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Nel '94 Capelli andò via e Cavaglione, ex redattore di moda si impossessò di Topolino riducendolo a quella roba che vedi sin dalla copertina di quelli stracci che puoi procurarti facilmente. Egli rvoluzionò la redazione tanto che persone come Marconi, de Poli, Scarpa, Chendi etc. durante la sua gestione andarono via, poichè aumentò i paletti del politically correct e operava senza preoccuparsi di quello che pensavano gli autori. Intimava ai disegnatori di mantenere uno stile classico, licenziò Lavoradori e domò artisti come Intini. Però creò buone testae alternative al topo. Un personaggio compleso Cavaglione.
Ecco la MIA ricostruzione che spero ti possa aiutare.

All'inizio degli anni 90 Topolino diventa un vero e proprio testimonial, e le storie vengono inquinate dal miglior offerente (TOPOLINO E IL CASO TRAFFIC e le storie promozionali di autori come Marconi, che non vengono ponderate come un tempo lo erano storie pur legate a promozioni come IL TOTEM DECAPITATO e STORIA E GLORIA).

Non ho vissuto "in diretta" quel periodo, però ho letto recentemente  "Topolino e la spada invincibile" e se non ci fosse stato scritto non l'avrei mai presa per una storia promozionale, quindi qualche grande storia anche sotto queste "costrizioni" Marconi l'ha prodotta, anche se condivido parte del tuo discorso generale.

E Topolino in: Ho sposato una strega e la scarpiana Minnotchka? Alla faccia del "politicamente corretto" imposto dall'alto...
Comunque se ne parlò fino alla nausea all'inizio dell'anno e, personalmente, non mi va di ritornarci.

E Topolino in: Ho sposato una strega e la scarpiana Minnotchka? Alla faccia del "politicamente corretto" imposto dall'alto...
Comunque se ne parlò fino alla nausea all'inizio dell'anno e, personalmente, non mi va di ritornarci.

Ma Guido Martina non scrisse la sua ultima storia nell''84, dopo Buck ne ha scritte poche ma comunque fino al 1991

Diciamo che fino all'84 Martina ancora era sadico, però poi lui se ne andò con il capolavorone Buck alias Pluto e il richiamo della foresta e così finì la carriera di una delle più grandi menti, dolci, sensibili, ciniche della storia d'Italia, e i buonisti, spentosi quel faro, rimasero padroni unici e indiscussi della Disney Italiana. Comunque almeno fino all'88 fu una cosa naturale, si avvertiva che gli autori erano convinti di quello che facevano e non seguivano alcuna direttiva editoriale. Poi nell'88 il primo duro colpo: come disse anche Povoleri iniziarono le riunioni per togliere lo spingardino a Zio Paperone e roba del genere, però era sempre qualcosa di operato con la collaborazione degli autori e non una cieca decisione imposta dall'alto, anche perchè in redazione c'era gente come carpi, Sisti, Marconi, Chendi e Capelli che nonostante restrizioni varie ancora lavoravano in un clima di fiducia. Nel '94 Capelli andò via e Cavaglione, ex redattore di moda si impossessò di Topolino riducendolo a quella roba che vedi sin dalla copertina di quelli stracci che puoi procurarti facilmente. Egli rvoluzionò la redazione tanto che persone come Marconi, de Poli, Scarpa, Chendi etc. durante la sua gestione andarono via, poichè aumentò i paletti del politically correct e operava senza preoccuparsi di quello che pensavano gli autori. Intimava ai disegnatori di mantenere uno stile classico, licenziò Lavoradori e domò artisti come Intini. Però creò buone testae alternative al topo. Un personaggio complesso Cavaglione.
Ecco la MIA ricostruzione che spero ti possa aiutare.

Ti ringrazio.
A inizio anni '90 avevo notato nelle ristampe (non solo i CD e i GCD ma anche gli Albi nuova serie) lo stravolgimento delle storie in ossequio al politically-correct.
In una storia di Topolino, lui e pippo da pescatori erano diventati "cercatori d'alghe"!
Terribile.
Ma i Grandi Classici di oggi operano ancora deformazioni del genere?
A me pare di no.

Invece a volte lo fanno. L'hanno fatto con Andiamo a scuola con... e Topolino contro Joe Pantera, e c'è chi è convinto che sia un'ottima testata. Mah :(

(Se può servire, alla voce editing risulta Stefano Ambrosio)

Infatti non ho mai dubitato fosse Ambrosio a fare queste modifiche.. Basta vedre il tipo di storie che fa per capire che è lui che segue le sue convinzioni riguardo i bambini e quello che dovrebbero leggere.

Se ad occuparsi dell'editing fosse qualcuno che di mestiere facesse solo quello, probabilmente farebbe di peggio per giustificare il suo ruolo...  

Ultima domanda OT, poi la pianto: ma Luca Boschi è presente su questo forum?