Gli albi d’oro dopoguerra

05 OTT 2009

Ristampe d’epoca e altre curiosità

Il primo numero della collana mensile Gli Albi d’Oro, intitolato “Topolino eroe dell’aria“, fu pubblicato da Mondadori nel gennaio 1937. La serie, in formato “comic book“, ebbe vita fino all’agosto 1940, quando le vicende belliche portarono alla sua chiusura col numero 41. Con l’eccezione di pochi fascicoli dedicati a storie inedite di produzione americana, italiana o britannica, gli Albi d’Oro anteguerra riproponevano in unico albo storie già apparse a puntate sul settimanale Topolino (anche se va precisato che i primissimi numeri riutilizzavano invece gli impianti francesi della Hachette, assai rimaneggiati e privi di balloons).

Dopo la guerra, gli Albi d’Oro fecero la loro ricomparsa in edicola nel maggio 1946 come collana antologica. La numerazione ripartì da 1, con periodicità settimanale, ed i numeri Disney si alternarono a quelli dedicati ad altri personaggi. La testata conobbe subito un grande successo.

Alcune ristampe del 1951.

Fino a tutto il 1952 vennero pubblicati 372 numeri (serie con numerazione progressiva), di cui 142 con personaggi disneyani, 102 di personaggi realistici con materiale ristampato da precedenti pubblicazioni Mondadori, 97 di “Pecos Bill”, 13 di “Oklahoma!”, 16 con funny animals della Warner Bros (Lollo Rompicollo e Meo Maramao), 1 numero con Braccio di Ferro e 1 numero con la trasposizione del film d’animazione “La Rosa di Bagdad“. Nell’ambito dei numeri dedicati ai personaggi Disney gli Albi d’Oro proposero all’inizio ristampe di storie del Mickey Mouse anteguerra (a volte “lucidate”, con esiti abbastanza infelici); dopo circa un anno, la serie iniziò ad ospitare avventure inedite tratte dai comic books, tra cui diversi classici di Carl Barks.

A partire dal 1953, la testata venne sdoppiata in Serie della Prateria (che proseguiva i due western nostrani di grande successo “Oklahoma!” e “Pecos Bill“) e Serie Comica (con fumetti Disney e altri “funny animals“), ciascuna delle quali con una propria numerazione che ripartiva da 1 all’inizio di ogni anno.

Nella “Serie Comica” fino al dicembre 1956 apparvero complessivamente ulteriori 198 numeri, di cui 137 con materiale Disney e i rimanenti con personaggi Warner; nella “Serie della Prateria” -bisettimanale dal 1954 e comunque terminata già nel 1955- apparvero altri 85 titoli, con netta prevalenza di episodi dedicati a “Pecos Bill” rispetto a quelli di “Oklahoma!” (68 contro 17).

A causa del grande seguito dei personaggi Disney, in occasione delle vacanze estive e del Natale si instaurò dal 1948 la consuetudine di far uscire un Albo d’Oro speciale con foliazione e prezzo maggiorato, intitolato “Almanacco di Topolino“. E lo stesso titolo ebbero anche gli ultimi tre numeri della Serie Comica del 1956, usciti con periodicità mensile, prologo al cambiamento ufficiale della denominazione della testata, che divenne Almanacco di Topolino nel gennaio 1957. Ulteriori “numeri speciali” Disney furono dedicati a riduzioni di film d’animazione ed eventi particolari; e un paio anche a Pecos Bill e Oklahoma!

Molto si potrebbe dire di questa importantissima serie, ma questi brevi cenni saranno sufficienti, poiché in questa sede non vogliamo occuparci degli Albi d’Oro propriamente detti, bensì delle loro ristampe d’epoca e di alcune altre curiosità collegate alla testata: un territorio assai meno esplorato, e nel quale è facile trovarsi disorientati.

Va specificato che questo è un caso da manuale di work in progress; saremo ovviamente grati a chi vorrà completare o aggiornare i dati che qui presentiamo.

Tutte le immagini presentate in questo lavoro sono © Disney o degli aventi diritto e sono qui pubblicate senza fini di lucro al solo fine di studio e documentazione.

Si ringraziano i collezionisti Paolo Bontempi e Claudio Gioda per immagini e informazioni.
Si prega di contattare gli autori per correzioni, integrazioni, aggiunte scrivendo all’autore.

Le ristampe d’epoca degli Albi d’Oro

Nel corso degli anni Cinquanta sono state pubblicate svariate ristampe degli Albi d’Oro. Le guide e le cronologie disponibili sono abbastanza vaghe in proposito, riportando semplicemente l’esistenza di una “prima” e di una “seconda” ristampa, ma senza scendere nei dettagli di una lista specifica e di ulteriori dati. In particolare, nulla si dice riguardo all’effettiva data di pubblicazione di queste ristampe, la cui vicenda editoriale è invece particolarmente complessa.

Le ristampe riguardano soltanto la serie dopoguerra, non seguono una propria numerazione ma riportano sempre il numero della pubblicazione originale. In generale, si può dire che vengono ristampati esclusivamente Albi d’Oro con materiale Disney, con un’unica eccezione (numero 242 – “La Rosa di Bagdad“) e che i numeri speciali non vengono ristampati (abbiamo tre eccezioni, “Bambi“, “I tre Caballeros“, “Almanacco Topolino 1950“; risp. numeri 139, 185 e 189).

Non abbiamo riscontrato particolari “rarità”, a parte forse “Biancaneve” e “Topolino e l’uomo nuvola“, risp. numeri 33 e 37. Si ricordi che la tiratura degli Albi d’Oro e delle relative ristampe fu sempre elevata; non esistono quindi fascicoli realmente “rari”. Le nostre annotazioni in proposito sono da considerarsi come un indice di rarità “relativo”.

La veste editoriale presenta grandi differenze fra la ristampa e il corrispondente numero originale, ma anche fra le ristampe stesse proprio in relazione alle diverse date di uscita che abbiamo individuato.
Presentiamo ora la cronologia delle varie uscite secondo quanto ricostruito grazie alle nostre ricerche.

Prima Ristampa “pilota”

Il 30 novembre 1948 esce la “Prima Ristampa” dell’Albo d’Oro 33, “Biancaneve e i Sette Nani” (l’albo originale uscì il 21 dicembre 1946). Pochi mesi dopo, il 2 aprile 1949, è la volta di “Bambi“, Albo d’Oro Speciale 139, pubblicato originariamente soltanto 3 mesi prima. È presumibile che queste ristampe rappresentino un tentativo da parte di Mondadori di sfruttare la popolarità dei lungometraggi Disney, riapparsi nelle sale cinematografiche dopo la guerra. In effetti, la prima proiezione di “Bambi” in Italia risale appunto al 1948.

Biancaneve” è abbastanza raro da trovare, specialmente in buono stato di conservazione; “Bambi” è invece molto più comune:

#DataTitolo
3330.11.48Biancaneve e i sette nani
13902.04.49Bambi

Prima Ristampa, prima “ondata” (gen-lug 1950)

Avvisi su Topolino 14 (05/1950) e 23 (01/1951) nella rubrica “Gli Amici di Topolino”. Nel secondo, i fascicoli sono elencati secondo l’ordine cronologico delle uscite, da gen a lug 1950. Gli ultimi due numeri (il 2 e il 4) sono stati stampati in piena estate.

