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coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+3075-1

Bella storia che inizialmente è puramente comica, ma che a un certo punto prende una piega inaspettta e diventa un giallo (praticamente il contrario della serie di Bonton).
Qui Topesio acquista un ruolo diverso dal semplice rivale di Topolino, evolvendosi e interpretando colui che vuole ad ogni costo rivolgersi ai giovani, sacrificando lo spirito originale dell'opera e contaminandolo con un miriade di altri generi, ottenendo un minestrone abbastanza insensato e ridicolo. Per certi versi, mi ricorda alcune storie del giornalino che sbandierano nuove tecnologie in modo forzato al fine di avere un prodotto "adatto ai giovani" ma senza che questi abbiano un ruolo nella trama. Tornando a Topesio, in questa occasione non è mosso dal desiderio di stuzzicare il suo rivale ma agisce per conto proprio acquisendo così indipendenza.
Piccolo difetto:
Un'ultima cosa: "41+41=82" "Ti ho beccato! Nessun umano riuscirebbe a fare un calcolo del genere" 

Questa è una delle migliori avventure "casalinghe" di Casty.
Quoto tutto quello detto da Anton.

La storia mi è piaciuta molto, nonostante il piccolo difetto di avere Topolino che arriva a soprassedere su un reato pur di porre fine all'oscenità che Topesio compie sul suo sceneggiato preferito: un po' non è da lui!

E' interessante che venga rappresentato in maniera realistica il mondo della tv, con produttori che vorrebbero che le serie di successo non finissero mai (la serie sembra una parodia del Poirot di David Suchet), e con i terribili sponsor (annunciati da tuoni temporaleschi, manco fossimo in un film di Fantozzi, e rappresentati simbolicamente come dei semi-zombi-anzi, sembrano gli aberzombie di Topolino e la cassetta Elettronica ), interessati solo al profitto ed ai dati d'ascolto per le pubblicità.

Interessante anche il reale discorso di marketing sul fatto che la pubblicità è "mirata" a certi target, e che abbassando il target, non si ha più lo stesso effetto.

Lo show in cui Topesio trasforma Bonton sembra una bonaria parodia del Dr Who, mentre la serie fantarcheologica che Topolino aiuta a realizzare ha suggestioni da tanti fumetti e film anni '30, tra cui il Topolino stesso di Gottfredson.

Una storia ricca di tematiche intelligenti ed ironiche sul mondo dell'intrattenimento, molto bella, godibile e ben fatta.

Concordo con tutto quello che hai scritto, ma qui:

Topolino che arriva a soprassedere su un reato

Ma guarda che
Più che altro, mi hanno stupito Tip e Tap che chiedono allo zio di guardare la sua televisione: ma non vivono stabilmente da Topolino?

la serie fantarcheologica che Topolino aiuta a realizzare ha suggestioni da tanti fumetti e film anni '30, tra cui il Topolino stesso di Gottfredson.

Evidentemente gli era piaciuta proprio perchè gli ricordava la sua vita...

Concordo con tutto quello che hai scritto, ma qui:
Ma guarda che

Spoiler: mostra

Moffetta in realtà non era stato rapito, quale sarebbe il reato?

Non è ? E' un reato anche quello, mi pare.

Non è

Spoiler: mostra

simulazione di reato, appunto

? E' un reato anche quello, mi pare.

Teoricamente sì, ma sicuramente di minore gravità.
E poi ci terrei ad aggiungere che (questo commento non è sicuramente rivolto a te, ma in generale) se questo passaggio non vi va bene, non venite a lamentarvi che Topolino è perfettino.

Sì, ma Topolino un perfettino lo é davvero. In Casty pure. Anche in questa storia, Casty fa polemica coi lettori, a distanza (sigh! E pensareche avevo voglia di parlare bene di questa storia), in più occasioni, su questo tema. Minni che si lamenta che Bonton "vince sempre" e le ricordano che "i gialli sono così", ricorda niente? Topesio che blandisce il produttore e, per evitare che Topolino modifichi le sue boiate, gli dice "non vi sembra che Topolino sia un po' tignoso?"; "ecco, é un rompiscatole, con lui non si riesce a lavorare". Bello, mi piace, molto maturo da parte di Casty suggerire che se pensi che Topolino sia perfettino, sei come Topesio.

Infatti Topolino é "talmente poco perfettino" che sa fare tutto. Va all'audizione, e NATURALMENTE  viene scelto come sceneggiatore.

