Papersera.net

Dopo lunghe ricerche è ufficiale: non c'è un topic su questa storia; e la cosa è veramente strana, visto che ogni volta che viene nominata è solo in termini assolutamente positivi. Visto che Paolo, durante il viaggio di ritorno da Reggio, l'ha nominata, e visto che si tratta della mia storia di riferimento quando parlo del tratto cavazzaniano così come l'ho conosciuto e come lo ricordavo e come lo adoravo, ieri mi sono messo a caccia, che fortunatamente è finita presto datosi che (e me ne ero completamente dimenticato) ne ho due versioni, una ovviamente italiana (sul sesto fascicolo della anche da me bistrattata serie Paperino e... di Sorrisi) ed una USA (The Snacking Sleuths). Ed è proprio per parlare di questa versione, e di dimostrare che al peggio non c'è mai fine, che apro il topic (per chi non avesse mai letto la storia: la spoilero tutta; uomo avvisato...).

Dunque dopo aver riletto la storia su Paperino e... i cugini, prendo il Walt Disney Giant n. 5 della Gladstone e mi appresto a rileggerla ed a confrontarla con l'originale; la prima cosa che salta all'occhio è che di Giorgio Pezzin non c'è traccia nei credits, che dicono American story and script by Gary Gabner - Art by Giorgio Cavazzano - Color by Eric Vincent; andando avanti nella lettura ne comprendo il motivo: ci sono molte differenze tra le due storie, non solo nella traduzione ma anche e soprattutto nella sceneggiatura (cosa che comporta anche il rimontaggio delle vignette, con molte mancanti). L'inizio è lo stesso: Paperopoli impazzisce nella ricerca di diamanti nascosti nelle confezioni di Cioccolatoni De' Paperoni (Chuggie's Chockies); ma la macchina che deve inserire un diamante ogni centomila scatole (uno ogni settecento nella versione USA) impazzisce e nella centomillesima scatola inserisce 200 diamanti. E qui ecco la differenza tra le due versioni che le separa in maniera netta: nella versione USA il diamante inserito nella scatola è uno solo, ma è il Roopadoop Diamond, usato dai tecnici come riferimento per confrontarlo con i diamanti, evidentemente meno pregiati, che vengono inseriti nelle scatole; ma soprattutto è l'unica garanzia che Paperone ha preteso dal proprietario dello stesso per un prestito fatto a quest'ultimo. Inizia dunque la caccia alla scatola incriminata (senza la prova effettuata da Paperino nell'originale, prova che risulterà essere decisiva); Paperino e Paperoga si recano da Gian Duiotti (Graciuos Goodies), dove assaggiano centinaia di cioccolatoni senza trovare la scatola giusta; vengono scoperti e pestati, tra gli altri, da Celestino, che "Ne va matto... e ne mangia a quintali quando si allena!" (è un pugile), e che ne approfitta per fare un po' di allenamento. Bene, negli USA l'allenatore di Celestino diventa Gracious Goodies, Celestino è un operaio del deposito, e la scena del pestaggio manca completamente, essendoci solo l'uscita dei due cugini malconci. Dopo aver recuperato una lista di clienti, i due si recano a casa di Joe Mac Rustik (Old Man Murgatroyd), solitario abitante di un cocuzzolo insieme ai suoi due dobermann. Nella versione italiana a Paperoga basta assaggiare un cioccolatone per stabilire che non è la scatola giusta; in quella USA la vignetta è la stessa, ma il dialogo è "<Munch> It's not this one <Crunch> or this...", facendo quindi capire che ne assaggia più di uno. Dopo essere sfuggiti all'eremita ed ai suoi cani, tocca al camionista Timoty Diesel (Moose Foster); e qui si tocca il fondo. Infatti nella versione italiana la scena porta via cinque pagine, con Paperino infine pressato da uno schiacciasassi; in quella USA tutto dura due pagine sole, ed addirittura le scatole che Paperino prende al camionista risultano essere cioccolatoni di una marca diversa da quella di Paperone. Fine storia in Italia: Gastone arriva al deposito perchè disturbato dai lamenti che provengono dallo stesso; Paperone gli regala la scatola con cui Paperino aveva fatto la prova, che risulta essere quella ricercata in lungo ed in largo contenente i duecento diamanti. Fine storia negli USA: Gastone arriva al deposito perchè chiamato da Paperone, che spera che la sua fortuna possa risolvere il problema; non fa neanche in tempo a spiegargli la questione, ed ecco che salta fuori il Roopadoop Diamond.