La data è riportata in fondo alla quarta di copertina; non è quella della pubblicazione originale, ma quella di uscita della ristampa stessa. Potrebbe trattarsi di una data “convenzionale”: tutte le ristampe risultano uscite l’ultimo giorno del mese; in cinque occasioni troviamo una coppia di albi con la stessa data di ristampa. In ogni caso si tratta di una data “veritiera”, con una approssimazione di un paio di settimane al massimo: fanno fede infatti le pubblicità presenti in quarta di copertina, che presentano il Topolino mensile o volumi Mondadori.
Una nota su Topolino 23 del gennaio 1951 in cui vengono elencate le ristampe stampate fino a quella data sembra suggerire il fatto che siano rimaste in vendita molto a lungo. Tale nota costituisce l’unica “pubblicità” a queste ristampe che abbiamo individuato, se si esclude un altro accenno su Topolino 14 del maggio 1950, in realtà assai vago. Ambedue gli accenni sono apparsi nella rubrica “Gli Amici di Topolino”.
Foliazione a 32 pagine, come gli albi originali; prezzo 35 lire; fascicoli autocopertinati (cioè con carta della copertina uguale a quella usata per le pagine interne dell’albo); carta di qualità non eccelsa ma comunque immensamente superiore a quella dei numeri originali che -ricordiamolo- era una brutta carta post guerra molto porosa e secca (difficilissimo trovare al giorno d’oggi fascicoli originali “freschi”); disegno di copertina e titolazione rielaborata con cambio dei colori e generale miglioramento dell’effetto visivo; albi in bianco/nero tranne copertina e un paio di pagine interne (solitamente le centrali) a colori come negli albi originali; scritta “Prima Ristampa” molto visibile.

Albi d’Oro originali 2 e 19, rispettivamente del 22.05.1946 e del 14.09.1946, con le relative ristampe. Notare i diversi livelli di intervento grafico.

Vengono riproposti i primissimi numeri Disney degli Albi d’Oro, pubblicati originariamente nel 1946-47. In particolare:

#DataTitolo
230.06.50Topolino e il selvaggio Giovedì
431.07.50Topolino giornalista
831.05.50Topolino e la barriera invisibile
1030.04.50Topolino e il tesoro di Clarabella
1331.03.50Topolino e l’elefante
1528.02.50Topolino nel paese dei califfi
1731.01.50Topolino e i topi d’albergo
1931.03.50Topolino e lo struzzo Oscar
2131.01.50Topolino agente della polizia segreta
2930.04.50Topolino cercatore d’oro
3131.05.50Topolino all’età della pietra
3728.02.50Topolino e il mistero dell’uomo nuvola

I fascicoli 2 e 4 sono comuni (furono pubblicati in estate, con una tiratura più elevata), meno facili gli altri. Fra questi, ci sembra che il numero 37 sia più difficile degli altri. Il motivo ci è ignoto.

Prima Ristampa, seconda “ondata” (mag-ago 1951)

I quattro Albi d’Oro speciali.

In questa ondata di ristampe, la data è stampata in quarta di copertina ed è ancora convenzionale; i giorni di uscita risultano in questo caso il 15 e il 30 del mese.
La data è ancora con buona approssimazione la reale data di uscita dei fascicoli nelle edicole. Le caratteristiche editoriali sono simili a quelle del 1950; le differenze riguardano il prezzo (salito a 40 lire) e una minore rielaborazione delle copertine che ripropongono con scarse modifiche quelle degli albi originali; la scritta “Prima Ristampa” è assai più piccola che in precedenza. Carta di discreta qualità che però in molti numeri è estremamente sottile e leggera; nonostante ciò i fascicoli si trovano ancora in buono stato di conservazione.

In questo lotto di ristampe spiccano quattro numeri particolari. Le storie che erano state in origine serializzate su più numeri vengono raggruppate in “numeri speciali”: si tratta di “Topolino e la lampada di Aladino” (che ristampa raggruppandoli i numeri 23, 25 e 27 della serie originale), “Topolino e il mostro bianco” (numeri 35 e 36), “Topolino e il mistero di Macchia Nera” (numeri 40 e 41) e “Topolino e il segreto di casa Pancia” (numeri 42 e 43). Quest’ultima raccolta è curiosa, in quanto la storia della Banda dei Piombatori si concludeva sul numero 44, non incluso! Il costo di questi albi dalla foliazione doppia o tripla (68 o 84 pagine) è decisamente superiore al normale: 100 lire e addirittura 150 lire per “Aladino”, un vero salasso per i ragazzi dell’epoca. Nonostante l’alto prezzo il fascicolo non è comunque più raro degli altri; evidentemente gli acquirenti non furono scoraggiati.

I fascicoli non sono particolarmente rari; più “difficili” i quattro numeri speciali specialmente se si richiede un buono stato di conservazione. Verificare la presenza delle quattro pagine centrali in “Topolino e il mostro bianco”, con dei giochi e un miniposter.

Questa seconda ondata ristampa per lo più degli Albi d’Oro pubblicati originariamente fra il gennaio e l’aprile del 1947; in aggiunta vengono però presentati anche il numero triplo già ricordato e il numero 101, del 1946 e dell’aprile 1948.

Albo d’Oro originale 38 del 1.02.1947 e relativa ristampa.

In particolare abbiamo:

#DataTitolo
2318.08.51Topolino e la lampada di Aladino
(numero speciale 23 + 25 + 27)
3501.07.51Topolino e il mostro bianco
(numero speciale 35 + 36)
3815.06.51Topolino e Pluto corridore
3930.06.51Topolino e il gorilla Spettro
4015.07.51Topolino e il mistero di Macchia Nera
(numero speciale 40 + 41)
4230.07.51Topolino e il segreto di Casa Pancia
(numero speciale 42 + 43)
4615.05.51Topolino nella casa dei fantasmi
4915.07.51Topolino agente di pubblicità
10130.05.51Topolino e le gesta di Folgore

Avviso su Topolino 29 (lug 1951). Alcuni titoli sono riportati in modo errato: fra l’altro, hanno invertito “segreto” e “mistero”!….

Per questo lotto di ristampe esiste un avviso pubblicitario sul numero 29 di Topolino del luglio 1951, uscito intorno alla metà del mese. Alcuni dei titoli sono riportati in modo errato e i numeri speciali vengono dati come “in preparazione”; questo sembrerebbe in contrasto con la pubblicazione del “Mostro bianco”, datato primo luglio. È per questo motivo che abbiamo descritto le date di uscita come “convenzionali”; anche in questo caso siamo comunque convinti che l’approssimazione sia al più di un paio di settimane.

Prima Ristampa, terza “ondata” (1952-53)

In questa ondata la scritta “Prima Ristampa” e la data sono riportate in copertina, in corpo piccolo. Tra il novembre 1952 ed il luglio 1953 esce un numero ogni 15 giorni; le date sembrano ancora convenzionali anche se “veritiere”, con nettissima prevalenza del 15 e 30 del mese.

Sembra plausibile pensare che l’ondata di ristampe sia stata concepita in Mondadori in coincidenza con la ristrutturazione della serie in “Comica” e “Prateria”, forse per sfruttare il battage pubblicitario del momento. Tutti i numeri di questa ondata sono molto comuni e agevoli da rintracciarsi sul mercato collezionistico.
Vengono adottate le caratteristiche editoriali dei contemporanei Albi d’Oro serie Comica. Si tratta infatti di fascicoli a 36 pagine; il prezzo è di 50 lire; le copertine (in alcuni casi con grafica rielaborata rispetto agli originali) sono stampate su una carta sottile lievemente lucida. In quarta di copertina si trova quasi sempre una pubblicità della Nestlè.