Questa é la seconda storia con Topesio dopo quella del tormentone, in cui Topolino agisce al di là della legge pur di fermare cose che non sono di suo gusto. In quell'altra, Basettoni interveniva con le macchine della polizia perché il ritornello gli faceva schifo, ed é poco poco abuso di potere. É perfettinismo anche quello, solo di tipo diverso. É il protagonista che decide cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, perché lui può, perché lui é migliore degli altri. Inchinatevi ed applaudite.

ma allora cosa facciamo? Eliminiamo Topolino come eroe, come punto di vista con cui identificarci, come motore della vicenda? Facciamo che fallisce subito ed eliminiamo gli essenziali presupposti narrativi e la storia finisce dopo due pagine? O la continuiamo tifando per gli antagonisti, per Topesio o chi per lui, e facciamo diventare lui il simpatico protagonista? Bah...

Mi pare che ormai Topolino sia percepito come perfettino a prescindere, qualunque cosa faccia o non faccia.

ma allora cosa facciamo? Eliminiamo Topolino come eroe, come punto di vista con cui identificarci, come motore della vicenda? Facciamo che fallisce subito ed eliminiamo gli essenziali presupposti narrativi e la storia finisce dopo due pagine? O la continuiamo tifando per gli antagonisti, per Topesio o chi per lui, e facciamo diventare lui il simpatico protagonista? Bah...

Mi pare che ormai Topolino sia percepito come perfettino a prescindere, qualunque cosa faccia o non faccia.

Va beh, uno ci prova. Ci prova a scrivere delle cose motivate, spiegandole nel post. Poi legge 'ste risposte, e si domanda se la gente legga o no, prima di commentare. Ma fate come vi pare

Va beh, uno ci prova. Ci prova a scrivere delle cose motivate, spiegandole nel post. Poi legge 'ste risposte, e si domanda se la gente legga o no, prima di commentare. Ma fate come vi pare

Scusa tanto per 'sta risposta, chiedo perdono se mi son permessa. La prossima volta ti lascio al tuo monologo interiore, d'accordo? d'altronde questo è solamente un forum di discussione, perchè mai discutere?

Tanto per ribadire il concetto nel merito, la tua critica al "Topolino perfettino" l'ho trovata pretestuosa e contraddittoria.
Potevi rispondermi tranquillamente, spiegarti meglio e - pensa un po' - persino intavolare una discussione magari, invece di darmi, nemmeno troppo tre le righe, dell'idiota analfabeta.

Ma fate come vi pare anche voi eh,

firmato "la gente che non legge"

Infatti Topolino é "talmente poco perfettino" che sa fare tutto. Va all'audizione, e NATURALMENTE  viene scelto come sceneggiatore.

Questo per me ci può stare. Topolino aveva scritto anche la sceneggiatura di "Marco Polo".

Topesio che blandisce il produttore e, per evitare che Topolino modifichi le sue boiate, gli dice "non vi sembra che Topolino sia un po' tignoso?"; "ecco, é un rompiscatole, con lui non si riesce a lavorare". Bello, mi piace, molto maturo da parte di Casty suggerire che se pensi che Topolino sia perfettino, sei come Topesio.

Scusa ma il dubbio che casty in realtà stia facendo ironia proprio sul "perfettino" e su come topolino viene percepito dai lettori non ti sfiora nemmeno?
Vito doppioscherzo, ad esempio si è presentato in un modo simile

Infatti Topolino é "talmente poco perfettino" che sa fare tutto. Va all'audizione, e NATURALMENTE  viene scelto come sceneggiatore.

E su questso ha risposto perfettamente eruyomè: se la storia è incentrata sulla rivalità come sceneggiatori tra topolino e topesio non è che hai molta scelta. E di topesio che diventa sceneggiatore non ne vogliamo parlare? Per lui il "naturalmente" non vale?

E di topesio che diventa sceneggiatore non ne vogliamo parlare? Per lui il "naturalmente" non vale?

E' diverso. Topolino viene scelto per la sua bravura, Topesio perchè si arruffiana il produttore

E' diverso. Topolino viene scelto per la sua bravura, Topesio perchè si arruffiana il produttore

Ops, ricordavo male....

la serie sembra una parodia del Poirot di David Suchet

Infatti, lo è. Però con un pizzico di Maigret: l'aspetto fisico è proprio quello di Gino Cervi.