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Moby Dick

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PolliceSu
    Re: Moby Dick
    Risposta #16: Mercoledì 26 Giu 2013, 19:24:40
    Bello... profondo e non banale. Sì, mi è piaciuto.

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      Re: Moby Dick
      Risposta #17: Lunedì 8 Lug 2013, 16:19:20
      Molti si ricorderanno della mia feroce recensione alla seconda parte di Moby Dick (Topolino 3004)

      Ebbene l'altra sera ho voluto rileggere il tutto a mente più leggera, facendo finta di essere 10-15 anni più giovane (ovvero quando i forum non esistevano ancora e mi erano sconosciute le parole recensione e critica.*

      E che ho scoperto? Che la storia funziona, si fa leggere con piacere e (cosa più importante) si farà rileggere volentieri.
      PERO', sempre con la mente di un lettore che vuole leggere una storia e basta.

      Perchè a leggerla a mente lucida i difetti purtroppo li vedo lo stesso e la mia recensione feroce non cambia di una virgola.

      Però sempre a mente lucida mi rendo conto che Artibani non ha scritto Moby Dick per essere recensita, ma per essere lette da quelli come il me stesso di 10-15 anni fa.



      *per ottenere questo effetto ho letto la storia a lume della lampadina che sta sopra il fornello della cucina, con la musica dell'mp3 nelle orecchie e soprattutto dopo aver assimilato gli effetti di due lattine di birra. Con questo non voglio inneggiare all'alcolismo, neh!

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        Re: Moby Dick
        Risposta #18: Martedì 3 Set 2013, 20:23:50
        Ma siccome sotto sotto sono un gran trollone eccovi a mente lucida una sfilza di magagne più o meno fastidiose in cui sono inciampato rileggendo Moby Dick

        Prima Parte (Topolino n. 3003)

        Pag.13: il personaggio interpretato da Paperino si chiama... Paperino (anche se si spaccia per Ismaele). Perchè? Perchè tutti gli altri personaggi hanno un nome diverso (Quachab, Starbuck, eccetera) e lui no? La cosa stona parecchio a mio avviso.

        -Quell'incapace ha liberato il carico e un attimo dopo l'albero maestro è crollato di schianto... trasportavo castori!
        Problema mio, ma non ho capito che c'è da ridere (e soprattutto SE c'è da ridere).

        Pag. 15: posso capire che Paperino sia un bugiardo davanti agli altri, ma perchè deve raccontare il falso anche come voce narrante? Si presume che le didascalie siano pezzi scritti sul suo diario, no? Quindi non ha senso che menta anche a sè stesso!

        Pag. 19, quarta vignetta: altro problema mio, però mi danno un fastidio incredibile le vignette dove i personaggi fissano il lettore dritto negli occhi. E purtroppo in Moby Dick ce ne sono parecchie! TROPPE!

        Pag. 45, seconda vignetta: perchè Starbuck & co ridono alle spalle del capitano? Proprio Starbuck (pag. 33) aveva raccomandato a Paperino di tenere per sè le proprie opinioni e di non deludere nè contraddire mai il capitano, e adesso gli ridacchia alle spalla e sembra pensare "il capitano ha sbagliato! Ih ih ih!" Perchè?

        Terza vignetta: quindi Paperino resta a bordo pur non avendo fatto nulla per meritarselo. Come narratore è inaffidabile, come protagonista è fallace... sta a vedere che è LUI il personaggio più inutile della storia?


        A tra poco con la recensione della seconda parte 8-)

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          Re: Moby Dick
          Risposta #19: Martedì 3 Set 2013, 20:27:33
          -Quell'incapace ha liberato il carico e un attimo dopo l'albero maestro è crollato di schianto... trasportavo castori!
          Problema mio, ma non ho capito che c'è da ridere (e soprattutto SE c'è da ridere).

