Topolino 3090

11 FEB 2015
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Il numero dedicato a San Valentino è, come lecito aspettarsi, un numero dedicato (quasi) completamente all’argomento dell’amore. Peccato però che Topolino 3090 non sia all’altezza di ben altri numeri celebrativi, l’ultimo dei quali, quello natalizio, risale a meno di due mesi fa.
Dopo la fulminante vignetta di apertura di Silvia Ziche segue Topolino e Minni in: Scoppiati! (Agrati/De Vita), avventura decisamente atipica per la coppia più famosa di Topolinia: se è vero che la storia si lascia leggere abbastanza bene, è anche vero però che manca di quel quid necessario per spiccare tra le altre storie.
Più facile, ahimè, esprimere un giudizio su Belle spaziali (Arrighini/Intini), che di positivo non offre granché. Un gran peccato, visto che la stessa storia è stata rilanciata sui media nazionali per la presenza di Sam Paperinetti, evidente omaggio all’astronauta Cristoforetti. Al contrario di quel che è capitato ad altri suoi colleghi (ricordiamo Roberto Vittori, protagonista di ben tre avventure, e Paolo Nespoli), il personaggio dell’astronauta qui illustrato appare decisamente fine a sé stesso, nel complesso di una narrazione di stampo tutt’altro che realistico, oltre che eccessivamente sdolcinato. Per non parlare di certe forzature e buchi narrativi…

Ciccio e i biscotti di San Valentino (Secchi/Ermetti) è invece la storia di San Valentino meno celebrata del numero, e forse proprio per questo la più riuscita. L’ingenuità di Ciccio può sembrare eccessiva, ma ben si confà al personaggio, che, come si sa, non è nuovo a comportamenti particolari.
Con Cattive compagnie giunge al termine la miniserie I casi di Rock Sassi (Panini/Asaro), che, dopo le pessime prove delle settimane passate, si rimette in carreggiata con questa simpatica breve che, se non altro, fa il suo lavoro senza infamia (fortunatamente) e senza lode, centrando in pieno quello che dovrebbe essere lo scopo primario di una storiella di quattro pagine: far sorridere.
Cosa che sfortunatamente non riesce molto bene a Zio Paperone e il portiere conteso (Figus/Amendola), che parte bene ma poi finisce inaspettatamente dopo poche pagine, chiudendo il cerchio sul malinteso (fin troppo prevedibile) senza metter su, come facilmente ci si sarebbe aspettato visto l’inizio decisamente articolato, una storia un po’ più lunga.
Chiude l’albo una simpatica danese con Cavazzano ai disegni: Paperino e la vacanza fuori misura è, come la maggior parte delle storie di produzione estera, basata su personaggi che sono caratterizzati in maniera differente da quella a cui siamo abituati leggendo le storie italiane, e per leggerla con obiettività bisogna tenerne conto. La trama non risulta essere nuova, ma scorre bene e senza troppi paradossi (altro tratto spesso presente in queste storie).
Sparsi tra una storia e l’altra sono poi presenti delle illustrazioni a tema San Valentino illustrate da Alessandro Perina. Da rimarcare sono anche l’articolo sulle “valentine” e quello dedicato all’iniziativa ecologica “Mi illumino di meno”.

Autore dell'articolo: Valentina Corsi

Ho imparato a leggere a 4 anni con Topolino e non l'ho più abbandonato. È stata anzi la molla che mi ha portato a scoprire l'amore per la lettura, in tutte le sue declinazioni. Dalle strip dei Peanuts ai Bonelli (sono una texiana incallita), ad Asterix, ai romanzi e a molte altre declinazioni, la lettura è sempre stata una mia compagna fissa. Sono sul Papersera dal 2006, oltre che alla moderazione del forum collaboro alla gestione della pagina Facebook, mi occupo delle recensioni settimanali di Topolino e, tempo permettendo, contribuisco a supportare le varie iniziative dell'Associazione, sia attraverso lo schermo, sia dal vivo in occasione di fiere e raduni.