Sì, lo so che il 90% degli utenti sul forum odiano Destuet e che rischio il linciaggio per aprire un topic su una storia simile
Fattostà che... l'ho letta sull'Albo d'Oro del '56 e l'ho trovata interessante. Sarà che l'effetto bianco e nero/colori conferisce alla storia un'atmosfera fascinosa, sarà la somiglianza con la barksiana "Paperino esattore", ma mi è piaciuta molto.
La trama, come già detto, si rifà parzialmente alla storia di Barks, almeno nelle prime tavole: Paperino legge un libro su come riscuotere il denaro dai debitori e decide di mettersi al servizio dello zione, in cambio di una forte percentuale.
La storia taglia velocemente su gran parte delle operazioni monetarie e si concentra sull'ultimo debitore rimasto, un tal Don Pepè, un antipatico ometto baffuto: in effetti, Zio Paperone rivela al nipote che
"Don Pepè non ha mai pagato una sola fattura, in tutta la sua vita!". Paperino non si scoraggia e con un'aria decisa, esclama
"Ah, sì?! E' quel che vedremo!".
Questa frase segnerà la rovina del nostro eroe, perché da quel momento inizierà un'avventura circense in cui dovrà fare i conti con la tigre più imbranata (da qui il titolo) che abbia mai incontrato.
Alla fine, dopo numerosi insuccessi, Donald e nipoti venderanno l'apparentemente inutile tigre, salvo poi scoprire che, con il nomignolo di "Pitagora" è diventata la star più intelligente del circo.
Finale alquanto colorito, con Paperino rincorso dallo zio (con appresso il suo inseparabile bastone).Ma quello che colpisce di più nella storia sono i disegni, che più che "stilizzati" assomigliano, a tratti, a veri e propri schizzi: sfondi nulli, sproporzioni varie, e numerose espressioni fuori luogo. In poche parole, lo stile tipico di Destuet.
Ebbene, questo stile "tenero" e vintage è alquanto gradevole (visto ovviamente con occhi di lettore affezionato): il Paperino perennemente infuriato è molto espressivo, così come quello terrorizzato dalla tigre (con occhi, a momenti, più grandi della faccia stessa).
A mio parere, l'unico fatto che veramente rovina la storia è la terribile colorazione, che vede verde e blu dominare alla grande su paesaggi, locali e personaggi, e i nipotini con gli abiti colorati interamente di rosso.
Insomma, non vi dico di cercarla, ma se la possedete, vi consiglio di rileggervela, anche solo per capire (non dico concordare) le mie impressioni