Albi d’Oro originali 95 e 116, rispettivamente del 6.03.1948 e 31.07.1948, con relative ristampe.

Vennero riproposti fascicoli che in origine avevano soltanto 32 pagine; si rese necessario quindi l’inserimento di alcune pagine supplementari non presenti nei numeri originali. Inoltre andavano sostituite tutte quelle pagine con materiale non disneyano presenti talvolta in alcuni Albi d’Oro Disney della serie progressiva. Walt Disney stesso aveva infatti chiesto a Mondadori nel 1948 che le sue pubblicazioni diventassero “Disney cover-to-cover”, senza materiale “spurio” di altra origine.
L’insieme di queste esigenze portò all’inserimento di diverse tavole Disney autoconclusive in seconda e terza di copertina e in alcuni casi a rielaborazioni più accentuate dell’interno. Le tavole Disney supplementari furono prelevate da precedenti pubblicazioni, in particolare da numeri degli Albi d’Oro Anteguerra e da numeri di Nel regno di Topolino; in alcuni casi persino da altri Albi d’Oro dopoguerra. Vi sono casi di storielle riempitivo riproposte più volte in albi diversi.
La ristampa riprende approssimativamente dal punto in cui si era fermata l’ondata precedente, ed attinge ai numeri originariamente usciti tra il 1947 ed il 1949; si ristampano infatti quindici albi tra il numero 47 ed il 156, rispettando con un paio di eccezioni l’ordine cronologico delle uscite originarie.
Abbiamo inoltre un caso particolare: la prima ristampa di “La Rosa di Bagdad”, con una data di uscita nettamente diversa dalle altre del gruppo; probabilmente si tratta di un’uscita “atipica” che però inseriamo per semplicità in questa sezione. Si tratta dell’unico Albo d’Oro non Disney che sarà oggetto di ristampe.

In particolare abbiamo:

#DataTitolo
4715.07.53Topolino e l’illusionista
5230.12.52Paperino fra i pellerossa
6015.01.53Paperino chiromante
6230.01.53Topolino e il misterioso corvo
6415.02.53Topolino e i sottomarini pirati
6828.02.53Topolino nella casa misteriosa
7015.03.53Paperino in Vulcanovia
8230.03.53Paperino cacciatore di canguri
9515.04.53Topolino nell’isola di Spettro
10430.04.53Topolino e l’orchidea nera
10715.05.53Paperino e l’oro gelato
11030.05.53Topolino e il vampiro della prateria
11615.06.53Topolino negromante
15430.11.52Bongo
15630.06.53Paperino sceriffo di Val Mitraglia
24213.04.52La Rosa di Bagdad

Prima Ristampa, quarta “ondata” (estate 1953)

Albi d’Oro originali 53 e 185, rispettivamente del 17.05.1947 e 26.11.1949, con relative ristampe.

Senza soluzione di continuità con le uscite appena descritte, nell’estate del 1953 vengono proposti 16 nuovi fascicoli. Le caratteristiche sono del tutto analoghe a quelle dei numeri immediatamente precedenti; la scelta di operare una distinzione risiede nel fatto che con questi numeri si torna esplicitamente ad una produzione a lotti.

I sedici numeri sono infatti pubblicati in quattro lotti distinti di quattro numeri ciascuno, con date di uscita rispettivamente il 10 e 30 agosto e il 20 e 30 settembre. La data riportata in copertina diventa quindi “convenzionale”, anche se grossolanamente esatta; tutti i numeri restano nelle edicole probabilmente per lungo tempo.

Sull’Albo d’Oro serie Comica numero 40 del 4 ottobre 1953 è presente un “Avviso per i lettori degli Albi d’Oro” in cui si pubblicizzano le ristampe di questi lotti estivi. In tale pubblicità non vengono citati due titoli, ma dovrebbe trattarsi di una semplice dimenticanza o mancanza di spazio.

I titoli ristampati in questa ondata sono:

#DataTitolo
2130.09.53Topolino agente della polizia segreta
4320.09.53Topolino e il segreto di Casa Pancia
4430.08.53Topolino vince sempre
4510.08.53I tre porcellini
5030.08.53Topolino contro Robin Hood
5330.08.53Topolino e il boscaiolo
5830.08.53Topolino e la macchina magica
7420.09.53Topolino e l’esperimento del professor Trukk
7830.09.53Paperino sciatore
8020.09.53Topolino e Billy il topo
9230.09.53Paperino e la scimmia Chica
9810.08.53Paperino capo pompiere
11930.09.53Topolino e l’inventore pazzo
12220.09.533 paperoavventure
13910.08.53Bambi (numero speciale)
18510.08.53I tre caballeros (numero speciale)

Avviso su Albo d’Oro 40 del 1953.

Si noti come i numeri 21 (“Topolino agente della polizia segreta”) e 139 (“Bambi”) fossero già stati ristampati, sempre con l’indicazione di “prima ristampa”, rispettivamente nel 1950 e nel 1949. Anche il numero 43 (“Topolino e il segreto di casa Pancia”) era già stato ristampato nel 1951 unitamente al numero 42 come parte dell’Albo d’Oro speciale dallo stesso titolo.


Gli Albi della Rosa, dal 1954.

La collana tascabile di ristampe degli Albi della Rosa viene varata nel 1954. Ovviamente non si tratta di ristampe degli Albi d’Oro propriamente dette, tuttavia nei primi due anni di pubblicazione pubblica numerose storie tratte proprio dagli Albi d’Oro, anche se rimpicciolite e rimontate nel nuovo formato. Soltanto in seguito ristamperà storie provenienti dal Topolino libretto.

La nuova collana sembrerebbe rendere di fatto inutili ulteriori ristampe in formato Albo d’Oro, ma invece appaiono ulteriori “ondate”, anche se con modalità diverse da quanto visto fino a questo momento.

Prima Ristampa, quinta “ondata” (1957/58).

La data riportata sulle copertine di questi fascicoli non è quella della effettiva uscita in edicola, ma quella dei corrispondenti numeri originali del 1948-50; si nota un certo sforzo nell’eliminare qualsiasi riferimento all’interno degli albi che possa permettere una datazione precisa.

Tutte le ristampe pubblicate in questa occasione (escludendo due numeri particolari di cui si parlerà in seguito) hanno per oggetto fascicoli già pubblicati nella collana degli Albi della Rosa, come già anticipato.
L’esame delle pubblicità presenti in quarta di copertina della ditta Molgora, produttrice di pistole giocattolo, ci consente di circoscrivere al periodo fine estate 1957 – luglio 1958 la probabile data di uscita di questa ondata. Particolarmente utili per la datazione sono risultate le pubblicità relative ai modelli di pistole giocattolo denominati “Giubbe Rosse a sei colpi” e “doppietta Olimpia”: la prima appare su altre pubblicazioni Mondadori dell’epoca soltanto fra l’agosto 1957 e il luglio 1958; la seconda appare soltanto da novembre 1957 in poi.
Diciamo “probabile” data di uscita per due motivi: innanzitutto perché le pubblicità di tali modelli non appaiono su tutti i fascicoli e secondariamente perché non si può escludere a priori una ulteriore suddivisione delle uscite, per esempio in lotti di quattro numeri come già accaduto in precedenza. Alcuni elementi fanno pensare infatti ad uscite differenziate: soprattutto Natale 1957 (la presenza di due albi con storie “natalizie”; la presenza del gioco “Che cosa porteranno i re Magi?” nel numero 189) ma anche le vacanze estive (presenza della pubblicità di un fucile subacqueo, un articolo decisamente “estivo”). Nessuno di questi elementi è però conclusivo, e non abbiamo indicazioni certe per precisare meglio tale ipotesi.

