Pk Giant 6 – Il giorno del sole freddo
Una copertina spettacolare, quasi intima e minimalista, introduce uno degli episodi più belli del fu PKNA. Sciarrone sceglie di fotografare un momento della storia ben preciso, cupo per le rivelazioni che viene a conoscere. Un’ottima scelta per una vicenda sceneggiata con cura da Sisti, che pone nuove grandi novità per la serie, tra twist etici e giganteschi paradossi temporali.
L’ingresso della Tempolizia nella vita di Paperinik destabilizza molte idee e giudizi che il supereroe riteneva granitici, mostrando come sia il bene che il male non siano facilmente confinabili in un unico luogo. In questo conflitto, la figura del Razziatore emerge con maggiore complessità, non più come tradizionale cattivone, ma abile giocatore di scacchi, capace di costruire piani complessi e intessere alleanze non facili da gestire. La minaccia del “giorno del sole freddo” è di quelle terribili, reali e concrete, che pongono in primo piano anche il tema, non facile del fumetto Disney, della morte, specie ricordando l’immagine di una Paperopoli devastata e dello sguardo impietrito di Paperinik.
La storia si dipana con ritmo e brio, usando molti personaggi e inserendo le problematiche di Camera 9, anonimo cameraman ben più profondo di quanto si potesse pensare. Sisti è bravo nel gestire il tutto, con anche il giusto grado di ironia. Sciarrone da par suo si è completamente inserito nello stile della serie, creando layout nuovi, inquadrature ardite e interessanti prospettive. La scena del ponte, quella omaggiata in copertina, con Paperinik sotto la pioggia battente, ricorda in parte le atmosfere oscure del Batman di Miller, dando ancor più solennità al nostro papero preferito.
La nuova ristampa conferma il ritmo demenziale e divertente delle rubriche, oltre che il poster della vecchia copertina, con dietro il solito divertente Intini. Spiace molto vedere però un grossolano errore tipografico, con un “freddo” diventato “fredddo”. Questo porta la valutazione complessiva da quattro a tre stelle. Ma la storia mantiene intatta quella profondità e quel ritmo avventuroso, che conferma la maturità della serie.