Papersera.net

Infatti Topolino é "talmente poco perfettino" che sa fare tutto. Va all'audizione, e NATURALMENTE  viene scelto come sceneggiatore

Il fatto è almeno in parte giustificato da tutti i gialli a cui ha partecipato e dalla conseguente esperienza

Ho riletto oggi questa storia firmata da Casty sia per i testi che per i disegni.
Si tratta di una vicenda che sin dalla prima lettura è riuscita a farmi divertire e a farmi provare un grande senso di familiarità per quelle scene in cui si vedono Orazio, Clarabella, Pippo, Minni e Basettoni tutti riuniti insieme a casa di Topolino in quello che ormai è il loro appuntamento fisso con I casi dell'Ispettore Bonton, la serie televisiva che appassiona i nostri e che li tiene incollati al teleschermo fino al termine di ogni singola puntata.
Certe sequenze mi hanno fatto ridere di vero gusto, come l'espressione di Topolino alla reazione insana del tipo che gli sta davanti, lungo la fila di tutti gli aspiranti scrittori dei nuovi episodi della serie televisiva, terrorizzato all'idea che qualcuno possa soffiargli "il più bel soggetto degli ultimi cinquant'anni" ed incurante del fatto che tutti gli aspiranti scrittori i soggetti li hanno già scritti...
Oppure la reazione dello stesso Topolino al solo leggere il copione scritto dal "collega" Topesio:
Loro vanno lì, poi là, poi fanno così e scoprono questo e quest'altro...
Ma... ma...chi fa cosa, come e quando? Non si capisce niente ! 

Molto simpatica anche la scena in cui il piccolo Jimmy, amico dei nipotini, si mette seduto sul divano di casa di Topolino ed osservando gli assurdi sviluppi della serie (ormai scritta in solitaria dal vanitoso Topesio) prorompe in un: "Ah, Ah, Ah !
Come "lollo !", con un Topolino che non può far altro che osservare, fino a quel punto impotente, la deriva del suo poliziesco preferito.

La storia prende poi una piega misteriosa ed investigativa, con il nostro protagonista determinato più che mai a ritrovare l'autore originale della serie - tale Steve Moffetta -che è scomparso senza lasciare apparentemente alcuna traccia di sé.

È una storia, questa, che ho apprezzato davvero tanto, per il modo genuino di Casty di muovere i personaggi, per la simpatia che trasuda dalle espressioni e dai movimenti, sempre naturali ed "umani", di Topolino, per il piglio brioso e vivace che si percepisce per tutto il tempo della lettura...
Quella di Casty, per me, anche in questo caso, è stata Arte tanto nello scrivere quanto nel disegno ed è sempre un piacere andarsi a rileggere dei piccoli gioiellini di vivacità, freschezza ed umorismo quale è stata questa bella storia.