Il tentativo di eliminare qualsiasi riferimento temporale preciso si spiega con l’esigenza di riproporre in edicola in tempi diversi e persino in anni diversi l’intera serie di ristampe. Sappiamo infatti grazie ai ricordi di appassionati dell’epoca che questi numeri vennero nuovamente distribuiti agli edicolanti anche nelle estati del 1960 e 1962.

Albi d’Oro originali 204 e 53/1954, rispettivamente del 8.04.1950 e 2.01.1955, con relative ristampe. Nella ristampa del numero 53/1954, la scritta “prima ristampa” è in posizione inconsueta, con caratteristiche differenti dalle altre ristampe del gruppo.

I fascicoli hanno 36 pagine e il prezzo è salito a 60 lire, un prezzo mai raggiunto dagli Albi d’Oro regolari della serie “comica” terminata nel settembre 1956. La copertina è stampata su carta di grammatura più pesante rispetto alle pagine interne e ha una consistenza lievemente porosa; si tratta comunque di materiale di buona qualità che si è conservato perfettamente fino ai nostri giorni. I fascicoli sono estremamente comuni.

Gli albi presentano in copertina la stampigliatura “C.A.” (“Copia Arretrata” o “Copia d’Archivio”) eseguita già durante la stampa. La stessa sigla, apposta però soltanto a posteriori con un timbro su un grandissimo numero di fumetti Mondadori (Disney e non Disney, e anche su molti Albi d’Oro della serie regolare), appare lungo tutti gli anni Sessanta. La nostra ipotesi (ma si tratta di illazioni e come tali da verificare) è che si tratti di una stampigliatura da apporre sulle copie arretrate, in modo da poter effettuare secondo le leggi postali dell’epoca una seconda distribuzione in tempi successivi senza pagare ulteriori tasse o contributi. Se questo fosse vero, l’apposizione già in “fase di stampa” della sigla sembrerebbe quindi un brillante escamotage per diminuire i costi; il fatto è però talmente evidente che con ogni probabilità questa pratica era prevista e concessa dalle leggi dell’epoca (“copia conforme” anziché “arretrato”).

Anche in questo caso, sembra che la ristampa sia la prosecuzione dell’ondata precedente: i fascicoli originari oggetto di ristampa vanno dall’ottobre 1948 al settembre 1950. Questi albi avevano 36 pagine, quindi non sarebbe stato necessario introdurre nuovo materiale; nonostante ciò alcune pagine di pubblicità “databili” presenti sui fascicoli originali sono state sostituite con tavole autoconclusive.

La scritta “prima ristampa” sul numero 45/1954 (“Biancaneve, la strega e lo scudiero”) è piccola e poco visibile.

Abbastanza curiosamente, vengono riproposti anche i due Albi d’Oro “Biancaneve, la strega e lo scudiero” e “Paperino e il capodanno tropicale”, usciti originariamente in epoca molto più recente (novembre 1954 e gennaio 1955); sono gli unici albi della Serie Comica (cioè posteriori al 1952) che ci risultano essere stati oggetto di ristampa. Si tratta dei due numeri che -ovviamente- non erano stati ristampati negli Albi della Rosa nel 1954. Come già accennato, è possibile che siano stati scelti per avere a disposizione delle storie natalizie, da presentare nel periodo delle feste.

Al momento abbiamo ristampe di 14 tra i successivi 40 albi Disney (numerati da 125 a 229) più i due albi della serie comica.

In particolare:

#Titolo
125Topolino e gli spaventapasseri
128Paperino e il vaso cinese
163I tre porcellini e la lampada meravigliosa
171Topolino e il tesoro del rajah
177I tre porcellini e l’ipoteca
189Paperino e il terribile 3P
198Topolino e il mago Carigù
202Paperino e le tigri reali
204Tippete eroe della foresta
205Topolino e la chiave smarrita
208Paperino e il sentiero dell’unicorno
211Paperino e il paese dei totem
223Paperino e il bagno forzato
229Paperino e Bombo suino
45/1954Biancaneve, la strega e lo scudiero
53/1954Paperino e il capodanno tropicale

Il numero 189 (“Paperino e il terribile 3P”) ristampa il numero speciale “Almanacco Topolino 1950” di cui però viene riproposta soltanto la storia omonima; pertanto presenta una foliazione ridotta dalle originali 68 pagine a 36.

Seconda Ristampa, prima “ondata” (1958/59).

Albi d’Oro 2° ristampa: numeri 95 e 156. Un curioso dettaglio del secondo, in cui la numerazione del fascicolo originale non è stata ben cancellata.

Anche in questo caso la data non è quella di uscita reale dell’albo. La data stampata in copertina è infatti quella della prima ristampa del 1953 che viene utilizzata come “base” per l’impaginazione degli albi; riteniamo che questi fascicoli siano stati stampati fra l’estate e il Natale 1958, con un possibile prolungamento del periodo fino alla primavera (Pasqua?) del 1959.

La nostra datazione è basata sulle pubblicità in quarta di copertina, che presentano dei volumi Mondadori (“I Poemetti di Susanna”, “La Scatola Magica”) presenti anche su altri albi del periodo (ad esempio Albi della Rosa del dicembre 1958 e Almanacco Topolino di aprile 1959). Inoltre abbiamo alcuni casi di fotografie di “Amici di Topolino” riportate in seconda di copertina che raffigurano albi databili; si distinguono infatti in mano agli “amici” i numeri di Topolino 164 (giu 1957), Topolino 175 (nov 1957) e soprattutto Topolino 193 (ago 1958). Come per le prime ristampe del 1957-58 non si può escludere una diffusione a lotti effettuata in tempi diversi, soprattutto in occasione delle festività.

Abbiamo notizia di ulteriori distribuzioni di questi numeri negli anni seguenti, in particolare nel 1963.

Tiratura elevata, fascicoli estremamente comuni. Le caratteristiche di questa edizione (prezzo, numero di pagine, tipo di carta, presenza della stampigliatura “C.A.”) sono del tutto analoghe a quelle delle “prime ristampe” del 1957-58. Il contenuto viene comunque nuovamente modificato; cambiano sicuramente le pubblicità e quelle della Nestlè in quarta di copertina sono sostituite da tavole autoconclusive.

Abbiamo 8 Albi d’Oro ristampati con questa ondata:

#Titolo
52Paperino fra i pellerossa
62Topolino e il misterioso corvo
64Topolino e i sottomarini pirati
70Paperino in Vulcanovia
82Paperino cacciatore di canguri
95Topolino nell’isola di Spettro
107Paperino e l’oro gelato
156Paperino sceriffo di Val Mitraglia

Seconda Ristampa, seconda “ondata” (1961).

Albi d’Oro 2° ristampa: numeri 80 e 116.

Attinge anch’essa alla “Prima Ristampa” del 1953; la data stampata in copertina è ancora quella della prima ristampa.

La presenza in quarta di copertina di un concorso del “cioccolato Zoo” della Ferrero (autorizzato il 31/03/1961) consente una agevole datazione all’estate 1961 massimo. Anche per quest’ultima ondata di ristampe non vi sono particolari problemi di rarità. I fascicoli hanno sempre 36 pagine e costano ancora 60 lire; non è presente in copertina la stampigliatura “C.A.”; carta della copertina che torna ad essere lievemente lucida e abbastanza sottile.

