La
mia fine, ovviamente.
Non ti dico niente su Céline perché l'ultima volta che è stato sul mio comodino era undici anni fa. Quindi non ricordo niente. E se pure mi ricordassi qualcosa non mi fiderei delle opinioni del me stesso diciannovenne.
Tra l'altro ora che sono francofono dovrei rileggerlo in lingua originale prima di esprimere giudizi.
Diciamo solo che se lo volessi riprendere in mano oggi inizierei da
Morte a Credito. Non perché mi piacque di più di
Viaggio al Termine della Notte (questo veramente letto da adolescente, capii 'na mazza
), ma perché me lo ricordo più picarescamente folle.
Morte a Credito parla e sparla di quanto il protagonista (cioè l'autore stesso) fosse un bambino stronzo e
con il culo sporco di merda (cit.), e di come ancora piccolo entra nello schifoso mondo del lavoro nella merdosa Parigi del primo novecento.
In
Viaggio al Termine della Notte è cresciuto quindi ha imparato a pulirsi il culo e a visitare i pazienti, ma la visione del mondo non è molto cambiata...
Il racconto/romanzo breve
Casse-pipe su quanto faccia bestemmiare essere in trincea nella prima Guerra Mondiale pure lo trovai simpatico, e può essere un modo per introdursi allo stile dell'autore senza dover iniziare da uno dei due grossi tomi precedenti.
Comunque è un autore che credo vada letto in francese per essere apprezzato. Prima o poi lo faccio. Forse. Se ho tempo. Prima della fine!
Ok, alla fine te ne ho parlato.