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Zio Paperone e il dovizioso relax (Topolino 967)
Scrittore: Jerry Siegel
Disegno: Giancarlo Gatti

Storia pensata per essere goduta attraverso gli occhi ingenui di un bambino, è diventata ora rappresentativa di un'epoca e di un modo di narrare.
Frenetica e frastornante come tutte le sceneggiature di Jrry Siegel, non dà tregua nè ai personaggi nè al lettore.
Particolarmente ricca di trovate assurde, raggiune un certo fascino nell'illustrare la città-isola (che per un bambino è come un meraviglioso giocattolo a grandezza reale).
I pericoli che si succedono senza sosta vanno dall'assurdo all'ancora più assurdo: il pirata Barbanera che arriva lì a causa di una occasionale deviazione temporale, l'impero di Atlantide che decide di attaccare...
Ci sono tutti gli stilemi tipici del fumetto supereroistico degli anni 1950, simbolocamente rappresentati dalla battuta "Re Atlanto ordina! Noi obbediamo!".
Arte molto personale di Giancarlo Gatti, atipica (specie al giorno d'oggi) e intrigante: impagabile la piovra con gli occhioni, ma molto ben illustrati anche i paperi atlantidei, con elementi ittici innestati nella loro anatomia di palmipedi.

storia che presenta appieno lo stile sigeliano:delirante follia
popolazioni sottomarine bellicose,polpi troppo cresciuti,invenzioni strampalate...c'è tutto per capirci poco o nulla,quindi convengo con te sul fatto che,vista con l'innocenza di un bimbo,questa storia è anche simpatica,ma a mio avviso un pubblico più maturo nota subito la peculiarità di questa storia

Non sta nè' in cielo nè in terra, vuoi dire (letteralmente ).

M3Gr1ml0ck... alfin ti ho scovato!!   

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