Ancora una volta si ripresenta il caso particolare dell’albo “La Rosa di Bagdad” di cui esiste una ristampa uscita nell’agosto 1960; su di essa non vi sono indicazioni di data e di “prima” o “seconda” ristampa. La inseriamo in questa sezione per l’analogia sul prezzo (60 lire) e sulla copertina (sottile e lievemente lucida) anche se la pubblicazione precede di quasi un anno quella delle altre ristampe.

Sono ristampati 8 Albi Disney (e in più la “Rosa di Bagdad”):

#Titolo
60Paperino chiromante
74Topolino e l’esperimento del prof. Trukk
78Paperino sciatore
80Topolino e Billy il topo
98Paperino capo pompiere
116Topolino negromante
119Topolino e l’inventore pazzo
1223 paperoavventure
242La Rosa di Bagdad

Statistiche conclusive e numeri non ristampati.

Riassumendo i dati fin qui presentati, possiamo affermare che le “Prime Ristampe” hanno riproposto 72 Albi d’Oro Disney, più “La Rosa di Bagdad”. Considerando però doppie edizioni e numeri speciali si tratta complessivamente di 71 fascicoli distinti. Le “Seconde Ristampe” invece hanno proposto 16 Albi d’Oro Disney oggetto della Prima Ristampa e ancora una volta la “Rosa di Bagdad”, per complessivi altri 17 fascicoli.

La distribuzione dei fascicoli ristampati varia grandemente: se fra i primi 30 Albi d’Oro Disney, numerati da 1 a 49, abbiamo soltanto un numero non ristampato (“Le Meravigliose Avventure di Pinocchio”), tale percentuale aumenta gradatamente nei numeri successivi. Escludendo i due numeri della serie comica, l’ultimo numero ristampato è il 229 (“Paperino e Bombo Suino”), 103° Albo d’Oro Disney.

I motivi della scelta fra quali numeri ristampare e quali escludere sono vari e spesso non chiari. Possiamo immaginare fra gli altri:

  • I numeri con storie a puntate sono molto più “complicati” da ristampare, per il maggior lavoro redazionale necessario a renderli pubblicabili; abbiamo però come eccezioni i numeri speciali del 1951;
  • numeri con storie brevi oppure con ampie appendici non Disney comportano l’introduzione di molto materiale nuovo e quindi ancora una volta un grande lavoro di redazione; abbiamo però altre eccezioni, come il numero 58;
  • i numeri speciali non vengono ristampati perché troppo legati alle occasioni particolari e con foliazione eccessiva; abbiamo in questo caso le eccezioni dei numeri 139 e 185 e la ristampa parziale del numero 189.

Nel 1954 viene varata la collana degli Albi della Rosa, dedicata a materiale ristampato: nei suoi primi due anni di vita presenta quasi esclusivamente materiale proveniente dagli Albi d’Oro e solo in seguito comincerà a proporre storie tratte dal Topolino mensile e quindicinale, pur continuando comunque a presentare materiale dagli Albi d’Oro. Grazie a questa nuova collana la Mondadori non ha più bisogno di ristampe in formato Albo d’Oro; la pubblicazione delle “prime ristampe” del 1957-58 si spiega soltanto con l’esigenza di avere in edicola un prodotto non datato e più volte ripresentabile, come già sottolineato. E alla stessa logica si rifarebbero ambedue le ondate delle “seconde ristampe”.

Alcuni casi particolari, particolarmente interessanti e complessi.

Biancaneve

A sinistra gli Albi d’Oro originali 33 e 195, rispettivamente del 21.12.1946 e 4.02.1950. Le proporzioni dei due albi, seguendo l’evoluzione della collana, sono lievemente diverse. A destra l’avviso sull’Albo d’Oro 138.

“Biancaneve” esce il 21 dicembre 1946 come Albo d’Oro numero 33. Contiene l’ottima riduzione a fumetti del film omonimo ad opera di Merril de Maris / Hank Porter rimontata in 26 tavole e due microstorielle (“La zia Minerva” e “La pesca di Topolino”) di Floyd Gottfredson.

In seguito alla richiesta dei lettori ne viene diffusa una ristampa il 30 novembre 1948. Resta a lungo nelle edicole, infatti una pubblicità presente sull’Albo d’Oro 138 del primo gennaio 1949 lo dà ancora in vendita. Come abbiamo detto costituisce una sorta di “esperimento”, probabilmente compiuto per valutare la potenzialità di un’operazione editoriale di questo tipo. La copertina subisce alcuni interventi grafici per un più razionale utilizzo dello spazio, e appare un bollo con la scritta “Prima Ristampa”. Curiosamente le due storielle in appendice sono state sostituite dall’unica vicenda “La zia Marisa”, un altro mini episodio di Gottfredson che, pur richiamando nel titolo quello presente nel numero originale, ne è completamente diverso.

In quarta di copertina della ristampa appaiono “due” date di pubblicazione. Oltre a quella già indicata è riportata infatti anche la data del 13/11/48. Riteniamo che si tratti di un residuo di un’operazione di “taglia e cuci” eseguita utilizzando il frammento di carta con i dati di gerenza provenienti da un altro fascicolo degli Albi d’Oro, sfuggito ai redattori durante il processo di impaginazione della ristampa. La preparazione dei fascicoli avveniva infatti all’epoca in maniera molto “artigianale” e simili sviste erano possibili.

“Biancaneve e i sette nani” non verrà più ristampato in questa forma negli anni successivi. La cosa potrebbe apparire strana vista la grande popolarità della storia: in realtà l’episodio verrà riproposta nuovamente nel numero speciale 195 della serie regolare degli Albi d’Oro, uscito il 4 febbraio 1950; essendo inserito nella numerazione “normale” della serie tale albo non può però considerarsi a rigore una “ristampa”. Inoltre in quella sede alla storia viene affiancata anche “Tippete e i sette nani”, bella opera di Carl Buettner ivi rimontata in 32 tavole; l’albo è quindi a tutti gli effetti un fascicolo completamente differente.

Per inciso annotiamo anche che quest’ultimo albo verrà ulteriormente ristampato nel dicembre 1962 con una copertina diversa opera di Giuseppe Perego e con un formato leggermente diverso, come supplemento al contemporaneo Almanacco Topolino. Ma questa è un’altra storia…

Bambi

La storia di Bambi appare in Italia l’8 gennaio 1949 sull’Albo d’Oro 139. Si tratta di un fascicolo speciale con 68 pagine tutte a colori, venduto ad un prezzo elevato, ben 100 lire. Contiene la versione a fumetti del film opera di Ken Hultgren, autore anche della copertina e di alcune illustrazioni interne. La storia e le illustrazioni occupano completamente tutte le pagine a disposizione pertanto non sono necessarie storie “riempitivo” da aggiungere per chiudere l’albo.

La pubblicazione avviene in concomitanza con l’uscita del film nelle sale cinematografiche e il successo deve essere stato tale da far esaurire subito l’albo e costringere la Mondadori a stamparne quasi subito una ristampa, che infatti appare nelle edicole appena tre mesi dopo. L’albo originale e la ristampa, benché difficili da trovare in buone condizioni, sono tutt’altro che rari.

Il numero originale e le due “prime ristampe” di Bambi.

