La nostra generazione è stata *tartassata* dalla DiCaprio mania... Penso che le ole alla fine del film di tutti i maschi ci stavano tutte
(Vabbè che DiCaprio ha avuto il sale in zucca di dire: "Sono un divo famoso. Voglio restarlo?" e ha imparato a recitare meglio, e questo gli sono valsi ruoli di maggior pregio (Blood Diamond, Inception, Gangs of New York, e a breve Django, dell'amico di Macchia Nera, Quentin).
Onore al merito, quindi, Vale
A livello di rubriche, vorrei sottolineare come si è passato da un fanciullesco non sense (a partire dagli improbi sommari) a un equilibro che piace.
Devo ammettere che alcune rubriche, ai miei 25 anni suonati, sono risultati ancora interessanti: dai grattaterra, a Peggy, alla serie sul collezionista di persone (ogni volta un personaggio curioso), ai giochi da tavolo (di cui sono appassionato e cultore, ma mi fa piacere un tentativo di presentazione di questo vastissimo mondo che non sia Monopoly o RisiKo!).
Inoltre mi piace l'idea di un menù molto vario: dall'arte, alla tecnologia, all'ambiente: una piattaforma di lancio verso svariati settori, alla ricerca di quello giusto. Argomenti trattati con leggerezza, ma non superficialità. Pollice in su anche per la correttezza: nei miei ambiti ho sempre trovato pochi, pochissimi errori, e penso che sia l'andazzo del giornale anche per gli ambiti non miei.
Già li feci di persona i miei complimenti a Valentina per la sua gestione l'anno scorso a Lucca. Se li merita tutti!