic..Insomma per me vale ancora la pena di comprarlo  e se ti capita qualche storia di casty leggila se vuoi non rimarrai delusa

Seguirò il tuo consiglio, Ophelia, grazie

anche negli anni 90 del top

Proprio vero che de gustibus... Gli anni '90 li ho sempre considerati il punto più basso di Topolino... :-D

Proprio vero che de gustibus... Gli anni '90 li ho sempre considerati il punto più basso di Topolino... :-D

del top come vendite, non come qualità intendevo

del top come vendite, non come qualità intendevo

Per il Top di vendite e di qualità esiste un solo decennio: gli anni '70! (un milione di copie senza gadgets)

Consiglio per Doretta Doremì: se ami Don Rosa e Barks, ti piacerà sicuramente lo Scarpa fine anni'50- inizio anni'60. Ci sono alcune storie come L'ultimo Balabù, Le lenticchie di Babilonia e La leggenda dello scozzese volante che sono comletamente in stile barksiano (e - so che è quasi una bestemmia - sono anche meglio di Barks)