Anche io trovo che, come disegnatore, Don Rosa stia migliorando: il suo tratto è molto più pulito che un tempo, i suoi personaggi meno rigidi e le vignette meno caotiche!
E, nella fattispecie, ho trovato questa storia molto bella e piacevole da leggersi!
Tuttavia (ribadendo ancora che secondo me è stato molto più suggestivo Barks nello sfumare la vicenda, lasciando tutto alla fantasia di chi legge), dopo aver letto una appresso all'altra le altre storie di Don Rosa sul
menage tra Paperone e Doretta, trovo che questa storia aggiunga ben poco sull'argomento... e, soprattutto, in questo caso non credo neppure che si tratti di coraggio aver esplicitato l'unione tra i due, proprio perché mi è sembrata un'operazione superflua, volta a svelare qualcosa di abbastanza scontato... la vedrei più come una provocazione all'establishment disneyano, o un'affermazione della sua totale indipendenza da qualsiasi diktat editoriale!
Ben altra cosa, per essere più chiaro, il coraggio che invece Don Rosa ha avuto nel disegnare il corpo senza vita del padre di Paperone, che si intravedeva sotto le coperte della sua camera da letto nella vignetta in cui fantasmi del padre e della madre di Paperone si recano nell'Aldilà a trovare il resto del clan... quella vignetta forniva un'immagine molto forte, giungeva in modo tutt'altro che prevedibile e fuori da ogni standard disneyano, e tratteggiava con molta delicatezza e poesia un evento drammatico, come la perdita di un proprio caro, ma, ahimè, presente nella vita di chiunque.
Ma nessun "dramma": ad ognuno il suo genere di storia!