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Io penso di nò. Topolino lo chiama sempre "A quel Pippo" che suona tanto come "A quel pirla". In alcune storie lo dice apertamente "Quel Pippo è uno sciocco ma può tornarmi utile". Io penso che lo sfrutti nelle indagini per fargli fare il palo o per dei diversivi.

Ecco cosa combina Martina (ci ho messo un po' a capire cosa volesse dire "martiani")...

O meglio, ecco cosa combinano certi commentatori di Martina (gli stessi che identificano il Topolino martiniano con quello perfettino e antipatico). Certo che sono amici! E un sano rapporto di amicizia riconosce anche i "difetti" dell'altro e puo' vivere momenti di esasperazione o di bieco utilitarismo.

Distinguiamo: i T&P di Martina sono amici, anche se non è l'amicizia pura che siamo abituati a vedere, ha momenti di scazzo, di arrabbiature, come in fondo è normale in un'amicizia reale e così la vediamo in un autore molto realistico come Martina. Invece i T&P di altri autori che adottano la caratterizzazione di Martina, senza il suo genio, non sono amici.

Sono amici per la pelle, sempre e costantemente.

Certo, ci sono i momenti di arrabbiatura da parte di Topolino, a volte pure giustificati, ma, se lo guardate bene, non c'è una volta in cui Topolino non si dia da fare per aiutare l'amico non appena ne ha bisogno, quando Pippo è vittima di qualche sua stramberia.

A volte litigano, ma capita, è normale in un'amicizia. Ma poi si resta sempre amici, complici, compagni di mille e una avventure!

Il bello martiniano era anche il forte contrasto tra le due personalità, che però si completavano nel "creare" l'avventura, nel vedersela cucita addosso come meglio si poteva, sia quando Pippo acquisiva qualche assurdo potere, sia quando entravano in scena i bis bis, sia quando era solo un po' di goofyaggine semplice a dominare la scena.

Martina li sapeva usare proprio come amici inseparabili: era questa la sua vera capacità, che poco gli viene riconosciuta.

Certo, Martina si serviva di Pippo in modo diverso da De Vita nella Spada, giusto per fare un esempio, ma non ha mai trattato Pippo come un tonto puro e semplice (anche se a volte l'esclamazione è sfuggita a Topolino esasperato).

Pippo per Martina aveva delle particolarità: era uno strambo totalmente fuori dal mondo, e come tale se ne serviva, ma quante volte la soluzione dell'avventura si è trovata non solo grazie all'acume di Topolino, ma anche grazie alla pippaggine di turno?

Pensateci, e noterete come Martina ci sapeva fare anche nell'usare un Pippo estremizzato come piaceva a lui che, in fondo, estremizzava tutti i personaggi Disney. Ma li sapeva usare, eccome!

Io ero stato a lungo di opinione non così dissimile, in verità. Mi scocciava vedere, spesso e volentieri, Topolino arronzare Pippo, o tacciarlo di idiozia senza pensarci due volte. Anche confondendo con storie di altri autori, che utilizzavano proprio male Pippo, al pari di un peso che preme Topolino sulle pa... orecchie, ma leggendo e trovando più storie con cui fare il raffronto, mi sono poco alla volta ricreduto. E' vero, come dice l'avvocato, che sono sempre pronti a correre l'uno in aiuto dell'altro, ed è bello vedere come vanno sempre di pari passo nonostante i caratteri totalmente cozzanti (e nonostante Pippo debba avere una falcata almeno tripla a quella di Topolino; se rallenta il passo per non lasciarlo indietro, ditemi se non è amicizia questa ).

IMHO pippo dovrebbe pure essere uno di quelli ingenui che se anche gli fanno "brutte facce" (traducendo letteralmente dal dialetto siciliano), non se la prende e continua a rimanere amico di T.

Questo non vuol dire che Topolino è approfittatore eh, o amico di facciata! solo che alle volte glieli tira dalle unghia delle zampe gli insulti!


Però onestamente quando c'erano le combo Martina/Chierchini non metterei le mani sul fuoco che "dietro le quinte" si scannavano come i cani!