Sono proprio curioso di sapere come reagirono all'epoca Cavazzano e soprattutto Pezzin vedendosi stravolgere una delle loro più divertenti storie di sempre in questa maniera; credo che piuttosto che vederla così malridotta avrebbero preferito che non fosse stampata affatto negli USA.

dico solo che quando ho intraletto il titolo del topic dalla main page del forum , mi è uscito fuori un "ohhhhhhhhh" di approvazione/stupore/ammirazione  

io invece vorrei proprio sapere perché gli americani l'hanno stravolta così  :o
cos'è che non andava in quella originale? c'era qualcosa di poco comprensibile per la mentalità USA, o che?
o hanno solo cercato di accorciarla? mah......

Effettivamente questa storia è un classico... in quanto a modifiche e censure USA. E' strano, visto che di solito queste modifiche riguardano solo l'inserimento forzato di qualche riferimento a Barks o cose simili, ma mai stravolgimenti della storia. Caso più unico che raro, forse?
A meno che, per quella storia, non siano stati in grado di avere il supporto di un italiano, e quindi non avessero davvero capito cosa stava succedendo e fossero stati costretti a improvvisare.

ma alla fine facevano prima a scrivere loro una storia piuttosto che spendere così tanta fatica e tempo e soldi per una ciofeca simile! /

La conosco anch'io quella storia...e' davvero molto bella!!!
Per la censura:
molti dei cambi mi sembrano logici con l'assunto che di diamanti ce ne siano uno solo e non 199 e di conseguenza non basti mangiar un solo croccante per stabilire che la scatola sia quella giusta. Questo spiegherebbe alcuni cambiamenti (Paperoga che mangia piu' di un croccante, la mancanza della scena in cui Paperino mangia l'unico croccante della scatola che ha zio Paperone). Per il resto non ne so i motivi: o come ha detto Sprea avevano solo i disegni, ma non i dialoghi, oppure si trattava di accorciare la storia per qualche strano motivo di impaginazione dell'albo...
Ad ogni modo temo che sia tipico della riduzione nazionale di una storia straniera: molte storie danesi e brasiliane han fatto la stessa fine (rimontaggi, traduzioni sommarie, riferimenti a luoghi reali cancellati) nella versione italiana...

E' ovvio che, cambiando lo spunto iniziale, cambino alcune scene; ed anche parlare di censura in questo caso non è proprio corretto (anche se per la scena di Paperino schiacciato forse è il termine appropriato). Facevo notare il fatto che una storia che camminava benissimo di suo è stata praticamente riscritta; non stravolta, ma riscritta si, e ciò credo che non sia piaciuto affatto ai suoi realizzatori.

E' effettivamente una delle storie mitiche di collaborazione disastrosa Paperino - Paperoga, tra le più divertenti di tutta la banda...
Nella mia mente si collega ad altre tre storie:
"Paperino e la visita distruttiva"
"Il giro del mondo in 80 accessori"
"Paperino e il recupero dell'Andrea Boria"

Sorrido solo al pensiero di paperecher e traparocher...
e ogni volta che mangio un Ferrero Rocher non posso fare a meno di pensare al "munch munch" di paperoga che assaggia il croccante!!!

/me

"Vi mostrerò come si esegue il doppio ditirambo antero-posteriore!!!"

E' effettivamente una delle storie mitiche di collaborazione disastrosa Paperino - Paperoga, tra le più divertenti di tutta la banda...
Nella mia mente si collega ad altre tre storie:
"Paperino e la visita distruttiva"
"Il giro del mondo in 80 accessori"
"Paperino e il recupero dell'Andrea Boria"

Io ci metterei anche "Paperoga e il peso della gloria", anche se, ad onor del vero, Paperino vi svolge un ruolo secondario.
Per quanto riguarda la traduzione americana... eeek! orrore e raccapriccio...

c'è quella meravigliosa sui sommergibili di cui non ricordo mai il nome...

c'è quella meravigliosa sui sommergibili di cui non ricordo mai il nome...