          Se non hai capito la battuta, te la spiego io: i castori, liberati da Paperino, hanno rosicchiato l'albero maestro facendolo crollare.
          Se invece l'hai capita ma non ti ha fatto ridere, è un altro paio di maniche.

          Pag. 15: posso capire che Paperino sia un bugiardo davanti agli altri, ma perchè deve raccontare il falso anche come voce narrante? Si presume che le didascalie siano pezzi scritti sul suo diario, no? Quindi non ha senso che menta anche a sè stesso!

          Ma lui non sta parlando con sé stesso, sta parlando con noi (lettori)... e cerca di mentire anche a noi, salvo poi essere contraddetto dalle immagini che mostrano la verità.
          La voce narrante che dice una bugia e viene smentita dalle immagini che accompagna è un classico dei fumetti ma anche dei cartoni animati...
          « Ultima modifica: Martedì 3 Set 2013, 20:30:47 da Testaquadramento »

          "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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            Re: Moby Dick
            Risposta #20: Martedì 3 Set 2013, 21:06:47
            Però sempre a mente lucida mi rendo conto che Artibani non ha scritto Moby Dick per essere recensita, ma per essere lette da quelli come il me stesso di 10-15 anni fa.




            certo che questo è un tantino sminuente, non trovi?..e per la storia di Artibani, e per i lettori che hanno apprezzato.
            Sminuente e un tantino snobistico.

            Ché non credo proprio che tutti quelli che hanno apprezzato si sentano, per questo, nè dei poppanti, nè tantomeno poco lucidi (tra l'altro il volersi "solo" godere una storia non implica mica abdicare alla lucidità mentale e critica, eh..contrapporre i due concetti in questo modo mi pare un pò capzioso..).
            « Ultima modifica: Martedì 3 Set 2013, 21:07:55 da Manu »
            «Éala éarendel engla beorhtast
             ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

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              Re: Moby Dick
              Risposta #21: Martedì 3 Set 2013, 21:15:10
              Già, dal tuo profilo, FearTear, leggo che hai 24 anni, e faccio un rapido calcolo con i "10-15 anni" che ti sei tolto per poter apprezzare la storia: definire Artibani come un autore che scrive storie destinate esclusivamente a un pubblico di decenni o poco più mi sembra alquanto svilente nei confronti di un autore che reputo fra i più maturi fra quanti operano attualmente.
              E anche nei confronti dei lettori che, invece, hanno apprezzato.

              Tra l'altro, saranno le opinione discordanti, ma personalmente leggendo la storia "con gli occhi del me stesso di 5-6 anni fa" (son più giovane) credo che non l'avrei apprezzata, l'avrei trovata troppo complicata e "adulta", sia per i testi che per i disegni. Ma forse ero un bambino scemo ::)
              « Ultima modifica: Martedì 3 Set 2013, 21:16:05 da Testaquadramento »

              "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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                Re: Moby Dick
                Risposta #22: Martedì 3 Set 2013, 22:08:38
                Seconda Parte (Topolino n. 3004)

                Pag. 12-15: questa scena è completamente inutile e porta via fin troppo spazio. Assalto dei pirati che assalto non è (i pirati poi appaiono solo in 5 vignette su 20). Risoluzione del cavolo (l'ancora abbatte UNA SOLA barca su tre, e ciò basta a far spaventare tutti i pirati, armati fino ai denti di armi da fuoco?).

                La scena poteva avere anche la sua importanza, visto che contiene l'unica azione degna di nota di Paperino il quale potrebbe iniiziare a meritarsi la permanenza a bordo... ma il tutto viene liquidato da Quachab con "Se qualcosa vi riesce è solo per sbaglio! Tirateci su! e tutto come prima.

                Pag. 18, seconda vignetta: la morte mia!
                Momento sdrammatizzante che non mi fa ridere + sguardo fisso verso il lettore, questa è una super combo!

                Pag. 22-23: discorso spettacolare, atmosfera da brivido, scena nel complesso bellissima. Sono sicuro che il discorso di Quachab adesso spronerà la ciurma a combattere la tempesta, salvare la nave e continuare il viaggio più motivati che mai...

