L’opera omnia di Romano Scarpa vol. 30

11 AGO 2014
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Un volume ancora misto, che propone storie da autore completo e altre di diversa provenienza.
Cimino propone due buone storie, la sempre attuale ricerca della propria stabilità interiore con la perfetta letizia e un più inedito setting scoutistico e la presenza dei rari, almeno in ambito italiano, Bassottini con la guerra dei manuali. Anche il poco prolifico Bruno Mandelli presenta due sue storie, in cui i character sono usati in maniera classica e appropriata, sia i paperi che i topi.
A regalare vicende destabilizzanti sono il classico Siegel che, nella voce che venne dal nulla, costruisce un angosciante thriller psicologico, mentre la Ciceri utilizza Gastone a Parigi nel chiodo paperingio. Infine c’è anche Gazzarri con un giallo convenzionale.
Ma a far la parte del leone è ovviamente Scarpa, che realizza due storie da autore completo, di cui una su commissione. Ma, come si è visto con i parastinchi, per il maestro veneziano non è un problema utilizzare un evento d’attualità. Anche in Paperino ai Mondiali di Calcio, la competizione sportiva è solo un motore dell’azione e tutta la storia si svolge ben prima dell’inizio dei giochi. La vicenda ruota in una competizione per avere i diritti televisivi tra Paperone e Rockerduck, a colpi di spot cinematografici, calciatori formidabili e svariati colpi di scena. Per impreziosire il tutto, le prime venti tavole presentano in maniera scanzonata la nascita del calcio e della Coppa del Mondo, con Arpie della Brughiera, due clan pronti a tutto per conquistare terreni e un’ottima rappresentazione dello sport giocato da Paperino, Gastone, i Bassotti e tutti gli altri, in maniera davvero convincente. Questo preambolo, davvero memorabile, è il gustoso antipasto della storia che prosegue con un colpo di scena interessante e la presenza di Amelia, che riesce, in maniera davvero inedita e coinvolgente, a far capitolare il vecchio papero. Una grande e lunga storia, meno psicologica rispetto a quella di Monaco ’72, ma ugualmente avvincente e capace di gestire con abilità un ricco cast e varie situazioni.
Infine, il braccato speciale resta una buona storia di scaramucce tra il ricco papero e la solita Brigitta, con un ritmo che ricorda certi corti della Warner Bros. con Wile E. Coyote.
Il portfolio propone lo Scarpa “modificato”, la scheda dell’autore è per Maria Luisa Ciceri e quella del personaggio è Zenobia. Tutte le edizioni delle storie sono originali (niente colori né lettering rifatti) e nel caso della Perfetta letizia, apparsa in origine sull’Almanacco Topolino, le pagina in origine in bianco e nero sono state colorate (bene) appositamente per questo volume. Grazie come sempre a Sprea e al suo sito per le utili precisazioni.

Autore dell'articolo: Amedeo Badini

Il fumetto è sempre stato una mia grande passione, sotto forma prima di un rassicurante Topolino a cadenza settimanale, per poi inoltrarsi nel terreno filologico-collezionistico. Questo aspetto critico mi ha permesso di apprezzare altri autori, da Alan Moore a Jeff Smith, e soprattutto di affinare la curiosità verso tutta la nona arte del fumetto. Disney è il mio primo campo, ma non disdegno sortite e passeggiate in territori vicini. Per il Papersera ho scritto più di 100 recensioni, oltre ad aver curato una parte degli articoli sulle testate disney del passato. Inoltre, ho realizzato il Don Rosa Compendium, un'analisi dettagliata di tutte le storie del grande autore del Kentucky. Scrivo di fumetto e di cinema anche per il settimanale Tempi, per Lo Spazio Bianco e per la Tana del Sollazzo.