Sì, però modificare il titolo del Topic, per favore, anch'io ho dovuto leggerlo per capire, o non ci sarei MAI arrivato

In effetti, solo il fatto che in tanti se lo siano chiesto, suggerisce che "forse un fondo di verità c'è"...in fondo, se 10000 persone pensano la stessa cosa, leggendo una storia, o è così, o l'autore si è spiegato male (e non mi pare il caso di Martina).

Che poi io sono un caso a parte, rispetto all'utente medio che risponde a questo topic. Cioè, qui quasi tutti si irritano perché dicono "ma come, Topolino tratta Pippo così male, gli da' dell'idiota, non dovrebbe, se è un vero amico". Io, invece, leggendo certe storie, ho sempre pensato: "certo che Pippo è proprio idiota, come fa Topolino a tirarselo dietro, gli combina solo guai?"

Ed il motivo è semplice: Pippo in quelle storie, era veramente idiota. Senza speranza e senza scampo. A volte si faceva prendere da qualche fissa, e rimproverava Topolino, o se la prendeva con lui, perché cercava di farlo ragionare. Oppure, era talmente al di fuori della realtà, che non capiva cosa gli stesse succedendo intorno. E faceva mille favori (involontari, of course) ai cattivi di turno, con la sua goffaggine. Insomma, se fossi stato Topolino l'avrei preso a mazzate sui denti, altro che amicizia. Per me, Topolino dava dimostrazione di una grandissima pazienza con lui, mi sembra un po' ingiusto ed ingeneroso dire che fosse Topolino a comportarsi male, cioè quel Topolino poteva essere antipatico per milioni di ragioni, ma non per quella. In definitiva...no, la sua pazienza era una grande dimostrazione d'amicizia. Che poi, non avrebbe mai lasciato l'amico in difficoltà, o cose del genere.

Che poi, noi diciamo storie di Martina, ma forse molte delle storie "incriminate" magari erano di Barosso o di Dalmasso, non di Martina. Certe brevi con Topolino e Pippo non mi ricordavo proprio di chi fossero, finché non le ho rilette, ed erano scritte con un certo "stile" anche loro. E pure fra le storie di Martina, non erano tutte uguali, dai. C'erano storie più o meno "cattive", ed altre semplicemente, più o meno "ispirate", magari buttate giù in fretta, perché bisognava scriverne un certo numero.

Che poi io sono un caso a parte, rispetto all'utente medio che risponde a questo topic. Cioè, qui quasi tutti si irritano perché dicono "ma come, Topolino tratta Pippo così male, gli da' dell'idiota, non dovrebbe, se è un vero amico". Io, invece, leggendo certe storie, ho sempre pensato: "certo che Pippo è proprio idiota, come fa Topolino a tirarselo dietro, gli combina solo guai?"

Ed il motivo è semplice: Pippo in quelle storie, era veramente idiota. Senza speranza e senza scampo.

Non sei affatto l'unico, tranquillo.

Mai posta la domanda: per me lo erano. Poi ho scoperto Hap&Leonard di Lansdale e devo dire che i due, che sono amici, non si trattano tra loro in un modo troppo diverso da come facevano i Topolino e Pippo dell'epoca!

Sì, sono amici, per tutti i motivi spiegati finora, e pur con i momenti di nervosismo topolineschi (a volte comprensibili) di cui si è parlato. E poi, da parte pippesca, in "Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera", c'è una delle più grandi dimostrazioni fumettistiche in assoluto di vera amicizia, del tutto disinteressata. Mi riferisco a quando Goofy, pur avendo visto con i suoi occhi Mickey mentre cercava di uccidere Basettoni nella notte con il coltello, rovescia un tavolo addosso allo stesso Basettoni e agli altri poliziotti, aiutando Topolino a scappare e mettendosi di fatto contro la legge. Indimenticabile la sua esclamazione: "Anche se sei un assassino, sono tuo amico!". Da brividi!

nella doppia vigilia di natale alla fine topolino esclama esasperato "Oh!! Questa notte, tutti i miracoli sono possibili... ma non è possibile che Pippo diventi furbo... nemmeno in questa notte miracolosa!" LOL