La ristampa esce in edicola già il 2 aprile ed è assolutamente fedele all’originale, fatte salve la scritta “Prima Ristampa” in maiuscoletto in copertina e l’indicazione della data in retrocopertina, dove peraltro è rimasta anche la data della prima edizione. Lo stesso giorno -il 2 aprile- viene distribuito in edicola anche il numero 151 della serie regolare dal titolo “I figli di Bambi”, un altro Albo d’Oro speciale dal prezzo maggiorato, a dimostrazione del grande successo riscosso dal personaggio. Tale nuovo albo è pubblicizzato sulla retrocopertina della ristampa, ad indicare una perfetta sinergia fra le varie pubblicazioni.

Alcuni anni dopo, nel 1953, in occasione di quella che abbiamo indicato come quarta ondata di ristampe, “Bambi” viene nuovamente riproposto. Curiosamente tale edizione riporta ancora in copertina l’indicazione “Prima Ristampa”, anche se stampata in caratteri diversi da quelli usati per la precedente edizione. Il motivo probabilmente risiede nel fatto che l’uscita precedente era stata considerata “sperimentale” o troppo a ridosso della pubblicazione originale, tanto da diventare quasi un proseguimento di tiratura. Non è da escludere persino una banale dimenticanza dei redattori Mondadori. In ogni caso, anche questa ulteriore edizione è una ristampa fedele dell’albo originale, senza modifiche di sorta.

Come per Biancaneve ricordiamo infine (anche se esula dal nostro campo di indagine) che questo fascicolo ha avuto un’ulteriore ristampa il 7 aprile 1968, ufficialmente come supplemento a Topolino 645. Anche in questo caso il formato e il contenuto coincidono perfettamente con i precedenti, se si escludono le due illustrazioni centrali, non presenti. Questa edizione è generalmente considerata come uno degli albi speciali Mondadori one-shot degli anni Sessanta supplementi ad altre pubblicazioni Disney: La Bella Addormentata nel Bosco, Biancaneve, Cenerentola, Il Libro della Giungla, La Rosa di Bagdad, L’isola Felice (gli ultimi due con materiale non disneyano). A differenza di tutti questi, tuttavia, mantiene il formato degli Albi d’Oro tanto che potrebbe essere considerato l’ultimo rappresentante di questa gloriosa serie.

Topolino agente della polizia segreta

Il numero originale dell’Albo d’Oro 21 del 28.09.1946 e le sue due “prime ristampe”.

L’Albo d’Oro numero 21 del 28 settembre 1946 propone la bella storia “Topolino agente della polizia segreta” (altrove nota come “Topolino legionario”) realizzata da Ted Osborne / Floyd Gottfredson con le strisce giornaliere USA dal 23 marzo al 8 agosto 1936. Come tutti i primissimi Albi d’Oro, la stampa e la carta impiegate sono assai scadenti. La copertina presenta un Topolino circospetto e vestito da legionario alla luce di un lampione, in una scena che però in realtà non si verifica durante la storia.

Insieme a “Topolino e i topi d’albergo” è il primo Albo d’Oro a venir riproposto nel 1950; la ristampa esce infatti il 31 gennaio. In questa sede la copertina non subisce soltanto degli adattamenti grafici ma viene completamente ridisegnata riprendendo una vignetta della storia e resa quindi più fedele alla vicenda. Nel nuovo disegno si vede Topolino che fa da cadere da cavallo Gambadilegno. Nessun’altra modifica se si esclude la pubblicità in retro copertina.
Lo stesso albo, con la nuova copertina, viene ripubblicato in seguito il 30 settembre 1953 in quella che noi abbiamo indicato come “quarta ondata” di prime ristampe e in questa occasione vengono aggiunte alcune tavole autoconclusive.
Dell’albo esistono quindi ben due “prime ristampe”. Difficile ipotizzare qualche motivo specifico che giustifichi tale stranezza; probabilmente si è trattato semplicemente di un errore della redazione.

Il doppio mistero di Casa Pancia

Un caso particolare è costituito dalla vicenda editoriale di “Topolino e la banda dei piombatori”, la famosa storia con l’idraulico Giuseppe Tubi.

I tre Albi d’Oro originali 42, 43 e 44 con la storia dei piombatori e, a destra, la copertina del numero speciale.

I tre Albi d’Oro originali 42, 43 e 44 con la storia dei piombatori e, a destra, la copertina del numero speciale. Questa storia, opera di Merrill de Maris / Gottfredson, che comprende le strisce apparse sui quotidiani statunitensi dal 7 luglio al 10 dicembre 1938 è stata proposta nella serie degli Albi d’Oro suddivisa in tre parti su tre fascicoli distinti, e precisamente i numeri 42 (“Topolino e la banda dei piombatori”), 43 (“Topolino e il segreto di Casa Pancia”) e 44 (“Topolino vince sempre”), usciti in edicola fra il primo e il 15 marzo 1947.

Nell’ondata di ristampe del 1951 esce il 30 luglio un Albo d’Oro speciale di 68 pagine al costo di 100 lire che accorpa al suo interno i soli fascicoli 42 e 43 e che quindi lascia la storia incompiuta.

Le ristampe dei numeri 43 e 44 come numeri singoli.

Non riusciamo a immaginare i motivi di una scelta così bizzarra, e neppure riusciamo ad immaginare la reazione di un lettore generico dell’epoca che arriva alla fine dell’albo nel pieno dell’azione senza poter completare la lettura. All’interno di questo numero speciale infatti non è data alcuna spiegazione dell’interruzione e non sono date indicazioni di come e dove concludere la lettura.

Completano il fascicolo alcune tavole con il Paperino di Taliaferro e una tavola autoconclusiva di Barks, ma si tratta del solito materiale necessario a chiudere l’albo. Il fascicolo ripropone senza modifiche la copertina del numero 43, con un simpatico Topolino pensoso davanti alla silhouette di casa Pancia. Un paio di anni dopo, nel corso dell’ondata di ristampe del 1953, vengono ristampati come fascicoli singoli i numeri 43 e 44 (ma non il 42!), con l’indicazione in copertina di “Prima Ristampa”. Se il numero 44 è effettivamente inedito nella versione ristampata, così non è per il numero 43 proprio perché compreso nel numero speciale del 1951.

Rose e spine a Bagdad

Il film d’animazione “La Rosa di Bagdad” di Anton Gino Domeneghini con la regia di Lucio De Caro viene presentato nel 1949 e vince il 1° premio al Festival Internazionale dei Ragazzi di Venezia, oltre a riscuotere un lusinghiero successo di pubblico.

L’Albo d’Oro originale 242 del 30.12.1950 e le sue due ristampe del 1952 e 1960; inoltre pubblicità su Topolino libretto 245.

Nonostante alcuni elementi richiamino esplicitamente i temi presenti nelle opere disneyane (la gazza Kalinà è il classico animaletto buffo ma sagace compagno del protagonista; i tre bonari saggi Tonko, Zirko e Zizibé, bassi e panciuti, ricordano i sette nani), il film venne salutato all’epoca come l’inizio di una via italiana all’animazione. Gli ingenti costi di produzione, l’impegno necessario per la sua realizzazione e la difficoltà di riunire nuovamente il team creativo ne fecero invece un’opera pressoché senza seguito. Il film è stato restaurato alcuni anni fa ed è disponibile sul mercato dell’home video; è un film a tutt’oggi poco ricordato; si tratta indubbiamente di un’opera da riscoprire.

