C'è gente che li snobba solo per sentito dire, quando invece sapevano mettere il dito nella piaga in situazioni sociali e politiche delicate, a volte andando più a fondo dei polizieschi e action d'oltreoceano, se non per qualità almeno per impegno e durezza.
IL GRANDE RACKET non l'ho visto, cito alcuni che mi hanno colpito più di altri e che ricordo sul momento: i già citati LA MALA ORDINA (ottimo hunt-movie con sequenze d'azione come quella di Mario Adorf appeso al furgoncino, che hanno valso a Di Leo l'appellativo di Don Siegel nostrano), IL BOSS e MILANO CALIBRO 9 (che in definitiva sono dei mala-movie, cioè film sulla mala). Posto di rispetto ha anche lo storico MILANO ODIA, LA POLIZIA NON PUO' SPARARE, in cui Tomas Milian, non ancora Monnezza, rapisce la figlia di un riccone e tutto si risolve in un bagno di sangue col contributo di un commissario che imita l'ispettore Callaghan. Poi tra i film con Maurizio Merli, che sono propriamente i poliziotteschi, anche ROMA A MANO ARMATA diverte però sono un sacco di episodi slegati senza che nessuno venga veramente approfondito, invece originali sono i tardi DA CORLEONE A BROOKLYN (in cui Mario Merola fa il boss), un road-movie con poliziotto e prigioniero di mafia ambientato sia a Palermo che in una innevata New York, e POLIZIOTTO... SOLITUDINE E RABBIA, considerato il canto del cigno del poliziottesco, ovvero l'ultimo suo esponente, ambientato in trasferta a Berlino cui Stelvio Massi dà colori e sottotrame crepuscolari... e anche uno sgherro dalla mano mortale degno dei cattivi di James Bond.
Particolare anche L'UOMO DELLA STRADA FA GIUSTIZIA con Henry Silva; la trama potrebbe sembrare il solito revenge movie (vendetta di operaio cui ammazzano la figlia durante una rapina) ma è molto di più, con un finale anche terribilmente beffardo.
Ricordo anche MILANO VIOLENTA (che sembra più un noir alla francese) e il "brutto, sporco e cattivo" MILANO ROVENTE di Lenzi.
Ecco, questi sono i titoli, penso, con cui forse è preferibile che i neofiti si introducano al genere, anche se dobbiamo ammettere che a parte questi, esempi veramente belli di poliziesco italiano anni '70 ce ne sono veramente pochi, a parte quelli citati, forse gli altri, per discreti che siano, sono consigliabili solo ai fan del genere.