Storia meno bella forse delle precedenti, ma mi è comunque piaciuta perchè rispecchia quello che è il Paperinik delle origini. L'atmosfera, anche grazie ai disegni di De Vita, resta sempre quella.
Trama scorrevole, sviluppi interessanti, e soprattutto in linea con quanto visto in precedenza.
Cosa che si nota subito, è come vengono trattati i caratteri dei personaggi : Paperino è orgoglioso, sicuro di sè e un po' scorretto, e il suo alter ego, dopo aver affrontato per la prima volta dei criminali nella precedente avventura, gli serve nuovamente per riscattare le ingiustizie subite, anche comportandosi da fuorilegge.
Paperone, Gastone e i nipotini sono come al solito quasi "nemici", ma alla fine a subire veramente la vendetta e il solo Gastone.
I parenti "buoni" comunque, si rivelano estremamente volubili, pronti a dare addosso a Paperino salvo poi cambiare rapidamente idea e scagliarsi fuorisamente contro altri, così come i cittadini di Paperopoli.
Alla fine, l'unico a fare una bella figura, anche se non completa, è proprio Paperino.
Questa è una caratteristica comune delle prime storie di PK e che col tempo si è andata diradando fino a sparire quasi del tutto.