3a puntataAltra puntata, altro cambio alle matite: con Gervasio si ritorna allo stile cavazzaniano del primo episodio.
In questa occasione vengono messi da parte i misteri, la tensione e le distopie precedenti per tornare ad una missione nel tempo più convenzionale (sebbene molto atipica). Infatti non si può negare che accostare nativi americani ad antichi romani sia originale.
Tuttavia la storia assume dei toni più da commedia, comunque godibile. Si ricordano con piacere battute come:
- Pensavamo che foste amici, ma a quanto pare non è così. E se non siete amici, siete nemici. E i nostri nemici fanno una brutta fine
- Scusate se vi interrompo, ma Luna che se la ride tutta l'estate è ancora prigioniera.
- E Bruto. Non dimentichiamolo, altrimenti si offende.
La soluzione della vicenda, per la quale si utilizza in modo intelligente la storia, lascia soddisfatti.
La puntata si presenta quindi pressochè come autoconclusiva, almeno fino a quando, a poche pagine dalla fine, si ripresenta la minaccia dei dinosauri.
Anche il finale, in cui
sembra che i nostri esplodano,
non è male. Peccato che il numero di Topolino che ospitava l'episodio, nell'anticipazione del successivo, mostrava
Topolino e Pippo vivi vegeti
come se nulla fosse: restare una settimana con la cosa in sospeso sarebbe stato meglio, ma pazienza.
Comunque, nessuno dei romani nota che Grunto, Zwilpo e Tekko indossano, sotto le antiche corazze, i loro abiti futuristici.
Infine, viene citato per la prima volta nella storia il termine ucronia, che ho imparato proprio in questa occasione.
4a puntataSiamo arrivati al punto più debole dell'avventura, che avrebbe sicuramente meritato una conclusione migliore.
Infatti, sebbene la soluzione dei misteri mi abbia completamente colto di sorpresa, il modo in cui i personaggi tentano di rimediare pecca di logicità: sanno che ha provocare tutto è stato un oggetto che si trovà li da centinaia di milioni di anni, durante i quali la morfologia del territorio è sicuramente cambiata. Come fanno a sapere dove cercarlo? Praticamente si vede che iniziano a scavare in un punto a caso e dopo un po' lo trovano (il fatto che è in perfette condizioni è invece giustificabile dall'essere un manufatto molto avanzato del futuro).
Anche il modo in cui tornano nel passato lascia un po' a desiderare.
Quando invece i viaggiatori del futuro scompaiono, non ho capito in base a che logica avviene.
Il fatto che Topolino e Pippo ritornino al loro tempo, invece è perfettamente sensato, in quanto devono essere trascorse le 12 ore (o 24, o 36, eccetera) oltre le quali si presenta la finestra di rientro.
Insomma, dopo questo finale abbastanza affrettato si ha la sensazione di aver tralasciato qualcosa e riflettendoci i conti non tornano.
Il passaggio da Gervasio a Mazzarello, invece, non dà troppo fastidio, considerando anche che all'epoca il secondo aveva un tratto più apprezzabile.
PS: A un certo punto i nostri dicono:
- In effetti aveva cercato di dircelo.
- Ma poi lo abbiamo tutte le volte interrotto.
In che senso tutte le volte? A me pare che sia accaduto una volta sola