Battute a parte, si sa quale sarà il motivo dell'odio della matrigna verso Biancaneve?
Probabilmente perché Biancaneve sarà la più inclusiva...
"Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più inclusiva del reame?"
A parte gli scherzi, in realtà la Regina voleva liberarsi di Biancaneve per semplici questioni dinastiche, visto che era la legittima erede.
E qui magari sorprenderò molti, ma la fiaba, come tutte quelle dei Fratelli Grimm, erano ispirate a fatti reali di cronaca medievale, che col tempo si erano trasformate in racconti fantastici.
Hansel e Gretel, ad esempio, è un fatto reale, solo... come dire? un po' diverso.
La strega era in realtà una (tutt'altro che vecchia) fornaia benestante che vendeva dolci e pan di zenzero, ai margini della foresta. Hans e Greta erano due fratelli (tutt'altro che bambini) che volevano impadronirsi delle sue ricchezze, e per prima cosa la denunciarono per stregoneria. Come ricorda Barbero, non è assolutamente vero che si bruciavano le accusate di stregoneria come se nulla fosse, anzi c'era un regolare processo in cui gli accusatori dovevano presentare prove concrete, non bastava dire "è una strega". Infatti la fornaia fu prosciolta da ogni accusa.
I due fratelli allora tornarono da lei e la costrinsero a rivelare dove teneva i soldi e poi la buttarono nel forno. Ecco, visto come un fatto di cronaca nera reale diventa una fiaba?
Tornando a Biancaneve, in effetti pare che fosse realmente figlia di uno dei tanti principi feudatari di una regione tipo Renania o Sassonia. Morto il principe, il potere passò nelle mani della seconda moglie, una che oggi definiremmo
spregiudicata arrampicatrice sociale, che pensò bene di liberarsi della erede legittima. Sfuggita ad un primo attentato (il cacciatore?) la ragazza trovò rifugio nel bosco in una casa di minatori che, date le anguste gallerie delle miniere dell'epoca, erano giocoforza individui di bassa statura, adolescenti se non bambini e anche nani.
Purtroppo però alla fine fu trovata dalle sue spie e fatta fuori.
Non sono fake news internettiane, ma cose dibattute da decenni dagli studiosi. Le lessi sulla stampa negli anni '80, con tanto di nomi e cognomi che adesso non ricordo.