coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2916-2Storia con grossi lati positivi e negativi. Cominciamo dai primi.
Innanzitutto l'argomento trattato: la fame nel mondo. Nonostante sia una grossa piaga del mondo contemporaneo, i mass media se ne occupano molto, troppo, poco. E anche tra le mille avventure che i nostri personaggi vivono, quasi mai vengono a contatto con questa situazione. Il fumetto non deve essere avulso dalla realtà, ma trattare tutti i più disparati argomenti che la compongono, al fine di offrire nelle storie le più varie tematiche e non fossilizzarsi sui soliti schemi. Questo è fare attualità e questo è da sempre uno dei punti di forza di Topolino.
Altro punto non trascurabile: l'incontro tra civiltà. Tip fa conoscenza con un bambino africano (di cui non ricordo il nome, perdonatemi) e viene mostrato quanto sono profondamente diversi. L'uno, anche se più povero, prende la vita con un entusiasmo e un'allegria assai maggiori dell'altro; è felice di andare a scuola, grande opportunità che la nostra società ha ma che ormai siamo abituati a considerare un peso; ha dei sogni per il suo futuro e mentre lui fantastica su cosa farà da grande, noi, troppo presi dalla frenesia della vita moderna, ci rendiamo conto di non averci mai pensato.
E arriviamo alla nota dolente: il rincitrullimento dei cattivi. Confesso di non ricordare storie con antagonisti così ridicolizzati. Addirittura
Gambadilegno e Plottigat sono terrorizzati dalla bambina
. Ed è un vero peccato, perchè questo scivolone finale penalizza l'intera vicenda. Se non fosse stato per questo, l'avventura sarebbe stata molto più memorabile.
Nel complesso, dovessi dare un voto, le conferirei una sufficienza piena
I disegni di Turconi sono perfettamente adatti per questo genere di ambientazioni.
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