                Quindi volto pagina...

                "Con le buone maniere si ottiene tutto e così anche il tifone pensò di togliere il disturbo, lasciandoci in mezzo al mare con le vele da rattoppare..."

                Come come?!? Invece di mostrarci la reazione della ciurma (perchè è a quello che serviva il discorso di Quachab!) tutto quello che abbiamo è solo una misera didascalia? Così è troppo comodo!

                Pag. 28: un ramponiere  cerca di prendere il doblone in premio a chi avesse avvistato Moby Dick, ma Quachab gli dice "Lascia perdere quella moneta! Nella pancia di Moby Dick ne troverete a migliaia!".
                E allora Quachab perchè cavolo ha promesso il doblone in palio, se poi non serve più a nulla?
                Questa è un'incongruenza gigantesca!

                Pag. 35, ultima vignetta: ed ecco che Quachab butta nel water tutta la sua badasseria e coccola lo scrigno come fosse un orsacchiotto di peluche. Ma davvero questo è lo stesso personaggio che ha augurato a Paperino di farsi centrare da un fulmine?

                Pag. 36, 37 e 38: oh cielo, da dove comincio?
                Per prima cosa (e cosa più grave a mio avviso) questa rivelazione che Trallalah ha sfruttato la superstizione di Quachab per avvicinarsi a lui e soprattutto alla moneta, nullifica completamente tutte le scene dove Trallalah declama le sue profezie. Io pensavo che tutte le sue battute ("Il destino è fatto di parole! Alcuni segni sono sulla pietra e altri sull'acqua" "Troverete quello che cercate, capitano... ma una volta che lo avrete ottenuto perderete ogni cosa" "Quando una nave affonda bisogna essere rapidi nel decidere cos'è che va salvato") avessero un significato VERO... invece erano solo parole buttate a caso per formare delle frasi! Infatti Trallalah ci sputa sopra dicendo "La profezia diceva che avresti trovato quello che cercavi e avresti perso tutto, ma oggi ho avuto un'altra visione, capitano... ho visto che noi ci separeremo e io me ne andrò prima di te!".
                Poi crea un po' di fumo, cerca di scappare ma i ramponieri la mettono KO, e di lei non se ne parlerà più. Trallalah si è rivelato UNO SPRECO DI SPAZIO VIVENTE.

                Pag. 38, ultima vignetta: i ramponieri decidono di prendere la numero uno. Hanno accumulato tanto di quel bottino che non basterebbe una vita intera per spenderlo tutto, e loro vogliono anche la monetina. Quando a pag. 35 avevano detto "che si tenga la sua monetina, qui c'è una vera fortuna!".
                Tutto ciò non sta in piedi.

                Pag. 39, prima vignetta:
                -Abbiamo seguito questo svitato per mezzo mondo senza cavare un ragno dal buco! Questa (il tesoro) è la nostra ricompensa! Ce la siamo meritata, non credete?
                E infatti hanno ragione loro, è stato Quachab a dirgli di lasciar perdere il doblone e darsi alla pazza gioia col tesoro! Quindi che torto hanno?

                Pag. 41: lo "scontro" si conclude con una botta in testa... a testa, senza che i ramponieri abbiano nemmeno il tempo di difendersi (nella pagina precedente stavano minacciando i paperi con i loro ramponi, che fine hanno fatto?). Ragazzi, che delusione.

                Pag. 42, ultima vignetta:
                -Non so se l'avete notato, ma siamo ancora nella pancia di una balena!
                Oh, finalmente Paperino dice una cosa intelligente! Ti ricordi della balena, Quachab? Ti ricordi che hai dichiarato il suo odio per lei davanti ai fuochi di Sant'Elmo?
                O forse sarebbe più giusto dire: Zio Paperone, ti sei dimenticato la tua parte?

