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Come è stato ricordato da qualcuno, le storie disegnate da Murry avevano trame un po' deboli.
Molte di esse sconfinavano nel fantasy (un esempio lampante è "Topolino e l'avventura delle avventure") con risultati non sempre all'altezza del nitido disegno "linea chiara".
Voglio ricordare però una storia particolarmente riuscita, o almeno così mi sembrò nel lontano 1971.

Mi piacerebbe sapere cosa pensate della storia in oggetto e delle storie di Murry di quel genere narrativo in genarale.

"Topolino e la nuvola che ride"

In origine su
TL 819 Topolino (libretto) n.819 1971-08-08 1

Poi ristampata:

GCD 11 I Grandi Classici Disney n.11 1984-03 1
GCDC 3 Topolineide 1984-05 1
CD 198 I Classici di Walt Disney (seconda serie) n.198 1993-05 1

E' una storia che ho amato molto, anche perchè ricordo ancora nitidamente le condizioni in cui la ho letta per la prima volta, sdraiato al sole in giardino sgranocchiando "charms".. 35 anni fa!!!
La sceneggiatura è interessante e movimentata, in stile "prigioniero di zenda", con punte di sospensione notevoli (quando Topolino e Pippo si fingono pupazzi e c'è una ispezione inaspettata).  Poi c'è l'occhio elettronico, profetica anticipazione del Grande Fratello!!!

ciao
massimo

Vivace, divertente e direi originale come storia. L'idea dei pupazzi, la finta caduta di Topolino nel buco, l'esilarante uscita di Pippo che, da pupazzo, si mette a mangiare una mela, l'esistenza ,nei muri, di punti  possibili da attraversare, ecc.. e' una storia ricca di trovate e piacevole da leggere. (anche se il disegno di Murry non mi ha mai entusiasmato..)

E' stata ristampata proprio questo mese su "I Grandi Classici" n. 260.

io purtroppo nn cel'ho...lo comprerò!  

già fatto! non conoscevo la storia e l' ho trovata molto divertente  

Non mi toccate questa storia!
E'  nel podio delle mie tre preferite di tutti i tempi
E' uno dei miei primi ricordi della nebulosa infanzia.
E' e rimane per me un mondo favoloso, un tratto rotondo e giocondo, un'attenzione squisita per dettagli così ben ideati da rimanere scolpiti in decenni nella memoria (i fiori ovoidali, mister Ridolini, i pupazzi, i muri inghiottenti)
Murry lo ritrovo in altre storie simili, e lo ritrovo sul mio podio.
Assolutamente non comprendo perché sia sottovalutato, è la magia del suo tratto che ha vinto anche il tempo, difficilmente una matita ha questa potenza.