Rat-Man # 83 - E Qualcuno Morirà!Secondo episodio (ma non ultimo, come già ci allerta il buon Plazzi nell'editoriale) della n-logia che riporta sulla scena Ratto, gli scenari di guerra e la tematica religiosa, fortemente in primo piano.
Cosa dire di
E Qualcuno Morirà!, se non che è una sboronata?
Già i toni sopra le righe e volutamente assurdoni si avvertivano nel numero scorso, ma l'atmosfera era ancora ammantanta di prologo alla vicenda che Leo Ortolani vuole narrarci stavolta.
Adesso invece si entra nel vivo della storia, e le esagerazioni si sprecano e sono palesi: Ratto, il Colonnello Angelo, Chat Morris e gli altri Sacrificabili arrivano nell'Aldilà semplicemente con un aereo militare, e con delle semplici motociclette possono anche
muoversi indietro nel tempo come se nulla fosse.. La veridicità non è importante in questo caso, affatto, anzi Ortolani si diverte a spararla sempre più grossa proprio come i film di guerra americani che in qualche modo questa saga parodizza.
Ma è bene evidenziare subito come il prendere in giro un certo tipo di action-movie da macho americano è solo un aspetto di questa seconda avventura di Ratto. La principale caratteristica è l'inedita (perlomeno in questi termini) riflessione teologica che Leo sta compiendo tramite il personaggio di Ratto e tramite il suo stile narrativo ironico e iconico.
Il riportare in due occasioni il momento in cui Gesù è accusato nel sinedrio (scene fedeli a quelle raccontate nelle Scritture, anche se con qualche "inserto" alla Ortolani
) mi ha sorpreso, ma anche l'incrollabile fede che Ratto ripone in Gesù e nel suo aver vinto la morte (ok: il dialogo di Ratto con la Morte è una cosa bellissima
) e tutto il sottotesto religioso di cui l'albo e la n-logia in corso sono pervasi sono ottimi temi, inusuali per un bimestrale come questo e trattati in modo sicuramente anticonvenzionale per molti motivi (i toni, il contesto...), ma il bello è che funziona. Questa roba era impensabile leggendo il
Rat-Man non solo degli esordi ma anche di soli 20 numeri fa, tematiche importantissime e assolute trattate in modo interessante, dissacrante ma non sciocco o svilente, anzi! La formula inedita e perfetta che rispecchia probabilmente le riflessioni che Leo stesso compie o ha compiuto interiormente a mio parere funziona e regala un ulteriore livello di lettura per
Rat-Man.
Applausi. E adesso voglio proprio vedere dove si va a parare fra due mesi!
In coda alla storia, ecco un breve e interessante
articolo scritto da don Tommaso Danovaro (presentato da Leo stesso in una paginetta di introduzione), un prete lettore di
Rat-Man che ha accettato di scrivere qualche riga che sottolineasse le affinità tra la tematica religiosa e alcuni temi delle storie rattesche, come la Luce. Interessante davvero, anche se forse avrei preferito un'analisi rat-religiosa focalizzata su quello che viene raccontato nella storia di questo numero. Ma mi piace comunque il significato di questo intervento.
A seguire alcune strisce di
Quelli di Parma, sempre simpatiche, e
I Miei Ragguardevoli Sabati Sera - Al Bar Fighetto, che mi è parso un po' meno divertente rispetto agli ultimi episodi che riuscivano a farmi ridere molto. Però ci sono colpi di genio come il cagnolino che fa presa sulle tipe, quindi va bene
Infine la
Posta, che vede il ritorno di Leo in persona a curarsene, si attesta sulla media... spicca un riferimento per niente velato agli scandli a sfondo sessuale che hanno coinvolto Berlusconi, che anche per l'imprevedibilità della sua comparsa mi ha fatto fare una grassa risata.
Un numero interessante e molto buono insomma, che con la storia contenuta diverte molto con battute epiche e porta avanti un discorso teologico interessante e acuto in una confezione assolutamente folle.
Next,
I Dimenticati