                Pag. 44, terza vignetta:
                -Non ci posso credere! Il mio decino è salvo! Pciù! Pciù!
                Ebbene sì, Zio Paperone si è dimenticato la parte.

                Pag. 45: "Tutti cerchiamo qualcosa"
                ...embè? Che vuol dire?


                Uff, ho finito. Se volete controbattere io sono disponibile.

                E spero sia chiaro a tutti che io non sto criticando Artibani e Mottura in generale, solo per quello che hanno combinato in questa storia.

                *

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                  Re: Moby Dick
                  Risposta #23: Martedì 3 Set 2013, 22:28:41

                  certo che questo è un tantino sminuente, non trovi?..e per la storia di Artibani, e per i lettori che hanno apprezzato.
                  Sminuente e un tantino snobistico.

                  Ché non credo proprio che tutti quelli che hanno apprezzato si sentano, per questo, nè dei poppanti, nè tantomeno poco lucidi (tra l'altro il volersi "solo" godere una storia non implica mica abdicare alla lucidità mentale e critica, eh..contrapporre i due concetti in questo modo mi pare un pò capzioso..).

                  Già, dal tuo profilo, FearTear, leggo che hai 24 anni, e faccio un rapido calcolo con i "10-15 anni" che ti sei tolto per poter apprezzare la storia: definire Artibani come un autore che scrive storie destinate esclusivamente a un pubblico di decenni o poco più mi sembra alquanto svilente nei confronti di un autore che reputo fra i più maturi fra quanti operano attualmente.
                  E anche nei confronti dei lettori che, invece, hanno apprezzato.

                  Tra l'altro, saranno le opinione discordanti, ma personalmente leggendo la storia "con gli occhi del me stesso di 5-6 anni fa" (son più giovane) credo che non l'avrei apprezzata, l'avrei trovata troppo complicata e "adulta", sia per i testi che per i disegni. Ma forse ero un bambino scemo ::)

                  Allora, ammetto di non aver composto bene la mia opinione e chiedo scusa a chi si sia offeso. Lungi da me dare del poppante ai lettori che hanno apprezzato la storia.

                  Però la convivenza tra lettura spensierata e lettura critica per me rimane impossibile. Se letta senza stare a guardare troppo i difetti, Moby Dick è una bella storia.

                  Vito Stabile nel forum della Tana del Sollazzo disse:

                  "Ho fatto un bel viaggione per mare, ho conosciuto un fantastico capitano, ho visto mostri, pirati, tesori e tempeste. E ho capito che queste sono e saranno sempre le mie letture preferite, pane per i miei denti e per la mia anima.

                  Il giorno in cui giudicherò questi lavori con zero pancia e troppo cervello tecnico, appendetemi in Piazzale Loreto."


                  Ribadisco: io non sto dicendo che Moby Dick può essere apprezzata da lettori "infantili", ma da lettori che vogliono appunto leggere, immergersi nella lettura e trascorrere un momento di piacere tutto proprio.

                  *

                  Testaquadramento
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                    Re: Moby Dick
                    Risposta #24: Mercoledì 4 Set 2013, 08:05:31
                    Però la convivenza tra lettura spensierata e lettura critica per me rimane impossibile. Se letta senza stare a guardare troppo i difetti, Moby Dick è una bella storia.

                    Questo è il punto.

                    "Lettura critica" non significa "stare a guardare i difetti", perché se io mi leggo una storia con l'intenzione di andarvi a cercare ogni difetto, stai sicuro che ne troverò moltissimi anche in un capolavoro: se tu ti concentri solo sui difetti (e lo fai, visto che se li segnali uno a uno è segno che lo fai) ti perdi tutto ciò che di bello ti offre la storia, e ti sembrerà uno schifo.
                    Ma qualsiasi storia, letta con questo spirito.

                    Lettura critica, per me, è leggere sì con occhio attento, ma riuscire a cogliere pregi e difetti e saperli conciliare per giungere a una visione d'insieme della storia: solo così la si potrà giudicare obiettivamente.