Suppongo sia la citata "Paperoga e il peso della gloria"

Risollevo questo topic dagli abissi di un silenzio lungo addirittura dodici anni  :o (ma ci sono altre storie che mi piacerebbe appena possibile risollevare) e pur col massimo rispetto per l'intento iniziale di chi volle aprirlo, cioè quello di mettere a confronto la versione italiana con quella americana, preciso da subito che della versione americana non mi interessa per niente farne commento, a prescindere dall'averla o meno (oltretutto nel caso specifico non la possiedo proprio).
La storia la conosciamo, è una delle più belle produzioni della coppia Pezzin-Cavazzano, e mi accorgo di come tutto sommato siano già nove anni dall'ultima uscita e questo mi fa sperare in una riproposizione che colmi l'eventuale mancanza nelle collezioni personali soprattutto dei giovanissimi (magari saranno anche in pochi) che ancora non la possiedono o non l'hanno letta.
Uscita nel 1977 in un periodo in cui le promozioni pubblicitarie dei prodotti commerciali cominciano ad assumere in modo sempre più dinamico le caratteristiche coinvolgenti che porteranno alla svolta ben più "aggressiva" avviatasi con gli ottanta, la storia prende spunto da una promozione apparentemente folle di Paperone che si rivela invece un'operazione redditizia che spinge i Paperopolesi a comprare compulsivamente scatole di croccanti alla ricerca di un diamante che può essere contenuto in qualcuna di queste scatole. L'invenzione finale di Pezzin è a dir poco geniale, anzi aggiungo che a mio avviso costituisce il più insolitamente eccelso "omaggio" che mai autore abbia fatto alla proverbiale sfortuna di Paperino. Talmente eccelso da far passare addirittura in secondo piano il classico immancabile colpo di fortuna dell'antipaticissimo Gastone, evento che in altre circostanze solitamente si mal digerisce mentre qui è letteralmente oscurato dalla bellezza della sfortuna di Paperino, una sfortuna che ce lo fa amare senza la necessità di compiangerlo come in altre circostanze, una sfortuna quindi che assurge a ruolo di autentico marchio di fabbrica e che cesella un finale dal taglio davvero...  brillante!

L'invenzione finale di Pezzin è a dir poco geniale, anzi aggiungo che a mio avviso costituisce il più insolitamente eccelso "omaggio" che mai autore abbia fatto alla proverbiale sfortuna di Paperino. Talmente eccelso da far passare addirittura in secondo piano il classico immancabile colpo di fortuna dell'antipaticissimo Gastone, evento che in altre circostanze solitamente si mal digerisce mentre qui è letteralmente oscurato dalla bellezza della sfortuna di Paperino, una sfortuna che ce lo fa amare senza la necessità di compiangerlo come in altre circostanze, una sfortuna quindi che assurge a ruolo di autentico marchio di fabbrica e che cesella un finale dal taglio davvero...  brillante!

Grande Gilberto a rispolverare il topic su questa storia fantasmagorica. Tutto parte con una tranquilla passeggiata di paperino e paperoga e in men che non si dica eccoli ubriachi di cioccolato in uno scatolone, morsi da dobermann sopra un alto pinnacolo, spiaccicati su un parabrezza, malmenati da nerboruti omaccioni. Fino allo straordinario finale, come ben dici, in cui si infilano tali inaspettati e mirabolanti colpi di scena che nessuno dei protagonisti risulta antipatico. Particolare finalissimo, ceuciale e decisivo la frasetta buttata li senza pensarci da Paperone, che destina in ultimo il mega gruzzolo !

La grandezza nella piccolezza, insomma, e tutto nell' ultimo periodo tridimensionale di cavazzano, nell' incessante precipitare degli eventi personaggi e battute indimenticabili. Il gangster grossista, il pugile, il camionista...e soprattutto il vecchietto misantropo.Il tutto al ritmo dei crunck e slurp per i cioccolatoni al croccante, che fanno venire l' acquolina in bocca. Operazione marketing riuscita