La versione a fumetti, opera dello stesso Anton Gino Domeneghini (sceneggiatura) e Guido Zamperoni (disegni) viene pubblicata nel numero 242 degli Albi d’Oro del 30 dicembre 1950 e venduta al prezzo di 40 lire, in un albo con una copertina disegnata da Michele Rubino.
Si tratta dell’unico Albo d’Oro non disneyano che sia stato oggetto di ristampe.

La prima riproposta è del 13 aprile 1952, quando riappare nelle edicole al prezzo di 50 lire; il fascicolo presenta un nuovo disegno di copertina opera dello stesso Zamperoni che -si dice- non fosse rimasto molto soddisfatto del precedente lavoro di Rubino. Questa nuova copertina accompagnerà le successive edizioni dell’albo ad eccezione di quella apparsa sull’Albo della Rosa 16 del 12 dicembre 1954.
La data di uscita della ristampa non coincide con nessuna delle “ondate” riportate nella precedente analisi; solo per comodità e per l’affinità sulle caratteristiche editoriali l’abbiamo inserita nelle ristampe del 1952-53. Probabilmente l’albo ha seguito dei canali particolari di realizzazione proprio in virtù del fatto di non essere un numero disneyano.

Stesso destino anche per la seconda ristampa che appare nell’estate 1960, nuovamente lontano da qualsiasi altra ristampa facente parte delle “ondate” che abbiamo individuato. Le caratteristiche editoriali lo accomunano comunque alle seconde ristampe del 1961. L’albo, venduto al prezzo di 60 lire, non è datato e non riporta indicazioni in copertina; pubblicità presenti su Topolino Libretto 245 e 246 lo danno comunque in uscita il 10 agosto 1960.
Anche questa storia godrà di una ulteriore edizione nel 1966, come supplemento all’Almanacco Topolino; in questo caso il formato sarà lievemente maggiorato e portato a coincidere con quello degli Almanacchi.

Una curiosità per il numero 13

Segnaliamo una curiosità relativa al numero 13 (Topolino e l’elefante) a cui abbiamo fatto caso proprio durante la stesura di questo lavoro.
Esistono copie di questo numero che hanno il bollino del prezzo e la scritta “Albo d’Oro” stampate in colori diversi, in particolare rosso e blu. Anche il cappello di Squick nelle immagini delle due copertine che presentiamo sembra di colori diversi (verdastro invece che bluastro), ma forse si tratta soltanto di una resa diversa dei colori in stampa.

Escludendo il colore del bollino e questo dettaglio, gli albi sono del tutto identici. Forse durante la stampa i grafici Mondadori si accorsero che il bollino rosso sullo sfondo rosso della copertina risaltava poco, e quindi usarono l’altro colore per ottenere un maggior contrasto?

Elenco riassuntivo delle ristampe
1° Ristampa 110Topolino e il vampiro della prateria
2Topolino e il selvaggio Giovedì 116Topolino negromante
4Topolino giornalista 119Topolino e l’inventore pazzo
8Topolino e la barriera invisibile 1223 paperoavventure
10Topolino e il tesoro di Clarabella 125Topolino e gli spaventapasseri
13Topolino e l’elefante 128Paperino e il vaso cinese
15Topolino nel paese dei califfi 139aBambi (2 apr 1949)
17Topolino e i topi d’albergo 139bBambi (10 ago 1953)
19Topolino e lo struzzo Oscar 154Bongo
21aTopolino agente della polizia segreta (31 gen 1950) 156Paperino sceriffo di Valmitraglia
21bTopolino agente della polizia segreta (30 set 1953) 163I tre porcellini e la lampada meravigliosa
23+Topolino e la lampada di Aladino (Spec. # 23+25+27) 171Topolino e il tesoro del Rajah
29Topolino cercatore d’oro 177I tre porcellini e l’ipoteca
31Topolino all’età della pietra 185I tre caballeros
33Biancaneve e i 7 nani 189Paperino e il terribile 3P
35+Topolino e il mostro bianco (Spec. # 35+36) 198Topolino e il mago Carigù
37Topolino e il mistero dell’uomo nuvola 202Paperino e le tigri reali
38Topolino e Pluto corridore 204Tippete eroe della foresta
39Topolino e il gorilla Spettro 205Topolino e la chiave smarrita
40+Topolino e il mistero di Macchia Nera (Spec. # 40+41) 208Paperino e il sentiero dell’unicorno
42+Topolino e il segreto di casa Pancia (Spec. # 42+43) 211Paperino e il paese dei totem
43Topolino e il segreto di casa Pancia 223Paperino e il bagno forzato
44Topolino vince sempre 229Paperino e Bombo Suino
45I tre porcellini 242La rosa di Bagdad
46Topolino nella casa dei fantasmi 45/54Biancaneve, la strega e lo scudiero
47Topolino e l’illusionista 53/54Paperino e il capodanno tropicale
49Topolino agente di pubblicità 2° Ristampa
50Topolino contro Robin Hood
52Paperino fra i pellerossa 52Paperino fra i pellerossa
53Topolino e il boscaiolo 60Paperino chiromante
58Topolino e la macchina magica 62Topolino e il misterioso corvo
60Paperino chiromante 64Topolino e i sottomarini pirata
62Topolino e il misterioso corvo 70Paperino in Vulcanovia
64Topolino e i sottomarini pirata 74Topolino e l’esperimento del professor Trukk
68Topolino e la casa misteriosa 78Paperino sciatore
70Paperino in Vulcanovia 80Topolino e Billy il topo
74Topolino e l’esperimento del professor Trukk 82Paperino cacciatore di canguri
78Paperino sciatore 95Topolino nell’isola di Spettro
80Topolino e Billy il topo 98Paperino capo pompiere
82Paperino cacciatore di canguri 107Paperino e l’oro gelato
92Paperino e la scimmia Chica 116Topolino negromante
95Topolino nell’isola di Spettro 119Topolino e l’inventore pazzo
98Paperino capo pompiere 1223 paperoavventure
101Topolino e le gesta di Folgore 156Paperino sceriffo di Valmitraglia
104Topolino e l’orchidea nera 242La rosa di Bagdad
107Paperino e l’oro gelato

Una serie parallela per gli Albi d’Oro

Sul terzo numero della bella rivista IF-Immagini e fumetti del maggio 1995 è apparso un interessante articolo di Francesco de Giacomo, che presentava il ritrovamento di alcuni fascicoli di Albi d’Oro particolari, quasi una variante dell’edizione regolare da edicola.

Usando le parole di de Giacomo: “… delle copie nelle quali, rispetto a quelle a tutti note, la differenza è rappresentata dalla sparizione del prezzo con il relativo cerchietto che lo conteneva e dal numero progressivo della serie, nonché da modifiche riguardo alla dizione 32 pagine“. A parte queste differenze editoriali, il contenuto dei fascicoli, la carta, le dicitura di gerenza e la data stampata in ultima pagina sono del tutto coincidenti a quelle dell’edizione regolare. De Giacomo riporta il ritrovamento di tre fascicoli distinti, quelli corrispondenti ai numeri 15 (Topolino nel paese dei califfi), 17 (Topolino e i topi d’albergo) e 19 (Topolino e lo struzzo Oscar). La notizia di una possibile variante dell’Albo d’Oro 11 “Zorro della Metropoli” (un Albo non Disney), riportata nello stesso articolo, è stata invece smentita.