                    Ciò non toglie che per me la prima lettura dev'essere quella che definisci "spensierata", che nella maggior parte dei casi tramette molto più di quella critica.
                    Poi la seconda lettura può anche essere critica, e ci vuole, ché aiuta ad approfondire.
                    Ma se alla prima lettura una storia mi ha fatto emozionare (vedi Moby Dick), potrà avere tutti i difetti si questo mondo, ma questi saranno IMHO in minoranza rispetto al pregio di avermi fatto emozionare.

                    E poi, ovviamente, de gustibus :)
                    « Ultima modifica: Mercoledì 4 Set 2013, 08:08:58 da Testaquadramento »

                    "Se mettessimo in fila tutti i bulloni prodotti negli USA dal 1937 ad oggi, otterremmo una fila di bulloni molto ma molto lunga." (Enigmi Paperi)

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                      Re: Moby Dick
                      Risposta #25: Mercoledì 4 Set 2013, 08:39:38
                      ma che poi molti di quelli che cita feartear non sono neanche difetti, cioè questa non è né una lettura critica né una recensione, è un elenco di robe che non gli son piaciute (a lui) o non le ha capite.

                      come il fatto che paperino continui a chiamarsi paperino, non lo puoi chiamare difetto, è stata una scelta dell'autore che non hai apprezzato, e basta. oppure il discorso su paperone che secondo te dimentica la parte perché si scioglie davanti alla monetina, che invece è perfettamente in character. o la riflessione finale che è perfettamente coerente con tutta la storia che infatti si basa su una quest.
                      « Ultima modifica: Mercoledì 4 Set 2013, 08:40:04 da GOT »
                      euforgasaur

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                        Re: Moby Dick
                        Risposta #26: Mercoledì 4 Set 2013, 12:04:23
                        Ma se alla prima lettura una storia mi ha fatto emozionare, potrà avere tutti i difetti si questo mondo, ma questi saranno IMHO in minoranza rispetto al pregio di avermi fatto emozionare.
                        Sono d'accordissimo! Ma se, come in questo caso, i difetti sono troppi e troppo evidenti, l'emozione non arriva e la storia non mi piace...

                        Devo dire che concordo su FearTear su molte delle cose che ha scritto... ed è un vero peccato, perché l'aspettativa che si era creata su questa storia (anche dopo aver letto la prima parte) è andata delusa! :(
                        Io son nomato Pippo e son poeta
                        Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
                        Verso un'oscura e dolorosa meta

                        *

                        piccolobush
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                          Re: Moby Dick
                          Risposta #27: Mercoledì 4 Set 2013, 13:34:54
                          Uff, ho finito. Se volete controbattere io sono disponibile.

                          E spero sia chiaro a tutti che io non sto criticando Artibani e Mottura in generale, solo per quello che hanno combinato in questa storia.
                          Come avevo già scritto all'epoca della sua uscita, i difetti di questa storia mi sono parsi il personaggio di fedallah (abbastanza inutile), il cambiamento improvviso di paperone (troppa differenza tra i due atteggiamenti) e una seconda parte troppo "affollata" e veloce (o più pagine o meno accadimenti, così è un po' spaesante).
                          In particolare la terza è causa diretta di un bel po' dei tuoi appunti.
                          I rimanenti sono ciò che si può tirar fuori da qualunque storia se la si esamina con la stessa attenzione: se uno vuol vedere una cosa alla fine la vede ;)

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                            Re: Moby Dick
                            Risposta #28: Mercoledì 4 Set 2013, 15:07:48

                            Però la convivenza tra lettura spensierata e lettura critica per me rimane impossibile. Se letta senza stare a guardare troppo i difetti, Moby Dick è una bella storia.



