Caro clinton, a me la contraddizione sembra rimanga invece. Il particolare riguardo Edi non mi sembra sussista (Paperino è semplicemente scioccato, ma non per questo dimostra di non aver mai visto prima Edi, anzi).
L'obiezione su Edi nascerebbe dal fatto che, nella storia donrosiana "La prima invenzione di Archimede", Paperone rompe accidentalmente una lampada di Paperino che poi la porta a far riparare al negozio di Fulton, scoprendo però che quest'ultimo è da poco in pensione. Fulton invita Paperino ad andare a trovare suo figlio Archimede, ma Paperino inciampa e la sua lampada cade su un'invenzione incompleta, le scatole pensanti, che forniscono intelligenza alla lampada che poi diventerà Edi.
Ovviamente Don Rosa non poteva sapere la trama di una sua storia di otto anni dopo quando scrisse "Paperino e il genio del compleanno", ma la spiegazione da lui fornita
qui*, ossia che qualcun altro deve aver comprato quella lampada nella realtà alternativa per poi portarla ad Archimede a farla riparare, per quanto mi riguarda sta in piedi.
*Ho corretto il link che nel mio messaggio precedente era sbagliato.Anche il particolare della 313 è poco importante (ininfluente rispetto alla sostanza della storia) per quanto la tua osservazione sia corretta, e si tratta senz'altro di un errore.
La questione 313 è ancora più semplice: essendo un'auto che Paperino ha costruito assemblando pezzi di auto da diversi modelli, allora l'auto da cui proviene la carrozzeria doveva essere molto simile alla 313, motivo per cui anche nella realtà alternativa deve esserci una macchina quasi uguale. Da notare comunque che la "313" di Gastone ha un numero di targa diverso, ossia 131.
Ma riguardo Paperone che torna ad abitare il deposito, certamente questo poteva succedere in seguito ad un altro avvenimento, ma Ciccio? Mi sembra ben poco plausibile che avrebbe potuto, da solo, dare una svolta alla vita di Paperone. Semmai, Paperone avrebbe chiamato Gastone, che appunto viveva con i nipotini in quella realtà alternativa, ma Qui Quo Qua non erano gli stessi: difficilmente sarebbero avvenute le stesse vicende narrate nel dodicesimo capitolo della Saga. Forse la svolta sarebbe avvenuta in seguito ad un colpo di fortuna. Mah. Questa spiegazione avrebbe dovuto comunque essere inserita.
La differenza tra Ciccio e Gastone è che il secondo rappresenta la fortuna eletta a stile di vita, l'ottenimento di successi senza alcun merito, il ripudio della filosofia del duro lavoro, l'ostentazione del disprezzo per chi con la fatica e il sudore della fronte ha costruito, o cerca di costruirsi, un futuro migliore. In altre parole, Gastone rappresenta l'anti-Paperone per eccellenza, per cui, in un'ipotetica versione alternativa di "Paperino e il Natale sul Monte Orso" e del capitolo 12 della Saga in cui Paperino non è mai nato, non fatico a immaginare che Paperone avrebbe scelto di chiamare Ciccio, che pur nel suo stancarsi facilmente durante il lavoro risulta più... "neutrale". Difficile, se non impossibile, dire cosa sarebbe successo in questa versione alternativa, ma a mio parere la chiave di tutto non è la persona scelta da Paperone, ma Paperone stesso. L'idea di voler riallacciare i rapporti con qualcuno, sia pure (nelle intenzioni iniziali) occasionalmente e per scopi in parte utilitaristici, contiene già in sè il seme di quella voglia latente e inconscia di tornare alla vita pubblica, di dimostrare a se stesso e agli altri di non essere superato ma di essere ancora il numero uno. Per questo secondo me Paperino e Qui, Quo, Qua aumentano la qualità della vita dello zione dopo aver assistito alla sua scelta di tornare al lavoro, ma non sono loro stessi le principali cause di questo ritorno, che sarebbe potuto avvenire anche con Ciccio al loro posto.