Siamo felici di presentare in questa sede il ritrovamento di ulteriori tre fascicoli e… “mezzo” di questa variante. I nuovi numeri che abbiamo rintracciato sono il 4 (Topolino giornalista), 8 (Topolino e la barriera invisibile) e il 10 (Topolino e il tesoro di Clarabella). Il “mezzo” fascicolo è invece il 13 (Topolino e l’elefante) in quanto l’unica copia che abbiamo visto è un falso, stampato in tempi recenti; non possiamo affermare con certezza l’esistenza del fascicolo originale, ma ne siamo convinti (la ristampa deve essersi basata su un originale, dopotutto!).

I nuovi fascicoli “sicuri” provengono da un volume rilegato di Albi d’Oro in nostro possesso. La rilegatura fu eseguita dal proprietario originale che accorpò diversi fascicoli in un singolo volume, unendo questi tre fascicoli particolari a molti altri della serie “regolare” (provvisti cioè dell’indicazione del numero e del prezzo).

Le immagini: le copertine dei numeri 15, 17 e 19 sono ricostruite digitalmente a colori in quanto nell’articolo di De Giacomo sono presenti soltanto delle immagini in b/n; le immagini dei numeri 4, 8 e 10 sono fotografie delle nostre copie (le ondulazioni sono dovute alla piega della rilegatura in volume). L’immagine del numero 13 (Topolino e l’elefante) è una scansione del “falso” che abbiamo citato: l’albo simula una copia molto “sporca”; il numero “13” scritto a mano è falsificato anch’esso e doveva essere presente sull’originale base per la copia.

Questa circostanza sembra escludere, come possibile genesi e circostanza di pubblicazione, che si tratti di fascicoli stampati per far parte dei “30 volumi Albi d’Oro rilegati” distribuiti come premi di categoria “B” al “Concorso dell’Amicizia” del 1946. Infatti i fascicoli originali dovevano essere “sciolti” per poi essere rilegati insieme ad altri nel nostro volume. Resta invece possibile l’identificazione come “premi di assiduità” sempre del 1946, anche se non esiste alcuna indicazione che tali premi fossero costituiti da albi extra.

La totale analogia con la versione normale da edicola (fra cui il permanere in ultima pagina della stessa data di stampa e dello stesso elenco di arretrati) indica secondo noi che questi fascicoli siano stati stampati insieme a quelli regolari, usando i medesimi impianti nello stesso momento. Di conseguenza non si tratta di una “ristampa” nel senso comunemente dato al termine, ma proprio di una variante realizzata di proposito. Il numero dei fascicoli ritrovati, ben sette al momento, suggerisce inoltre (come indica ancora il De Giacomo) un’operazione di largo respiro e non episodica.

Ipotizziamo un grado di rarità molto alto, anche se la variante è talmente poco nota da sfuggire anche agli stessi venditori. Soltanto una volta abbiamo visto, negli ultimi tre anni, un fascicolo di questa variante in vendita (il numero 15, tra l’altro in ottimo stato); in quell’occasione era mischiato ad altri della serie normale e non era in particolare evidenza.

Il “falso” del numero 13 costituisce indubbiamente una doppia curiosità: oltre a documentare un altro esemplare di questa rara variante, costituisce l’unico esempio di ristampa “pirata” (non autorizzata) di un fascicolo di Albo d’Oro di cui siamo a conoscenza.

Le raccolte d’epoca degli Albi d’Oro

Solo un cenno sulle “Raccolte” di Albi d’Oro pubblicate nel 1950, in quanto il materiale a nostra disposizione è largamente incompleto e parziale.

Avviso presente sulla retrocopertina di tutte le raccolte, con l’elenco degli arretrati disponibili. Nonostante le raccolte siano del 1950, il più recente fra i numeri indicati è il 172 (“Il bandito gentiluomo”, del 27 agosto 1949). Gli unici albi Disney non esauriti risultano essere “Bambi”, “Dumbo” e “I Figli di Bambi”, tutti numeri speciali con prezzo maggiorato.

Nel corso del 1950, secondo quanto indicato nelle date dei pochi numeri di cui disponiamo dei dati, la Mondadori raccolse alcuni Albi d’Oro non Disney in volumi antologici contenenti ciascuno quattro fascicoli differenti. I numeri interessati dall’iniziativa sono soltanto numeri non Disney di cui vennero usati probabilmente delle rese invendute. Queste raccolte hanno 132 pagine (4 numeri di 32 pagine più le quattro pagine di copertina); i numeri a nostra conoscenza sono cinque, ma solo di quattro di essi abbiamo delle immagini (riportate in seguito); è possibile che esistano ulteriori raccolte oltre a quelle che abbiamo citato.

Si tratta di materiale assai raro, considerato sia il prezzo elevato -100 lire- sia il fatto che probabilmente non ebbero grande successo. Nonostante infatti tali numeri presentino personaggi classici del fumetto internazionale e italiano (nei numeri in esame: Will Sparrow di Kurt Caesar, Saturnino Farandola di De Vita, il ciclo del mare di Caprioli, Tommy di John Lehti e tanti altri…) è innegabile l’osservazione che soltanto tali numeri fossero disponibili come arretrati, al contrario degli albi Disney spesso esauriti in breve tempo.

Dei quattro numeri di cui abbiamo delle immagini, tre sono datati 20 giugno 1950 e uno 12 febbraio 1950. I tre numeri contemporanei di giugno indicano che si trattò di uscite multiple, forse a lotti, con probabile lunga permanenza nelle edicole. La singola raccolta di febbraio suggerisce invece l’esistenza di altri numeri, almeno per “pareggiare” le uscite. In quest’ultimo numero è presente in terza di copertina la pubblicità dell’Albo Tascabile di Topolino numero 80, uscito anch’esso a febbraio 1950; la data di pubblicazione della raccolta risulta quindi confermata.

Gli albi che fanno parte di queste raccolte, pur considerando la scarsa selezione a nostra disposizione, vanno dal numero 30 al numero 166 e coprono quindi abbastanza bene lo spettro dei numeri arretrati disponibili all’epoca. La maggior parte di essi risulta infatti ancora disponibile come fascicolo “singolo” e solo alcuni numeri risultano invece esauriti, come se per la realizzazione della raccolta si fosse dato fondo ai magazzini…

Un elenco delle raccolte a nostra conoscenza.

Raccolta “4 storie complete” (con Tommy del circo)
Datata 12 febbraio 1950, comprende i fascicoli

#Titolo
146Tommy del circo
94L’eco di ghiaccio
149Tommy contro “Grande Charlie”
147La meravigliosa avventura

Raccolta “4 storie complete” (con Il Castello di San Velario)
Datata 20 giugno 1950, comprende i fascicoli:

#Titolo
115Il Castello di San Velario
117Il mistero degli specchi velati
118La voce invisibile
166Le avventure di Benvenuto Cellini

Raccolta “4 storie complete” (con Fra i canachi di Matareva)
Datata 20 giugno 1950, comprende i fascicoli:

#Titolo
93Fra i canachi di Matareva
96L’isola Giovedì
30Le avventure di Saturnino Farandola
79La cima del diavolo

Raccolta “3 storie complete di Will Sparrow e Giungla degli agguati”
Datata 20 giugno 1950, comprende i fascicoli:

#Titolo
132Il re delle tenebre
141L’impero del silenzio
144La sconfitta di Will Sparrow
133La giungla degli agguati

Infine, abbiamo notizia di almeno un’altra raccolta, ma non abbiamo notizie né immagini in proposito:

Raccolta “3 storie complete di Giorgio Ventura”

Autore dell'articolo: Matteo Sonz