                            Mah, non sono molto d'accordo... Estremizzando, anche quelle solite frasi che si sentono dire tipo: "è un film orribile, ma se stacchi il cervello ti diverte per due ore" non le ho proprio mai capite :-? :) Se dal mio punto di vista un film è orribile, lo è sempre! :D

                            In realtà credo che una storia si possa leggere una o più volte, con più o meno attenzione, ma questo credo proprio dipenda da noi, certo non dalla storia. Tu hai vivisezionato la storia punto per punto ma in questo modo sembra più una specie di "cosa avrei fatto io a quel punto della storia"... ma il fumetto come ogni operazione artistica è fatto di scelte, e quelle sono state le scelte di Artibani, altrimenti sarebbe un'altra versione della storia, no? ;)
                            Poi per carità ce ci siano o meno incongruenze non sta a me dirlo... a me la storia ha colpito molto...
                            Anche realizzare una critica in modo oggettivo è sempre estremamente complicato, alla fine come diceva uno scrittore famoso, un lettore quando legge legge se stesso ;) Questo per parlare in generale, comunque... non riferito alla recensione di feartear nel caso specifico.
                            « Ultima modifica: Mercoledì 4 Set 2013, 15:09:24 da bacci88 »

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                            Bonzo
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                              Re: Moby Dick
                              Risposta #29: Giovedì 5 Set 2013, 08:52:24
                              A volte certe discussioni, viste dall’esterno, risultano surreali. Di storie complesse e articolate, costruite su diversi livelli - riuscite o non riuscite, che possono piacere o no, e criticabilissime, come tutte le storie - qualcuno si mette lì a valutare le verosimiglianze facendo conti e pulci. E poi capita che su altre storie - che, anche a una lettura sommaria, appaiono sconcertanti per approssimazione narrativa, resa dei personaggi, tenuta della trama e, a volte, una certa dose di furbizia messa dall’autore - si levino alti e convinti gli unanimi (o quasi) applausi. È capitato anche al sottoscritto: storielle buttate un po’ lì (ne ho scritte anch’io, come tutti) ricevevano favori e apprezzamenti forse in virtù del fatto che, in un dato periodo, frequentavo più assiduamente il forum e quindi non mi si voleva offendere; storie più complesse sulle quali valeva la pena di ragionare ma che, a causa di quello che io definisco “flusso di conformismo” (vale a dire: uno comincia a dire una cosa, e tutti gli altri si accodano alla prima opinione espressa), venivano alquanto sbertucciate. Sto parlando in generale, non nello specifico. La storia di Artibani e Mottura può piacere e non piacere. E il diritto di critica deve essere sempre garantito (lo sottolineo, così è più chiaro). Mi riferisco a una condotta da due pesi e due misure e, più specificamente, al fatto che (ripeto: l’ho sperimentato anche personalmente) furberie e ammiccamenti - quelle che il maestro Alessandro Sisti definisce “Le cazzatine” - per non parlare delle mai abbastanza deplorate “citazioni” (il cancro del fumetto), be’, quelle funzionano sempre. Mentre il desiderio di andare davvero “oltre” - che non significa snaturare i personaggi né compiere sterili esercizi di stile e tantomeno strizzare in continuazione l’occhio nella speranza di ricevere in cambio buffetti sulla guancia - quello, invece, provoca talvolta nasi arricciati e impettite reazioni da “recensore”. È come leggere Douglas Adams lamentandone le “incongruenze” e poi andare in visibilio per Fabio Volo perché a pagina 78 ha citato “Boys Boys Boys” di Sabrina Salerno e a pagina 104 chiama un personaggio Omero Sinsòne e a pagina 122 fa dire a un altro personaggio “Chi ha due pollici e se ne frega? Io!” È come pensare che Giovanni Allevi e Stefano Bollani facciano lo stesso mestiere solo perché muovono le mani più o meno nella stessa direzione.

                              PS
                              Prendete queste righe positivamente, se è possibile. Non è un post polemico. È solo un ragionamento. Condivisibile o anche no.

                              « Ultima modifica: Giovedì 5 Set 2013, 08:55:00 da Bonzo »

                               

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