Oh turk, alla fine ieri sera per coronare la giornata nerd me lo sono andato a vedere
Super 8 Devo dire che mi è piaciuto molto, ma neppure io grido al capolavoro.
Riconosco che Abrams ha confezionato un gran bel film, ha saputo ricreare in maniera pressochè perfetta quell'atmosfera da film anni '80 con ragazzini come protagonisti che l'autore intendeva omaggiare e ha saputo raccontare una storia che sa intrattenere, emozionare e divertire lo spettatore.
Forse è questo che intende chi scrive qua e là per la rete che non è il film che si aspettava dall'accoppiata Abrams/Spielberg: il film è molto bello, ma da due nomi del genere ci si aspettava il capolavoro massimo e senza sbavatura alcuna, perfetto in ogni aspetto.
Potrebbe quindi sapere di occasione sprecata, ma se provo a ripensare alle mie sensazioni di ieri durante la visione, in cui stavo a pensare troppo a paragoni col cinema di vent'anni fa, posso ammettere che è un film che mi ha mandato a casa soddisfatto.
Poi quello che scrive chunque abbia visto il film sulla differenza qualitatiava tra primo e secondo tempo lo condivido anche, sono d'accordo che con il disvelamento del mistero in cui loro malgrado i ragazzini protagonisti si ritrovano la storia perda un po' di mordente, ma non mi è parsa una seconda metà così pessima. Certo, il
mutamento del rapporto tra il padre di Joe e quello di Alice è troppo repentino, e la reazione
dell'alieno di fronte alle parole di Joe è così troppo smielata da suonare assurda e improbabile... ma per esempio, il fatto che i ragazzini siano catapultati in una situazione fantascientifica non ci vedo nulla di male, anzi fin dall'incidente del treno che è il motore di tutto il film si respira aria di fantascienza, che poi la fantascienza non debba per forza andare a parare
sugli alieni è un altro paio di maniche ma questo elemento non mi ha disturbato.
Il tanto odiato finale, infine, a me non ha disgustato così tanto: ok, non è originale per niente, ok, è un lieto fine che più dolciastro non si può, però a mio parere ci stava anche.
In fondo il film tratta come sottotesto il tema forte della perdita che caratterizza la vita di ogni essere umano: Joe ha conosciuto troppo presto questa caratteristica della vita, il padre l'ha sperimentata, il padre di Alice quando
il mostrone la rapisce, Alice stessa verso il padre che si sta buttando via, il ragazzino regista grassottello che perde
la possibilità di avere Alice e perfino il militare cattiwone, che perde la possibilità di controllare la creatura che voleva tenere prigioniera. Nulla di strano che
l'alieno stesso abbia perso qualcosa,
il suo pianeta natale. E se i vari personaggi verso il finale - ok, in maniera un po' forzata - trovano nuovi stimoli per superare le perdite della propria vita,
il mostrone ritrova la possibilità di tornare a casa grazie al realizzare che non tutti i terrestri sono stronzi.Per me ci sta. Poi poteva essere gestita meglio, ma ci sta.
Bellissima la scena quasi magica, molto commovente, della
collanina della madre che viene lasciata andare, simbolo di quello che ho provato a spiegare qui sopra.
E commovente quanto raccontato in modo molto abile e suggestivo, è la scoperta da parte dello spettatore di cosa è successo alla madre di Joe, questo soprattutto grazie alla splendida interpretazione di Elle Fanning, l'attrice che interpreta Alice, che oltre ad essere molto ma molto carina si rivela anche abilissima nella recitazione. Senza nulla togliere agli altri ragazzini, tutti molto bravi.
I titoli di coda sono divertentissimi e geniali,
con tutti i pezzi di filmato che abbiamo visto girare durante il film montati nel giusto ordine e messi nella storia. Bellissimo.
In sostanza l'ho trovato un film veramente molto buono, non privo di alcuni difetti e alcuni passaggi troppo rapidi o semplicistici, ma comunque godibilissimo se non si fanno raffonti con i film da cui trae ispirazione o con le opere precedenti dei due nomi dietro al progetto.