History Re-Petes Itself, pubblicata sul Maestri Disney 19 del maggio 2000 di David Gerstein ai testi e Romano Scarpa ai disegni, inchiostrati da Alessandro del Conte.
Una storia che val bene un topic, visto che in sole 12 tavole (seppur con il
layout di 4 strisce a pagine) riassume e sublima il rapporto tra Topolino e Gambadilegno, persino più di quanto abbiano fatto le storie faraciane come
Dalla Parte Sbagliata e
Il Fiume del Tempo.
Già dalle prime pagine si respira un sottile gioco di ruoli di fondo: Gambadilegno vuole plagiare Topolino a sua immagine per un puro senso di rivalsa, per esorcizzare anni e anni di sconfitte annullando la sua nemesi o per poter finalmente considerare un amico quel nemico che ha imparato con il tempo ad apprezzare? Lo stesso dicasi per Mickey: nella sua accesa e ferma convincione di poter formare un nuovo Pietro si legge un inattaccabile ottimismo o un profondo senso di colpa per non essere mai riuscito a redarguire l'antagonista?
L'abile Gerstein riesce tuttavia a mascherare questa intricata dinamica psicologica degna del più folle Don Rosa lasciandola tra le righe e condendo la storia di gag leggere e scanzonate.
Ottimo il finale, imprevedibile e brillante: nell'ultima vignetta Gerstein, grande estimatore di Gottfredson riprende la frase già pronunciata da
Gamba in Mickey Mouse Joins the Foreing Legion (1936) che colora di un'ambiguità ancora più affascinante il rapporto tra i due.
La scelta del disegnatore per una storia come questa non poteva essere più felice: chi se non Scarpa, continuatore della tradizione americana e degno erede di Gottfredson avrebbe potuto rappresentare graficamente questa storia? Incredibimente espressivo e dinamico delizia ad ogni vignetta con l'abilità che lo ha contraddistinto negli anni. Senza contare un numero considerevole di citazioni: da Altacraz, a un ritratto del Gamba della già citata
Legione Straniera; Dal gatto Julius, al coniglio Oswald passando per Enigm, Eta Beta, Lupo, Grillo Grifi e Patrizia, comprimaria gottfredsionana con tanto di figlioletta Peggy annessa, cresciuta da quando la si era vista l'ultima volta.
Un'ottima storia, completa sotto ogni aspetto; un fulgido esempio di quanto potrebbe giovare la collaborazione Disney Italia/Egmont.